La stanza del tè è un luogo fisico ma è anche un luogo mentale. Le persone che si muovono al suo interno escono temporaneamente dal mondo e dal suo affanno per contemplare, durante il rito del tè, il vuoto dove dimenticare la razionalità e raggiungere un approccio totalizzante con le cose e le persone.
Un pò di me e la mia intervista con Maurizio Costanzo e più in giù in nuovi post
venerdì 19 dicembre 2008
Miranda Martino legge pagine del mio libro " Mio padre mi chiamava luna"
Ho ascoltato la tua intervista ma non ho voluto ascoltare la voce di Miranda Martino che avrebbe rovinato il piacere delle lettura. Le tue parole m’hanno fatto chiudere gli occhi, sorridere, riflettere… “Nessuno vuole che tu viva liberamente. La gente non vuole vederti felice, serena…” Buone feste, cara Maria Cristina.
“Mio padre mi chiamava Luna” sarà il primo libro che acquisterò nel 2009. Ho già deciso. Barbara
5 commenti:
Complimenti, Giulia
Giulia: Se sei d'accordo, i tuoi complimenti li girerei a Miranda, bravissima come sempre.
Grazie
...Lo ascolterò dopo aver letto il libro...
...mi piace molto scoprirlo da me...poi tornerò su questo blu e ascolterò!
Ho ascoltato la tua intervista ma non ho voluto ascoltare la voce di Miranda Martino che avrebbe rovinato il piacere delle lettura. Le tue parole m’hanno fatto chiudere gli occhi, sorridere, riflettere…
“Nessuno vuole che tu viva liberamente. La gente non vuole vederti felice, serena…”
Buone feste, cara Maria Cristina.
“Mio padre mi chiamava Luna” sarà il primo libro che acquisterò nel 2009. Ho già deciso.
Barbara
Ciao Barbara,
grazie per questo bellissimo commento che purtroppo ho visto con notevole ritardo.
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