La stanza del tè è un luogo fisico ma è anche un luogo mentale. Le persone che si muovono al suo interno escono temporaneamente dal mondo e dal suo affanno per contemplare, durante il rito del tè, il vuoto dove dimenticare la razionalità e raggiungere un approccio totalizzante con le cose e le persone.
Un pò di me e la mia intervista con Maurizio Costanzo e più in giù in nuovi post
martedì 15 ottobre 2013
Alla mercé degli eventi
Questo è veramente il paese del tutto ed il contrario di tutto. Nel nostro paese ci siamo abituati a non dar valore a ciò che si dice né a ciò che si ascolta. Tutto può essere contraddetto nel tempo di un istante. La parola, l'affermazione di un pensiero, l'espressione di una volontà, tutto diventa una sostanza deformabile per l'opportunismo del momento. E' una modalità comportamentale per certi aspetti comoda, ma che rende un popolo insicuro del valore stesso dei suoi principi. Non c'è direzione, non c'è progetto, non c'è un riconoscimento definito di ciò che è o non è. Navighiamo a vista senza conoscere le rotte. Il timone è nelle mani della casualità.
giovedì 3 ottobre 2013
In onore degli indifesi
Sarò sempre dalla parte degli indifesi, dalla parte di chi
sembra essere nulla ed invece nulla non è.
Sarò sempre dalla parte di chi, derubato “apparentemente”
della propria dignità, ha gli occhi puliti di chi non ha colpa.
Sarò sempre dalla parte dei bambini, di ogni singolo
bambino.
Sarò sempre dalla parte delle donne abusate, schiavizzate,
malmenate, uccise.
Sarò sempre dalla parte di chi subisce ingiustizie e
soprusi.
Sarò sempre dalla parte dei poveri.
Sarà sempre dalla parte di coloro che la natura ha reso
fisicamente più fragili o malati.
Sarò sempre dalla parte di chi, impossibilitato nel ricevere
un’adeguata cultura, viene raggirato, sbeffeggiato, truffato, relegato in
posizioni sociali scomode ed infami.
Sarò sempre dalla parte di chi pur non avendo sa dare, fosse
anche una parola buona od un sorriso.
Sarò sempre dalla parte di chi attraversa il mare non
sapendo nuotare, ma ha coraggio e sogni e decide di rischiare.
Sarò sempre dalla parte di chi è costretto ad ipotecare la
propria vita salendo sulla barca di Caronte per un pugno di soldi.
Ma sarò anche sempre dalla parte di chi aiuta, protegge,
cura, assiste, salva, insegna, accoglie, di chi, in un sole termine, ama.
Sarò sempre dalla parte di chi costruisce ed unisce,
amalgama, valorizza, dona.
Sarò sempre dalla parte di chi combatte e lavora per la libertà
propria ed altrui.
Sarò sempre dalla parte di tutti coloro che la bellezza la
irradiano dall’anima, senza bisogno di titoli ed orpelli.
Userò, finché ne avrò, la mia voce, i miei pensieri, la mia
attenzione, il mio coraggio, la mia energia in favore ed aiuto di chi è in
difficoltà, dolorante, solo, invisibile.
Lo farò perché credo nella solidarietà, nel tendere una
mano, nel dividere un pezzo di pane, un bicchiere d’acqua. Lo farò perché credo nel rispetto.
Ma lo farò anche perché sono umana, imperfetta ed un po’ egoista
e quindi credo che la mia vita non avrebbe gli stessi colori, né profumi, né gioia,
né bellezza se io non fossi in grado di condividerla con chi mi circonda, anche
se non sempre è facile e le personali preoccupazioni a volte distolgono il mio
sguardo.
Gli altri sono io ed io sono gli altri e chi non ci crede è
davvero un povero ed infelice essere disumano.
In onore delle vittime degli sbarchi sull’isola di
Lampedusa.
In onore delle vittime di qualunque bassezza umana.
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