Un pò di me e la mia intervista con Maurizio Costanzo e più in giù in nuovi post

mercoledì 16 aprile 2008

Gocce di pioggia

Oggi questa è la colonna sonora che ho scelto per il nuovo post.





Oggi mi sento bella e femmina. Tacchi e colore sono il must per festeggiare e, traballante ma gioiosa, me ne vado in giro per la mia città.
Oggi è una giornata importante, si chiude la campagna elettorale e sarò in piazza a sperare.
Le bandiere sventolano e tutti guardiamo in su, verso un cielo plumbeo e serioso che non sembra favorevole a tanta baldoria. Ma ho voglia di allegria e abbasso il naso verso i sampietrini che ad ogni passo attentano alle miei caviglie.
Imperterrita cammino, mi mescolo alla folla, ne respiro gli animi e le speranze. La musica incoraggia al buon umore ed elettrizza l’aria.
Distribuisco volantini e sorrisi, nonostante i miei tacchi cerchino d’inchiodarmi nelle fessure del selciato. Ma oggi mi sento bella e femmina, l’ho già detto.
La piazza è stracolma. Sul palco sfilano i candidati ed i piedi iniziano a chiedermi di scendere da quelle deliziose scarpette verdi. Resisto. A parte il cielo plumbeo ed i miei piedi tutti sembrano contenti.
Io continuo a sorridere e sperare ma le prime gocce impietosamente fanno la loro comparsa. Con i tacchi e senza ombrello; direi che potevo organizzarmi meglio.
La piazza si trasforma in un onda di stoffe colorate. Sento i miei capelli gonfiarsi ed i piedi urlare.
Ma, come Mary Poppins, ho la soluzione dentro la borsa, pardon nel bauletto del motorino: previdente ho portato le Superga. Traballante e gocciolante mi avvio. Prendo la busta e scelgo lo scalino di un portone per il cambio veloce e poco signorile delle mie scarpe.
Sgancio le fibbie delle scicchissime scarpette verdi e pregusto il sollievo delle Superga blu.
Infilo la prima ma la seconda non entrata, guardo meglio; ohibò…ho portato due scarpe destre.
Non so se ridere o piangere. Il piede destro tira un breve sospiro di sollievo, il sinistro, se potesse, mi pianterebbe lì ed io, mi rassegno a calzare di nuovo le miei bellissime scarpe da donna.
Mentre sono intenta a riallacciare le minuscole fibbiette un paio di pantaloni da uomo si fermano davanti a me.
“ E’ stanca signorina?”
Alzo lo sguardo e divertita rispondo: “ Un po’, per questo volevo cambiarmi le scarpe…ma lo sa che cosa ho combinato?” Il suo sguardo è divertito e curioso “ io che vado sempre a sinistra ho portato due scarpe destre…ma le sembra possibile? ed ora devo rimettermi su questi tacchi.” Glie li mostro e lui li guarda interessato e comprensivo. “Ma se è stanca non è meglio andare a casa.” Il suo sguardo è dolce e mi sembra fantastico che un uomo sia tanto divertito ed interessato alla mia piccola disavventura. “ Oggi non è possibile.” E gli indico la piazza. Mi sorride e dolcemente mi saluta con un inchino. Mi sento lusingata e piacevolmente sorpresa. Ma da dove sbuca un uomo così?
Torno in piazza ed i miei piedi sbuffano. Altro giro, ferma proprio non riesco a stare.
Sfioro un impermeabile chiaro ed una voce mi blocca: “Signorina sa cosa stavo pensando?”
E’ di nuovo l’uomo fantastico. “ Che cosa?” gli rispondo sorridente “ Che forse, anche se lei è andata sempre a sinistra, oggi le sue scarpe vogliono suggerirle di girare verso destra…”
E’ dolcissimo e questa sua naturalezza, questa sua spontaneità nell’essersi accorto di una scenetta simpatica ed inusuale, dell’essersi fermato dedicandomi il suo tempo, me lo fa apparire come l’uomo dei miei sogni: ironico, gentile, premuroso, capace di giocare e corteggiare. Allora lo guardo e portandomi una mano sul cuore gli rispondo nel modo più tenero possibile. “Impossibile, è dentro di me, io la sinistra la porto nel cuore.”
Mi sorride arreso e mi saluta con un secondo inchino. Mi allontano e penso che mai, mai un uomo della mia età avrebbe trovato il tempo per creare questo incontro. Un uomo della mia età, forse avrebbe notato la scenetta, con un sguardo distratto avrebbe sorvolato la mia testa e poi richiamato dal cellulare avrebbe tirato dritto. Ma lui si, lui è un uomo di un altro tempo, un gentiluomo di circa settant'anni che oggi mi ha insegnato molto su come si avvicina una donna. Tra l’altro ironizzava ma era sotto le bandiere della mia stessa piazza.
Perfetto!

19 commenti:

Bastian Cuntrari ha detto...

Ti invidio un po', per aver avuto la fortuna di incontrare quel signore del nostro tempo, ma tanto lontano dal nostro tempo...

M.Cristina ha detto...

Cara bastian è vero questi sono piccoli incanti ma d'incontri così me ne capitano molti. Non so, forse dipende da me, dalla mia voglia di socializzare e di saper sorridere anche agli sconosciuti. Le persone,soprattutto grandine hanno tanta voglia di scambiare una parola, di avere un contatto umano, siamo noi, più giovincelli ad essere più scorbutici e poco sorridenti. E poi però ci lamentiamo dicendo che realzionarsi è difficile e trovare l'amore quasi impossibile. Ma diamine! sorridiamo di più e smettiamola di aver paura di dire una parola gentile. E voi, uomini giovani ed appena brizzolati, molate le impalcature ed a alzate gli occhi dal cellulare, c'è molto da imparare da questo signore; signore in tutti i sensi.

Anonimo ha detto...

con te sembra tutto sempre bello!!!!
anche se questa italiucola vuole proprio andare allo sbando...
menomale che ci sei!
paola tacchi dancer

M.Cristina ha detto...

paola@ bello paola tacchi dancer...sai credo che dovrò girare questo commento ai miei capi, qui al comitato. Un po' di sorrisi in più e meno aria da naso in su potrebbe essere la chiave.
Tutti noi abbiamo bisogno di respirare aria di ottimismo.
Se mi guardo in giro mi sembrano tutti così impolverati di noia...

marina ha detto...

bellissimo incontro!
raccontato incantevolmente...
ciao marina

M.Cristina ha detto...

Grazie i tuoi complimenti hanno sempre un sapore speciale. Sei o non sei, oltre che una amica, la mia insegnate preferita? "Capitano o mio capitano..."

Mat ha detto...

non parliamo del risultato che è meglio!!

però guarda allo scherzo del destino...hai pensato che con due scarpe destre tendi a girare a sinistra??

;)

Anonimo ha detto...

è meraviglioso TORNARE sul tuo blog...perchè si ha la certezza che rispondi ad ogni nostro commento. E' un blog generoso!!!! ci fai sentire importanti...non so come spiegarmi...

Mat...bella quella che due scarpe destre tendono ad andare a sinistra!!!! ahahahahah!!!! proprio bella!
paola smile dancer (e anche tacchi se vuoi!)

Anonimo ha detto...

Ora posso dirlo;
Sei una scrittrice raffinata. Il tuo blog sarebbe anche sufficiente a dimostrarlo, ma leggere il tuo libro e un'altra cosa. Ci ho messo tanto per averlo, che adesso lo sto "mangiucchiando" con calma. Contemporaneamente sto leggendo "La musica in testa" di Giovanni Allevi... direi che insieme, mi state alimentando l'anima!!!!

Questo post poi, ci voleva proprio!!! Grazie Cristina
A presto

Mat ha detto...

paola, contento che mi ti sia piaciuta!
ihihihih...si tende a fare un cerchio! eheheh

M.Cristina ha detto...

Paola@ Allora cercherò di non essere melensa ma, è arrivato il momento di chiarire una cosa con tutti voi lettori e commentatori del mio blog e Paola me ne da lo spunto. Voi mi dite spesso che leggere i miei post vi fa provare delle belle sensazioni e questo vi porta a ringraziarmi. Capisco quello che volete dirmi, anche io ricevo molto dalle letture degli altrui scritti ma, quello che voi non sapete è quanto voi donate a me.
La scrittura è per me un piacere immenso e sapere che questo piacere, questo appassionante esercizio, per me naturale, possa sortire un tale effetto sugli altri è una sensazione difficile da spiegare. Proprio ieri una persona legata ad un circolo letterario importante mi ha riempieto di complimenti ed io ho avuto la testa nel pallone per tutto il resto della giornata. Lo dico ora e spero che tutti voi lo teniate sempre a mente. Siete voi, le vostre parole, il vostro entusiasmo ai miei scritti, a regalarmi emozioni incredibili. Voi mi state dicendo ogni giorno quello che speravo di sentirmi dire da sempre: so scrivere, so emozionare, so raccontare, quindi posso iniziare a credere che sono una scrittrice e quella è la mia strada. Forse è difficile trasmettere l'importanza emotiva di quanto questo significhi per me ma, credetemi, questo è il mio sogno ed ogni giorno qualcuno mi ricorda che non è onirico ma reale. Chi è tra noi che deve ringraziare?

Punto due: Rispondere a tutti i vostri commenti mi sembra la cosa più ovvia e naturale del mondo. Chi non lo fa ABITUALMENTE è UN MALEDUCATO. E' capitato anche a me su diversi blog; li leggi, ne aprezzi i concetti, lasci il tuo commento è l'autore che fa? ti ignora, più volte, come se tu non esistessi. Bene, io questi blog maleducati e superbi non li visito più. Come al solito: tutti grandi pensatori e sublimi esseri umani che poi alla resa dei fatti non mantengono le premesse. Pazienza...

M.Cristina ha detto...

Mat@ non penso ad altro da giorni...

M.Cristina ha detto...

Donnigio@ Aspettavo il tuo commento e sono felice di leggere quella parola " raffinata", mi sembra bellissima e lusinghiera.
Ragazzi ho deciso di trascrivere i vostri commenti, le singole parole che mi dedicate su un quadernino. Non per vanteria, ma per conservare la bellezza di questi momenti per la mia vecchiaia, quando, guardandomi indietro tutto ciò riscalderà il mio cuore aggiungendo senso al mio cammino.
Grazie.

Anonimo ha detto...

La donna dei miei sogni è di destra, ha sempre votato a sinistra, ma ha perso la scheda elettorale e non ha nessuna intenzione di cercarla. :)

polle ha detto...

Quanta, necessaria, leggerezza incastonata nei momenti previ allo sbando dello stivale italico. Stivale che punta a sinistra, che punta verso la fine del giorno, come se volesse andare incontro al sole che muore, come se volesse approffitare di tutto il tempo che le ore del giorno possono concedergli. Grazie Maria Cristina, dal tuo post e da questo tuo estraneo interlocutore c'è solo che da imparare. Sei sicura che il nano, invidioso dei tacchi che tu puoi concederti di portare senza far sghignazzare nessuno, non abbia sostituito la tua superga sinistra con un'altra destra? Ovviamente non pensando che, come ha saggiamente sottolineato Mat (grandissima intuizione! ;-)), due scarpe destre teoricamente ti portano a sinistra o a chiudere un cerchio...
Un abbraccio,
polle

M.Cristina ha detto...

Pdb@ Hai ragione, una donna così è perfetta per molti: Una rincoglionita!!!! gestibile e distratta, meglio di così?

Polle@ ehilalà...che commento Polle! degno di te e della tua poesia "...lo stivale che punta a sinistra, come ad inseguire il sole...".Ora tu dimmi, come posso continuare a vivere lontano da te e dall'altro mio magnifico e dolcissimo a mico Paolo. Quasi quasi torno da voi.
Scherzi a parte, forse hai ragione, ci potrebbe essere la volontà mediatica dell'essere su detto.

polle ha detto...

Torna accà! Sta casa aspett'a te!

Unknown ha detto...

Nel racconto che sia destra o sinistra poco mi importa. Mi ha colpito quel signore sulla settantina così naturale, raffinato e con stile. Mentre leggevo pensavo a mio padre e ciò che mi diceva sulla galanteria: "che dire a una ragazza? Non pensare ma sii naturale e spontaneo. È una cosa che senti: non la capirci ma la senti".

M.Cristina ha detto...

ebelsemin@ tuo padre aveva ragione; non bisogna pensare a cosa dire ma avere la voglia di avvicinarsi e dire qualche cosa di gentile e carino. Ma è come dice lui: è una cosa che deve muoversi dal cuore.