Un anno della mia vita è trascorso e mi ritrovo a pensare a come ho vissuto il mio tempo.
L’ho vissuto come volevo.
L’ho vissuto cercando di ascoltarmi.
L’ho vissuto dando voce a quello che sentivo dentro.
L’ho vissuto sbrogliando lacci.
L’ho vissuto nuotando fuori dal vortice. Ed ogni bracciata mi riconsegnava il mio tempo.
Nel gorgo ciò che non mi apparteneva più. Andava via, risucchiato.
Di nuovo io e la natura. I suoi cicli. I miei cicli.
Lasciar morire sapendo che qualcosa rinascerà.
Per questo ho smosso la mia terra. Spaccando zolle. Tracciando nuovi solchi.
Poi mi sono fermata ed ho aspettato.
Ho aspettato.
Ed ancora aspettato.
Mi sono addormentata ed ho sognato.
Su di me il sole ha inseguito la luna e la luce ha lasciato spazio alle ombre.
Il silenzio mi ha consegnato rumori nuovi.
La pelle ha imparato a percepire senza gli occhi.
Ho sentito.
Ed ora potevo anche vedere.
Era arrivato il tempo di destarsi e riprendere il cammino.
La mia buona volontà stava germogliando.
Quanto splendore!
E' questo che aguro a tutti voi.
BUON FUTURO!