Un pò di me e la mia intervista con Maurizio Costanzo e più in giù in nuovi post

domenica 30 dicembre 2007

UN ANNO VISSUTO A MODO MIO


Un anno della mia vita è trascorso e mi ritrovo a pensare a come ho vissuto il mio tempo.

L’ho vissuto come volevo.

L’ho vissuto cercando di ascoltarmi.

L’ho vissuto dando voce a quello che sentivo dentro.

L’ho vissuto sbrogliando lacci.

L’ho vissuto nuotando fuori dal vortice. Ed ogni bracciata mi riconsegnava il mio tempo.

Nel gorgo ciò che non mi apparteneva più. Andava via, risucchiato.

Di nuovo io e la natura. I suoi cicli. I miei cicli.

Lasciar morire sapendo che qualcosa rinascerà.

Per questo ho smosso la mia terra. Spaccando zolle. Tracciando nuovi solchi.

Poi mi sono fermata ed ho aspettato.

Ho aspettato.

Ed ancora aspettato.

Mi sono addormentata ed ho sognato.

Su di me il sole ha inseguito la luna e la luce ha lasciato spazio alle ombre.

Il silenzio mi ha consegnato rumori nuovi.

La pelle ha imparato a percepire senza gli occhi.

Ho sentito.

Ed ora potevo anche vedere.

Era arrivato il tempo di destarsi e riprendere il cammino.

La mia buona volontà stava germogliando.

Quanto splendore!


E' questo che aguro a tutti voi.

BUON FUTURO!

venerdì 21 dicembre 2007

Buone Feste

BUONE FESTE A TUTTI!


... E RICORDATE, PASSATE QUESTE SANTE FESTE L'ESTATE SEMBRERA' PIU' VICINA




SIETE PRONTI?



martedì 18 dicembre 2007

Come va la lettura?

Allora ragazzi, come va la lettura del mio libro?
So che molti di voi l'hanno già finito di leggere ma di molti altri , a cui questo libro è arrivato per vie indirette, non ho notizie.
Come ogni scrittore sono morsa da una curiosità incredibile e quindi a tutti coloro che ne avranno voglia chiedo di lasciare un commento, anche una sola parola alla fine di questo post.
Non sono fiscale e potrete continuare a farlo anche nei prossimi giorni, via via che terminerete la lettura od entrerete in possesso del tomo.

E' un gesto semplice ma importante. Farsi conoscere è difficilissimo ma il passa parola è uno strumento potente ed è per questo che grazie ad un vostro giudizio, io spero di arrivare a tutti coloro che del mio libro (grazie ai soliti meccanismi all'italiana) e della sua esistenza non sanno e non saprebbero nulla.
La distribuzioni dell'editoria nel nostro paese è una valle di lacrime. Per gli autori che non vengono pubblicati dai soliti grandi nomi la strada per farsi conoscere è veramente ostica ma, non è produttivo farsi scoraggiare ed io quindi non lo farò.

Fortunatamente come dice Beppe Grillo c'è la rete, internet, e questo strumento permette a
chiunque di far udire la propria voce nel mondo. Ed allora usiamola!

Ieri una libraia mi diceva che lei non acquista opere di nuovi autori perchè è un rischio e non se lo può permettere. Ha sicuramente le sue ragioni, non discuto, ma in questo modo la letteratura subisce un danno enorme e soprattutto lo subiamo noi. E' come se ci venisse negato, a prescindere, l'accesso a tutta una serie di testi in cui pensieri, riflessioni o soltanto puro svago erano stati pensati per noi. Questo vuol dunque dire che qualcuno se n'è appropriato decidendo al posto nostro cosa possiamo o non possiamo leggere.

In giro ci sono migliaia di libri che forse sono dei capolavori o forse trattano argomenti importanti, interessanti che voremmo conoscere eppure questo bacino culturale civiene negato e noi non possiamo neanche ribellarci perchè ignoriamo tutto ciò.
Ma fermatevi un attimo a pensare; se qualcuno, esplicitamente, ci imponesse di leggere soltanto determinati libri noi cosa faremmo? Probabilmente avremmo un moto di rabbia e rifiuteremmo di assecondare questa richiesta. Purtroppo però la nostra percezione è falasata, le librerie sono stracolme di volumi e noi abbiamo la netta sensazione che l'offerta sia quanto mai vasta e di conseguenza libera. Ma non è così.
Guardatevi intorno, le vetrine, le pile di libri che vi accolgono sono sempre le stesse, sulle copertine ci sono sempre i stessi nomi e le case editrici di questa marea di libri sono sempre le setsse. Vorrà pur dire qualche cosa? Non credete che in qualche modo molte delle nostre letture siano pilotate anche da questo tipo di pubblicità e da tutte un'altra serie di pressioni mediatiche?

La chiudo qui. Ognuno può, se ne ha voglia, trovare le proprie risposte tentando d'ampliare la propria capacità di scelta. Chi non vuole, ben inteso, può continuare a scegliere attraverso la mente di altri e provare di volta in volta il brivido di leggere un amoroso Vespa od un illuminate Moccia.
Della propria vita, e quindi delle personali letture ognuno ne fa ciò che vuole.
Su questo non si dibatte
.

lunedì 17 dicembre 2007

CUGINE

Ritrovarsi adulte intorno ad un tavolo: caffè, te, piccoli dolci di mandorla colorati, golosi.
Gli altri, i cugini maschi a chiaccherare di là con i nostri compagni, sentiamo le loro voci, scrosci di risa ma non siamo interessate, abbiamo voglia di stare tra noi.
Quattro cugine dicevo, quattro età diverse, quattro vite, le nostre, che le altre conosco senza conoscere.
Ognuna parla di se, racconta tratti di strada, svela motivazioni e sentimenti che ignoravamo e tutte ascoltiamo e partecipiamo ad ogni singola ricostruzione, iniziando a capire passaggi. È la vita dell’altra è vero ma in fondo è in parte anche la nostra, ci appartiene e non lo sapevamo, eppure proprio quel giorno, si quello di cui ci sta raccontando, ora improvvisamente lo rammentiamo; c’eravamo! Per uno strambo gioco del destino eravamo presenti e non immaginavamo che per lei quella fu una giornata speciale.
Ci guardiamo, si osserviamo, scopriamo affinità emotive, gestualità familiari, ricordi spezzettati che si ricompongono nella memoria.
L’albero continua a spargere la propria luce.
Caratteri forti i nostri, personalità complesse e tuttavia la voglia ferma di aprirsi senza censure raccontandosi sconfitte e fatiche, conquiste e rinascite. Ed in me quella sensazione che cresce e si amplifica, di parola in parola; stiamo riannodando i lacci.
I sogni ed i desideri ci avevano disperse, dovevamo inseguirli, non avevamo tempo e nessuno o pochi di essi andavano nella stessa direzione ma ora, ora che molto è stato raggiunto e qualcosa è volato via per sempre, noi ci ritroviamo qui, intorno ad un tavolo a ricompattare le fila.
Avevamo voglia di ritrovarci, forse bisogno. Non più bambine, non più ragazze, non più obbligate ad una frequentazione familiare da donne ci stiamo scoprendo e scegliendo.
Tessiamo.
Le guardo, mi guardo tra loro.
Intorno a noi mi sembrano danzare tutte le nostre ave .

martedì 11 dicembre 2007

I colori del bosco

Passeggiare in uno bosco alle otto e mezza della mattina.
Mentre l’inverno sembra cercare calore dentro il tuo corpo.
Il terreno bagnato, anzi fradicio ed una nebbiolina umida che veleggia intorno a te come ad ogni altra cosa.
L’atmosfera è sospesa, nulla appare muoversi.
Mi fermo sotto agli alberi e le gocce che cadono creano un tintinnio sparso ma invisibile.
Avevo dimenticato l’incanto che può regalare una bosco d’inverno. Eppure conosco bene questi colori, il mio naso riconosce gli odori della terra, delle foglie macere.
Il sole resta in disparte, forse ha freddo e pigramente non ha voglia di stendere fuori dalle soffici nuvole i propri raggi. Ma è lì ed ogni tanto mi saluta.
Il mio respiro si materializza in una piccola nube bianca che mi anticipa, rimanendo per un attimo a mezz'aria tra me ed il passo successivo.
Chi l’ha detto che l’inverno non ha colori?
Un muschio soffice ed umido ricopre come un lussuoso velluto i tronchi e le rocce.
Lo sfioro.
La terra è cosparsa da foglie diverse dai colori diversi. Verde, marrone, giallo, tanto giallo. Forse la natura ha scelto questo colore per supplire la mancanza del sole?
Un albero piccolo, completamente nudo, di un marrone reso ancora più scuro dalla pioggia, mi mostra orgoglioso i gioielli di cui è comunque adorno. Mille goccioline d’acqua tremolano come brillanti sulle punte dei suoi rami e lui sta lì, fiero di tanto splendore.
Le ortiche poi sbucano verdissime tra le foglie ma non sono sole, altre piante sconosciute ma rigogliose si affacciano soddisfatte tra gli sterpi; ed hanno ragione, è il loro momento. Nell’esplosione della primavera i miei occhi sarebbero distratti da altro mentre ora, nel silenzio dormiente che le circonda, le vedo e le trovo bellissime.
Una fontanella intanto straborda e la sua acqua forma un rivolo di piccole pozzanghere colme di fango e foglie lucide.
In alto, sulle cime degli alberi, gli uccelli sembrano avere un gran da fare e svolazzano, cinguettano, si rincorrono ma non mi distolgono dagli altri rumori del bosco. Una pigna che cade, un animaletto che passa, nel sotto bosco la vita prosegue.

domenica 9 dicembre 2007

Ed è ancora... presentazioni!!!


E Montesilvano-Pescara fu!!!
Prima trasferta del mio libro fuori dalle mura della nostra città.
Una bella serata di chiacchere letterarie con una platea attenta e curiosa ed il mio piccolo tomo che inizia ad esplorare nuovi confini. A lui i miei più sinceri " in bocca al lupo."
Io e l'Assessore alla Cultura Gervasi

Il dibattito continua con Fabio Croce ed il Dott. Pino Franco


Questa bella serata è stata organizzata in collaborazione con Angela e Patu, proprietarie di Bookcafe, simpatica e vitale libreria di Montesilvano. Grazie al loro entusiasmo io ed il mio libro abbiamo vissuto una piacevolissima serata.

Grazie quindi a loro e grazie anche a tutti coloro che, nonostante un tempo da lupi, hanno partecipato numerosi a questa presentazione.

Per un altro giro di foto divertenti potete collegarvi al sito della libreria: Bookcafe.it





E POI...
5 dicembre 2007 Casa Internazionale delle Donne ed un parterre di Grandi Donne a presentare il mio libro

Da destra Franca Prisco, Roberta Agostini, Carol Beebe Tarantelli ed io.

Un riconoscimento importante da parte loro ed un immenso grazie da parte mia.






Qui invece oltre le già citate è presente Daniela Marsocci, bravissima attrice che ha allietato tutti i presenti, e soprattutto me, con la lattura di alcuni passi del libro.
Anche a Daniela il mio grazie.









giovedì 6 dicembre 2007

AMERICA/ PARTE PRIMA

Oggi vi voglio raccontare la mia America, quella che porto nel cuore.
Non avevo mai scritto nulla su questa terra e non è un caso.
Dedico sempre poche parole a ciò che amo, lo so, ma credo che non abbia senso spiegare l’amore né in fondo è necessario farlo. Si ama punto.
Ed allora direte voi?
Ed allora per quanto non trovi assolutamente facile parlarvi di un luogo che ha significato tantissimo per me, improvvisamente ho voglia di descriverlo per come io l’ho conosciuto ed in un crescendo amato. E’ una questione di giustizia e glie lo devo.
L’america infatti non è soltanto il paese governato da Bush, né è giusto racchiuderlo in una serie di clichè politici e foto scontate. Non vi parlerò quindi delle sue metropoli o della sua storia perché quello che mi ha fatto innamorare è altro e non appartiene a nessuno, se non forse agli Indiani d’America che hanno capito ed amato questa terra nell’unico modo possibile: entrando in comunione con lei.





Il mio viaggio è iniziato in California e raggiungerla ha richiesto molte ore di volo, tredici per l’esattezza, ma per quanto la fatica cercasse di sopraffare ogni emozione, quando i miei piedi hanno toccato questa terra ho provato la netta sensazione di aver raggiunto la concretezza di un sogno.
Per tutta la vita avevo osservato il sole declinare laggiù, verso occidente, e come un girasole l’avevo inseguito invidiando all’altra parte del mondo il nascere di un nuovo giorno, inspiegabilmente attratta da un orizzonte che si infuocava di luce mentre alle mie spalle avanzava inesorabile il buio.
Sarà per questo che essere sopra a quella terra significava simbolicamente aver raggiunto la linea del mio tramonto ed allo stesso tempo la luce di un nuovo giorno.
Difficile spiegare meglio ma mi sembrava già un bell’inizio…

Prima di partire avevo volutamente evitato di immaginare il mio viaggio, visualizzavo soltanto il mio arrivo e poi mi fermavo. Era un modo come un altro per lasciare spazio al mio senso d’avventura. Non volevo sapere, non volevo programmare nulla più del necessario, volevo e speravo che questa terra riuscisse a sorprendermi senza ingolfarla d’inutili aspettative e lei ha esaudito il mio desiderio stupendomi mentre come un puntino insignificante m’inoltravo nella sua immensità.








La macchina procedeva ingoiando miglia su miglia e gli scenari rendevano ridicolo qualunque racconto. Nessuno mi aveva mai descritto quello che stavo vedendo.
La vastità degli spazi è per noi europei inimmaginabili e la natura che sembra approfittarne, espandendosi senza limiti, stordisce facendo perdere il senso delle proporzioni. Una lillipuziana nel meraviglioso mondo D’Alice, più o meno. E avanzi.

Distese sconfinate, prive di una benché minima costruzione umana, concedono allo sguardo e soprattutto alla mente l’entusiasmante sensazione di poter correre a perdi fiato. Intorno nient’altro che praterie e nuvole e la voglia di essere un’aquila per poterti innalzare come lei, lassù, nell’azzurro di un cielo limpido e terso. A stento ritorni giù e ti accorgi che le distese si sono trasformate in fitti boschi e gli alberi che incontri sono altissimi, solenni, a volte così grandi da sembrarti fatati ed allora speri che stiano lì a proteggere il tuo cammino solitario perché anche questa è una dimensione forte e costante che ti avvolge facendoti sentire nulla ma anche un tutt’uno con quello che ti circonda. Ormai in preda ad uno stupore bambino prosegui e t’imbatti in rocce di un seriosissimo marrone e pensi: “ Meno male qualcosa di normale!” Ma un miglio dopo tutto cambia di nuovo, altre rocce si accendono di un rosso spudorato, impensabile, per poi tingersi, di nuovo pudiche, di un rosa gentile e tu non capisci, non sai spiegarti perché la natura abbia deciso di donarti tanta bellezza. Non te la meriti e lo sai. Inizi allora a rivoluzionare la percezione del tuo posto nel mondo, sei nulla, e tutto intorno a te lo conferma







Le piccolezze umane si dissolvono nella loro insensatezza e tu guardi ai tuoi giorni spesi, chiusa, sigillata, costretta in luoghi artificiali infiocchettati da mille confort che non hanno altro compito se non quello di distrarti dall’innaturalità del tuo esistere. Ma questa terra non è una terra qualunque, tutto di lei trasmette energia che fluisce nel corpo e spezza catena mentali e ti senti libero. Libero!
Poi cala la notte e l’America, quella fuori dalle metropoli, si ritira nelle tane e si addormenta. Arriva un silenzio ancora più assordante e ti senti solo, sperso, quasi impaurito ma è il frammento di un istante perché gli occhi volano in su e ti accorgi dello sfavillio delle stelle, della luce pura della luna che sembra inchinarsi premurosa verso di te, a ricordarti che è degli umani che devi preoccuparti.


Gli Indiani d’America, come altre popolazioni indigene sparse per il mondo avevano compreso il legame con la terra e vivevano in armonia con essa rispettandola e di conseguenza rispettandosi.


















martedì 4 dicembre 2007

La vita

Ci sono al mondo due categorie di individui: coloro che credono nell'incredibile, come gli altri, e coloro che fanno l'improbabile, come me.

Oscar Wilde
( Una donna senz importanza)

lunedì 3 dicembre 2007

ECCOCI QUI!

Eccoci qui, queste sono le prime foto della presentazione del 30 novembre.
Oltre me nella foto sono presenti M.Grazia Passuello, Silvio Di Francia ed il mio editore Fabio Croce.
E' stato un pomeriggio bellissimo, emozionante, generoso di gratificazioni e stretto nell'abbraccio di tanti amici, veramente tanti.
Sei mesi fa non avrei mai immaginato che questo sogno si sarebbe realizzato così in fretta ed in
questo modo, trovando un così importante e largo consenso. Ma come diceva Cassius Clay "Impossibile non è per sempre."



E non è finita...questo è il mio libro in vetrina, circondato da grandissimi autori.



E' proprio vero che certe emozioni non hanno prezzo.

GRAZIE! GRAZIE A TUTTI.
ED IN FINE PER TUTTI COLORO CHE HANNO MANCATO QUESTO APPUNTAMENTO RICORDO CHE , MERCOLEDI' 5 DICEMBRE ALLE ORE 18.00 PRESSO LA CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE VIA DELLA LUNGARA 19, SI TERRA' UNA NUOVA PRESENTAZIONE.
INTERVERRANNO CAROL BEEBE TARANTELLI, FRANCA PRISCO E ROBERTA AGOSTINI.
SONO CERTA CHE SARA' UN ALTRO BELLISSIMO POMERIGGIO DI LETTERATURA.
VI ASPETTO!