Un pò di me e la mia intervista con Maurizio Costanzo e più in giù in nuovi post

lunedì 18 maggio 2009

Perchè non credere che sia possibile?

Ci sono momenti in cui il dialogo interiore diviene profondo ed i pensieri si rivolgono a persone importanti. Con occhi lucidi s’immagina di sentire parole e vedere sguardi che accarezzano l’anima, desiderosi di trasmettere amore e rassicurazioni.
Scetticamente si è tentati di credere che siano soltanto i nostri bisogni a consegnarci l’illusione di quelle frasi, una semplice proiezione del nostro cuore e nulla più. Ma poi accadono piccole cose, sottili messaggi della vita, che ci portano a sperare e sognare. Ed allora, tutto ciò che avevamo suggerito a noi stessi diviene, più o meno, realistico.
Questo post è dedicato a questi pensieri, alla persona con cui intimamente ho dialogato ed ad un signore che, con un’eleganza d’altri tempi, mi ha lasciato un piccolo saluto operistico a cui, per mille motivi che lui non poteva conoscere, sono legata.
Ed infine, è dedicato a tutti gli scettici che vivono nella limitatezza della tangibilità delle cose e non liberano mai la propria mente verso dimensioni meno note.

Riporto il testo ed il video dell’Opera ed incredula ma felice ringrazio.

Quando men vo soletta per la via,
La gente sosta e mira,
E la bellezza mia- ricerca in me
Tutta di capo a pie’.
Ed assaporo allor la bramosia
Sottil, che dai vogliosi occhi traspira
E dai vezzi palesi intender sa
Alle occulte beltà.
Così l´effluvio del desìo m´aggira
E delirar me fa.
E tu che sai, che memori e ti struggi
Com´io d´amor, da me tanto rifuggi?
So ben: le angosce tue non le vuoi dir,
Ma ti senti morir.






6 commenti:

il monticiano ha detto...

Naturalmente non ricordavo le parole della romanza ma tu, addirittura le hai scritte ed io le canterò insieme a Musetta. Naturalmente non conosco il perchè questo motivo e queste parole suscitano in te qualcosa. Io credo un bel ricordo e se è così ne sono contento.

M.Cristina ha detto...

La magia di questo episodio è racchiusa nel ricordo di una persona cara, che amava tantissimo quest'Opera, e con la quale, proprio oggi, dialogavo dentro di me, cercando nelle sue ipotetiche parole la risposta alle mie domande. Ma non è solo questo, c'è anche la casualità degli eventi, la perfetta corrispondenza tra pensieri ed accadimenti. Insomma un groviglio di emozioni che hanno trovato in quel tuo saluto la tangibilità di una sensazione.
La vita e le sue logiche non cesserà mai di sorprendermi...

Unknown ha detto...

Questo brano adoro suonarlo al piano...

M.Cristina ha detto...

Davvero????
La storia di questo post diviene sempre più singolare...

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good