Ci sono cose che non ti spieghi, se guardi indietro, molto indietro, ti ritrovi uguale e ti sorprendi di come questo sia possibile. Indole? Bha, ti dici, forse…
Un giorno poi, mentre in riva al mare ti crogioli in un piacevole dormiveglia, un sapore emerso da chissà dove ti invita ad inseguirlo… indietro, indietro, ancora più indietro, sembra dirti, e la mente segue la sua volontà e quel sapore si trasforma in un’immagine di cioccolata, cioccolata scura, e poi in un luogo, e poi in te bimbetta di sette, otto anni, che cammini felice lungo una strada nel caldo tepore di una splenda mattina estiva..
Segui quella scena ed allarghi il campo. Più su, sulle pendici della collina c’è la tua casa delle vacanze e li tra le mura di quella abitazione delle favole hai appena salutato tua madre.
Stai passeggiando allegra tra la ghiaia delle strade di campagna e l’odore forte della natura estiva. Il sole già alto ti fa compagnia ed una fantastica giornata si apre alla tua infinita fantasia. Mentre raggiungi la casa dei tuoi cugini progetti giochi e nuove avventure: sei serena ed allegra, una bambina felice ed amata e sei libera.
Quel particolare nel dormiveglia cattura la tua attenzione e ti soffermi su quell’immagine, su quella precisa sensazione: l’estate, la natura, e la libertà di esplorare il mondo che ti circondava; non è un particolare insignificante. Eri sola in quel percorso, certo la strada non era molta e lungo la via incontravi sempre qualcuno che conoscevi, ma la cosa più importante era che qualcuno aveva deciso di fidarsi di te e, indicatati la via ed i possibili pericoli, ti aveva lasciata libera di conoscere quella piccola porzione di mondo che poi, più avanti,crescendo, sarebbe diventata l’universo del tuo esistere.
E’ questo che ha fatto la differenza? Quella fiducia, la possibilità di un sociale che proteggeva e permetteva il lusso di vivere senza eccessive paure, o l’intelligenza disinteressata di un grande, grandissimo amore?
Certo, di tutto un po’, ma la base determinate è stato quell’amore vero e saggio che ha il viso di tua madre e la dolcezza delle sue parole, dei suoi insegnamenti, che non sai perché proprio oggi tornano, forti, ad imprimersi dentro di te facendoti volare in alto, svelandoti precisamente ciò che ormai senti tuo e forse per questo arriva quando puoi comprenderlo.
L’amore, il vero amore è libertà, e la gioia di concedere all’altro di vivere seguendo la propria indole, le proprie curiosità, le intime mete. E tu l’hai fatto tuo, forse senza neanche accorgertene e su quel principio fondamentale hai basato la tua vita, le scelte che sono venute dopo, la ribellione contro chi quel diritto provava a negartelo, alla sensatezza di saper scegliere accanto a te solo coloro che si dimostravano e si dimostrano capaci di altrettanto amore ed intelligenza.
E delle lacrime scendo scavalcano le ciglia e poi scivolano giù, mentre pensi a quanto quel suo volerti libera si sia inciso dentro di te e ti abbia concesso di essere la donna che sei. Quella bambina che camminava lungo la sua strada aveva ricevuto un dono grande che allora non era in grado di comprendere pienamente, ma di cui si nutriva, perché gli permetteva di misurarsi con se stessa, di crescere forte ed indipendente. Era questo che lei ti ripeteva sempre, era questo che sperava per te. E la donna di oggi, consapevole, rivolge i suoi pensieri a quel viso, a quel grande, infinito amore e ringrazia, ringrazia ed ancora ringrazia, felice e riconoscente.
Sei mai ci fossero dubbi su quanto un genitore sappia insegnare donando fiducia e libertà…con buon senso ovviamente.
4 commenti:
Una donna, una madre così non può che concepire e far crescere una persona dotata di una personalità sensibile come la tua.
Ciao Monticiano, grazie come sempre delle belle parole e dell'attenzione con cui leggi oltre la scrittura.
Per quanto riguarda mia madre non ho alcun dubbio: è stata una donna fantasticaerta, dotata di una grande, grandissima saggeza e di certo avanti con i tempi. Averla avuta come madre è stata una delle più grandi fortune della mia vita, un privileggio di cui non smetto di nutrirmi, anche se io sono ormai grande e lei, almeno fisicamente, non è più con me da tanti anni.
Un abbraccio
Ciao sono venuto per farti un grandissimo saluto. In questo periodo non ho molto tempo per aggiornare il blog ma spero di averne di più più avanti...
Ciao Ebalsemin contracambio il saluto e non preoccuparti, ci s'incontra quando si può...la vita chiama ed è giusto e bello risponderle.
Un abbraccio
Posta un commento