" A volte non poteva neanche vedere le rose. Non credeva di poter sopportare ancora a lungo la loro bellezza, la vista dei fiori variopinti e vellutati, l'alterigia con la quale si protendevano verso il sole, come se i suoi raggi caldi fossero destinati soltanto a loro e a nessun altro. le rose potevano essere più sensitive delle proverbiali mimose; un giorno il clima era troppo umido per loro, un altro era troppo freddo, troppo ventoso o troppo caldo. Spesso chinavano il capo senza una ragione precisa, come se si preparasseroa morire, e per impedirlo ci volevano fatica, forza e nervi saldi. Altre volte, d'altronde, in modo altrettanto inspiegabile, mostravano una tenacia inattesa, resistendo al maltempo ed a trattamenti non appropriati, fiorivano, profumavano e prosperavano. Non rendevano di certo la vita facile a chiunque avesse a che fare con loro."
Tratto da " La donna delle rose" di Charlotte Link
E già, le rose...quante similitudini con l'anima complessa di alcune persone...
Nessun commento:
Posta un commento