Un pò di me e la mia intervista con Maurizio Costanzo e più in giù in nuovi post

giovedì 9 ottobre 2008

Le maliarde

La maliarda, è un tipo di donna che mi ha sempre affascinato; psicologicamente intendo e per motivazioni contrapposte. Mi spiego meglio.
Quando ero bambina guardavo alle donne grandi con ovvia curiosità ed attenzione, la mia strada verso l’età adulta necessitava di modelli a cui ispirarmi ed io prendevo spunto qua e là. Mia madre era per infinite ragioni la persona a cui speravo, crescendo, di poter somigliare, tuttavia, esistevano anche altri tipi di donna che m’incuriosivano: la “donna di mondo” o, anche detta, “maliarda”.
Non arricciate subito il naso ed immedesimatevi; è la definizione stessa ad indurre in tentazione. Essere una “donna di mondo” nella mia fantasia di adolescente veniva tradotto in: persona di sesso femminile in grado di gestire ed affrontare con classe ed intelligenza qualunque situazione, in qualunque latitudine del globo e, nello specifico, anche nei rapporti sentimentali con il maschile. Niente male come possibilità.
Leggermente meno accattivante ai miei occhi era la possibilità di essere apostrofata, una volta grande, con l’aggettivo “maliarda”. Non so perché, ma nell’essere “maliarda” percepivo delle inclinazioni che non mi piacevano, forse anche a causa di un’assonanza con altre parole di sentore rapace tipo: mantide, mantice, marpiona e via discorrendo.
Ero dunque un po’ dubbiosa sul da farsi: “di “mondo” si ma “maliarda” no.
In ogni caso, osservavo con un’attenzione scrupolosa tutte quelle femmine che venivano accostate a quei termini in campo amoroso e mi ero fatta un’idea ben precisa e personale: dicasi donne di mondo/ maliarde tutte quelle donne che sanno perfettamente come far innamorare un uomo senza farsi male, anzi rendendo il personaggio schiavo d’amore.
La cosa diveniva sempre più interessante, visto le capacità, ancora acerbe, di cui disponevo nel relazionarmi, ahimè, con compagni brufolosi o inarrivabili bellocci.
Nella mia ingenuità d’allora ero veramente convinta che queste scaltre femmine avessero scoperto
l’elisir d’amore. Le vedevo padrone della situazione, sempre in grado di fare o dire la cosa giusta, belle, eleganti, sicure del proprio fascino, in qualche modo inaffondabili nella valle di lacrime in cui affogavano tutte le altre donne nel momento in cui s’innamoravano di uomini crudeli e traditori.
Insomma capaci gestori sentimentali.
Crescendo ho conservato per anni questa immagine seducente, non essendo, secondo me, divenuta donna di mondo ed ancor meno la “maliarda” del caso.
Il mio approccio con l’altro sesso è sempre rimasto, infatti, spontaneo ed attinente alla mia naturale inclinazione di non voler manipolare il prossimo. Tuttavia, continuavo ad avere una specie di ammaliamento psicologico per tutte coloro che credevo sapersi muovere nei meandri di storie complicatissime.
Poi l’età è divenuta adulta e molte amiche o conoscenti hanno iniziato a confidarmi i segreti dei loro cuori e, patatrac, si è infranto un mito: le donne di mondo/ maliarde sono persone di sesso femminile che spesso si ritrovano sole e tristi. Capacissime, questo è vero, di lanciarsi in relazioni spericolate con uomini al cardiopalma, dalle quali però, escono malconce come tutte le altre, se non peggio. E già, perché quest’apparenza da predatrice nasconde spesso una fragilità enorme e tolta l’esibita doratura sociale, chiusa la porta di casa, spesso, le suddette, sono un fiume di lacrime che non ti aspetti e che ti lascia l’amaro in bocca. “ Ma come- ti chiedi- proprio lei, la maliarda?
Una delusione enorme!!!
Insomma, osserva di qua e rifletti di là, tranne alcune rare eccezioni, alla fine ho capito che mi era sfuggito un piccolo dettaglio: si calcola la dove non si ama, ed allora siamo tutte bravissime, ma qualora si decide di abbandonarsi all’amore la sbandierata capacità di gestione è pari a zero. Quasi universale oserei dire. A sostegno della mia ipotesi vorrei portare a questo punto un esempio, però prima mi confesso e dichiaro che: del personaggio che citerò invidio quasi tutto, o meglio, tutto ciò che di lei viene mostrato. Quindi, nell’ordine: Brad Pitt, viaggi in giro per il mondo per piacere o per la promozione di cause umanitarie, soldi a palate per mantenere una tribù di figli, comprese le adozioni ad oltranza ed supporti indispensabili per lasciare tutti a casa e concedersi spazi vitali, e non ultime, bellezza e capacità intellettive ( notare la mia straordinaria obiettività) che le hanno consentito di realizzare il tutto.
Sto parlando, ormai è chiaro, di Angelina Jolie, maliarda doc. Donna fascinosa, aggressiva e con trascorsi inquietantemente dark. Eppure eppure... anche lei, per quanto maliarda e di certo disinibitamente scaltra, da quando innamorandosene (shig!) ha strappato il bel Brad ad una moglie sicuramente meno maliarda, che mi fa? Figlia che è una bellezza. E se non figlia adotta in modo compulsivo. Curioso comportamento per una maliarda di tal lignaggio. Niente più fruste e sangue ma languidi sorrisi e poppate. Destabilizzante! Ed allora, mi sono detta, vuoi vedere che maliarda o no, quando t’innamori la paura fa novanta e nell’incertezza rispolveri l’obsoleta versione dell’angelo( il nome l’aiuta anche, sgrunt!) del focolare?
Il povero Brad in effetti sembra tramortito, ma lei, non maliarda per caso, ha capito prima della suddetta moglie che “core de papà” ha sempre un suo effetto legaccio e dunque, come una donna di altri tempi, l’inchioda con ritmo serrante alle sue responsabilità, per poi lamentarsi che con tutti questi figli il sesso con lui non è più lo stesso.“ Ma dai?!?!?” che strano! Ma non demordo, la tizia è animale di razza e saprà barcamenarsi nella perfetta mescolanza di sguardi torbidi e morbide carezze. E se poi Brad scappa e allora

3 commenti:

Mat ha detto...

si impalla l'antivirus che mi apre 2000 finestre. e poi quando chiudo la tua pagina succede un casino.
la pag iniziale di internet è cambiata ed è una pag. strana.
boh!

Mat ha detto...

cmq buona domenica mc!! :)

M.Cristina ha detto...

Ciao mat, non so che dire, ne parlerò con qualcuno che ci capisce più di me.
Buona finir di domenica anche a te.