Un pò di me e la mia intervista con Maurizio Costanzo e più in giù in nuovi post

giovedì 11 settembre 2008

Una regina

L’ho vista camminare lungo la strada; così com’è abitudine tra la sua gente.
Era una domenica battuta da un sole luminosissimo, un sole d’agosto.
La strada, che tutte e due percorrevamo nello stesso senso di marcia, era deserta.
Io in macchina e lei a piedi.
Lei, una sagoma dalla pelle nera avvolta in una stoffa gialla come l’oro avanzava dritta, precedendomi di qualche decina di metri: passi decisi ma composti, le spalle ferme, la testa alta, la parte superiore del corpo quasi immobile rispetto alla sinuosità ondeggiante degli splendidi fianchi. Nell’osservarla, mi ero convinta che il suo rigoroso portamento fosse obbligato dall’ involto pesante che, credevo d’intuire, sorreggeva sulla sua testa.
In Africa, avevo visto tante donne avanzare tra la terra rossa delle strade portando sul capo enormi fagotti in equilibrio perfetto, fiere, nonostante la difficoltà del loro cammino; la mente si sa, per comodità associa, ma a volte sbaglia.
La macchina avanza, siamo vicine e lo sguardo coglie finalmente particolari: il busto è avvolto nell’intreccio morbido di un laborioso drappeggio che si spezza inaspettatamente in un orlo rigido e netto. La gonna è una lunga fascia che costringe la libertà dei passi accentuandone la seduzione. Sul capo non un fagotto, bensì un gioco di raffinati tessuti, a formare un bizzarro copricapo. E’ un abito prezioso ed elegante e lei chissà dove si sta recando. Cerco d’immaginare una festa, una cerimonia a cui forse parteciperà catturando lo sguardo di tutti.
Ormai siamo vicine e lei si volta, improvvisamente, per attraversare la strada ed io mi fermo per lasciarla passare, per ammaliarmi, in verità, della sua bellezza.
Il suo sguardo mi perfora per la frazione di un istante e poi indifferente ritorna alla strada che attraversa sfilando con sovranità felina davanti al cofano della mia auto.
Non conta la via di periferia in cui ci troviamo, lo squallore delle abitazioni che ci circondano, la sua storia, forse triste, nel nostro paese, non conta nulla. E’ stupenda! Ed io ho come l’impressione che intorno a lei e con lei mi stia passando davanti il mistero potente ed imprendibile della sua terra.
Abbasso gli occhi sul mio abbigliamento occidentale, sorvolo l’ambiente urbano in cui mi trovo e sorrido, amaramente.

9 commenti:

erasmo ha detto...

wow davvero senza parole... sembrava di essere al tuo fianco!

un saluto,
ilpiccoloLord
:)

p.s.: ho notato che quando apro il tuo blog il mio antivirus comincia ad allarmarsi :S

M.Cristina ha detto...

Stupenda! Era davvero stupenda.

Unknown ha detto...

Non sò...quando ti leggo, come tutte le volte resto incantato... Cmq x il virus è vero. Con explorer non succede ma con firefox si. È una applicazione java. :)

Anonimo ha detto...

quei fianchi devono essere stati tutta una danza...!!! e la camminata, la testa alta... mi sa che domani ci provo io per strada!!!!
paola colorata dancer

M.Cristina ha detto...

ebalsemin: grazie per le belle parole, ma dimmi che cos'è sta storia dell'antivirus, che problemi da?

Paola: credo che fermerai il traffico...

Clelia ha detto...

I particlari di questo incontro sono degni di una scrittrice. Attenta a descrivere minuziosamente tutto ciò che si può cogliere.

Molto coinvolegente


Clelia

M.Cristina ha detto...

Oramai è deciso: per ristorare la mia vecchiaia, mi trascriverò tutti i vostri complimenti, in modo tale che quando sarò vecchia ed un pò rimba le vostre parole addolciranno i miei giorni.
GRAZIEEEEE!!!!!!

Unknown ha detto...

Praticamente quando si entra nel tuo blog viene bloccata una finestra poupop con la possibilità di aprirla. Se viene aperta si attiva un programma java. I virus che vengono blocati sono i Trojan.

M.Cristina ha detto...

ebalsemin non ho capito niente, io sono una frana in informatica e quindi potresti dirmi cosa accade praticamente?
Grazie sei gentilissimo