Un pò di me e la mia intervista con Maurizio Costanzo e più in giù in nuovi post

giovedì 27 marzo 2008

L'incontro

Il bar non era niente di speciale ma aveva voglia di un caffè e si fermò.
Un luglio caldissimo affannava i suoi gesti e quel ristretto elisir avrebbe almeno rimesso in moto la mente.
Corti calzoni, una minuscola canottiera ed il costume da bagno come biancheria intima.
Vicino al bancone alcuni giovani uomini. Lui uno dei tre.
La guardò, oltrepassando le spalle dei suoi amici. Lei noto lui ed il suo modo diretto di guardarla ma chiese il suo caffè e si voltò.
Poteva finire così, quell’incontro, ma qualcuno doveva aver colto i loro sguardi e con una scusa li presentò. Lui le si fece vicino, stringendole la mano approfittò della minima distanza e la fisso, dritta negli occhi. Poche parole, uno scambio che rivelò conoscenze comuni, poi un saluto generale e lei riprese la sua strada verso il mare.
Quello sguardo l’accompagnò aumentando il calore di quella afosa giornata, disperdendosi poi nella distanza che intercorse fino al loro successivo incontro. Che fu insulso come gli altri che per diversi motivi seguirono.

Poi un nuovo incontro, inaspettatamente l’abbracci, con affetto, come se foste vecchi amici ma non lo siete. Ma vuoi ferire qualcuno e con malizia ci riesci. In un gesto sei riuscita a sorprendere due uomini oltre che te stessa.
Una distanza fisica spezzata ed un nuovo incontro, mescolato nella folla che vi conosce. Ma rimanete fermi, uno davanti all’altra, e percepite che è un modo diverso di stare vicini. Neanche vi guardate, basta quello che sentite correre tra di voi. Parlate? Non te lo ricordi. Eppure qualcosa avrete pur detto. Lui, sempre così spavaldo, questa volta quasi non riesce a guardarti. Vi salutate in fretta, forse non vi aspettavate quella sensazione. Prendete direzioni opposte e tu cerchi di cancellare in fretta quell’emozione.
Vi rivedete, ancora, ossia lui vede te, che sei distratta, che stai parlando, che non pensavi di incontralo di nuovo, così presto, quando ancora quella corrente rimbalza nel tuo corpo. Quando ti accorgi di lui è a pochi passi da te. Lo vedi avanzare, ha di nuovo negli occhi quello sguardo determinato, e te lo punta addosso, immune da qualunque remora. Sembra aver ritrovato certezze, a differenza di te. Non ha paura di dimostrarti il suo piacergli, tutt’altro, vuole che sia chiaro, che ti arrivi dentro e ti scuota come forse vorrebbe fare il suo corpo. Non sei preparata a tanta decisione, ti coglie impreparata e resti imbambolata. Lui non ci bada e saluta gli altri, soltanto con la voce, senza guardarli. Non può far altro, sta fissando te, i tuoi occhi. Le sue mani arrivano improvvise al tuo viso e lo stringo, forte, mentre le sue labbra sfiorano la tua pelle. Si può fare l’amore così, in un unico gesto?
Con la stessa velocità di un ladro che ha messo a segno il suo colpo, si gira e va via, senza dire una parola, lasciandoti lì incapace di celare gli altri, quello che è veramente accaduto tra voi.
Voleva che capissi, e tu hai capito.

2 commenti:

marina ha detto...

sì, ci siamo, tensione, suspence e intimità
mi piace
vai così
marina

M.Cristina ha detto...

E vai!!!! Felice io...