Un pò di me e la mia intervista con Maurizio Costanzo e più in giù in nuovi post

giovedì 6 marzo 2008

Conosco un uomo

Conosco un uomo. No, non è vero, conosco il profumo di uomo, l’odore migliore della sua anima, il pensiero alto ed armonico della sua intelligenza e con questa, solo con questa parte di lui, io, dialogo, d’anni. Impossibile spiegare come questo rapporto possa funzionare. Eppure funziona.
Tuttavia, appena il contatto dei nostri occhi si perde ci allontaniamo di miglia e l’incomunicabilità diventa totale. Ogni volta, mi sembra impossibile che questo piccolo particolare possa trasformare il nostro stare insieme, ma è così, è successo miliardi di volte. Ed è per questo che a volte, improvvisamente, distoglie lo sguardo. E’ l’unica accortezza che può usare per far emergere tutto il resto di se. Il resto che sa che non mi piace e che so, non piace neanche a lui. Ma è la sua distanza di sicurezza e la usa. Lo sappiamo entrambi. Ed allora ci salutiamo, un nuovo piccolo, doloroso rammarico ed un ultima occhiata.
Il nostro miscuglio di pensieri si ritroverà, basterà uno sguardo.

10 commenti:

polle ha detto...

Lo conosci davvero?

M.Cristina ha detto...

Come dicevo, una parte di lui.

Mat ha detto...

mmmh...rapporto complicato m.c.?
però vedi, già capirsi al volo è assai importante!
;)

Bastian Cuntrari ha detto...

Bellissimo e un po' triste, il tuo post. Intenso d'amore e di rammarico.
Mi dispiace che tu ne soffra: perché ne soffri, vero?

M.Cristina ha detto...

Ciao mat, effettivamente non è una persona semplicissima, d'altronde l'intelligenza non lo è mai.

M.Cristina ha detto...

bastian cuntrari: ne soffro perchè mi dispiace che la parte più bella di una persona possa emergere soltanto a tratti e poi in fretta essere richiusa nelle segrete dell'animo. Lo trovo un affronto alla propria essenza che, non soltanto nel suo caso, viene negata e mascherata d'altro.
In questa società capovolta tutto viene esposto senza pudori, soprattutto il peggio. Mentre le nostre meraviglie vengono celate, quasi fossero vergogna. Ogni tanto gli permettiamo di uscire, di affaccirsi nel mondo ma poi, appena un occhio leggermente più sensibio le le scorge, abbiamo paura e ci nascondiamo.
E' questo che mi fa male. Il paradosso.

marina ha detto...

Ma quest'uomo lo legge il tuo blog? ;-)
ciao marina

M.Cristina ha detto...

Non lo so, ma stavo pensando di suggerirgli di dare un'occhiata. Potrebbe essere sorprendente leggere di se, non trovi?

Paolo ha detto...

Secondo me regna quello che in fotografia si definisce "il difetto di reciprocità".
Baci

M.Cristina ha detto...

Bha...non so, forse non sbagli, probabilmente, qualche volta lo sguardo l'avrò distolto anche io e questa possibilità scopre nuove interpretazioni. Non tutto è come sembra e le dinamiche dei nostri rapporti molto spesso capovolgono quello che a noi sembra chiaro.