Entrare in un gioco di riflessi, scorgere me, incantarmi di te.
L’aria avvolge i suoni.
Non è un luogo, non è un tempo.
E’ il tuo sguardo su di me.
Il buio caldo delle mie palpebre chiuse.
Le tue labbra che tremano…
La stanza del tè è un luogo fisico ma è anche un luogo mentale. Le persone che si muovono al suo interno escono temporaneamente dal mondo e dal suo affanno per contemplare, durante il rito del tè, il vuoto dove dimenticare la razionalità e raggiungere un approccio totalizzante con le cose e le persone.
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