La stanza del tè è un luogo fisico ma è anche un luogo mentale. Le persone che si muovono al suo interno escono temporaneamente dal mondo e dal suo affanno per contemplare, durante il rito del tè, il vuoto dove dimenticare la razionalità e raggiungere un approccio totalizzante con le cose e le persone.
Un pò di me e la mia intervista con Maurizio Costanzo e più in giù in nuovi post
domenica 4 ottobre 2009
Il mio secondo libro e la meraviglia degli uomini
Ho depositato il mio secondo libro alla SIAE ed io, da inguaribile sentimentale, mi sono emozionata. Ma cosa posso farci? E’ un po’ come andare all’anagrafe e tornare a casa con il certificato di nascita di tuo figlio. Felice!
Felice per molti motivi. Il mio primo libro è stato un lavoro solitario, autobiografico, in cui nessuno avrebbe potuto aggiungere una sola parola, ed inoltre era il mio primo libro e portava con se tutta la tensione e la fatica di un debutto.
Scrivere questo secondo romanzo è stata invece un’esperienza del tutto diversa. Frutto della mia fantasia e dello scambio continuo che, nel corso della stesura, avveniva spontaneamente con le mie amiche. Le quali, come degne eroine dei romanzi tra lacrime, urla e risa, hanno inondato la mia testa con le loro incredibili storie d’amore, concedendomi, come solo le donne sanno fare, di sviscerare l’amore nelle più azzardate ed acrobatiche combinazioni.
Il romanzo racconta una bellissima storia d’amore, un amore a più facce, in cui nulla è solo ciò che sembra inizialmente. E’ uno sprofondare ed innalzarsi dei vari personaggi in quello che comporta il misurarsi con l’amore. Non si ama mai punto. Ogni storia d’amore ci pone di fronte a quel che siamo in quel particolare momento della nostra vita, contraddizioni comprese. Ed io mi sono divertita davvero tanto nell’inventare ed analizzare, anche perché accanto me, in questo incredibile viaggio ci sono stati soprattutto due amici, due bravissimi scrittori che come prodi cavalieri hanno accompagnato il mio cammino nel mondo maschile. Senza di loro forse non avrei scritto questo libro, o perlomeno non avrei avuto il privilegio di sbirciare e capire un’interiorità maschile normalmente celata. Vi assicuro è stato bellissimo!
Paul è stata la freschezza delle idee, la genialità di spunti grazie a quali ho potuto costruire momenti fondamentali del racconto. Polle, come lo chiamo io, è un uomo giovane, creativo, maschile nelle modalità descrittive che come donna non mi appartengono e che quindi ho ascoltato con grande interesse. Stringato ed asciutto e per questo potente ed efficace. Dalla spudoratezza con cui affrontava passaggi su cui io pudicamente tentennavo, ho imparato tantissimo. Se ho trovato il coraggio di scrivere alcune scene, direi che molto è merito suo. E’ stara la sua libertà espressiva a liberare la mia ed io, grazie a lui, audacemente l’ho lasciata correre. Arriva diceva la sua genialità e correva via, assorbito dai suoi mille interessi. Impagabile.
E poi c’è il mio amico Paolo, il mio vero alter ego maschile in questo libro. Racchiudere quello che è stato il nostro confronto tra il pensiero maschile e quello femminile non è facile. Ma è certo che non dimenticherò mai le nostre infinite discussioni, i litigi, le riflessioni che per mesi si sono svolte soprattutto al telefono mentre tornando a casa, per dare attenzione alle sue parole, mi sedevo sul muretto che costeggia il Circo Massimo e, guardando il cielo, mettevo in fila i le idee, ricapitolavo emozioni. Partivamo quasi sempre da punti di vista che sembravano inconciliabili “uno sporco maschilista egoista” gli dicevo e lui lì paziente a spiegarmi ciò ch a me come donna sembrava inaccettabile. Ma poi, lentamente tutti i ragionamenti lavoravano ed insieme arrivavamo a comprenderci, a spiegarci emozioni e comportamenti. Ed insieme a noi cambiavano i personaggi, mutava la storia, cadevano certezze, prendevano vita nuovi pensieri. Polle volava sopra di noi, ed io e Paolo scendevamo nella profondità dell’anima. Come descrivere meglio questo incredibile viaggio?
Il libro è cresciuto con me e chi lo leggerà avrà modo di comprendere quanto sto dicendo.
E tutto questo è stato possibile perché la vita mi ha regalato due persone speciali, due uomini che non involontariamente, ma anzi con slancio e animo nobile hanno scelto di regalarmi qualcosa di prezioso, qualcosa che appartiene a loro ed ora anche un po’ a me. Questo secondo me fa la differenza. Ci sono persone e persone, ci sono uomini ed uomini e loro, lasciatemelo dire, sono di livello superiore. Ed io li adoro!
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7 commenti:
Congratulazioni...stavota è una figlia se non mi sbaglio :)
un bacione
Clelia
E' un libro, difficile definirne i connotati di genere...grazie.
Beh complimenti vivissimi...:)
Grazie Embalsemin!
Complimenti per i libri..
uifpw08 grazie!
Si, probabilmente lo e
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