Un pò di me e la mia intervista con Maurizio Costanzo e più in giù in nuovi post

domenica 18 gennaio 2009

Ci si rivede.

Ritrovarsi, vent’anni dopo, una cena tra noi come tanti anni fa.
Sarà semplice parlarsi anche guardandosi negli occhi, oppure, affogheremo unicamente nei ricordi senza saperci inserire nell’oggi?
Il dubbio c’è, anche se apparentemente tutto sembra. Solamente, “allegro ritrovarsi”.
Fa freddo e Roma continua ad essere bagnata da una pioggia incessante. Se non fosse che rimandare una rimpatriata dopo vent’anni ti sembra poco opportuno, forse avresti alzato la cornetta e chiesto: “Facciamo un altro giorno?” Ma non lo fai, speri che il calore di questo incontro riesca ad asciugare tutta l’umidità che ti circonda e ti prepari.
In macchina pensi a come si sentirà lui, l’unico tra voi che non vi frequenta d’allora. Si sentirà in imbarazzo? Avrà accettato per carineria? Come vi troverà vent’anni dopo?
Squilla il telefono è il tuo amico di sempre, quello che hai continuato a frequentare: “ Ma dove siete? Qui non c’è ancora nessuno…””.
“ Sto arrivando!”
Li vedi quando sei ancora in macchina: Giacomo l’amico di sempre e Fabrizio, quello che mancava all’appello da un po’. E ti viene proprio da ridere nel rivederli insieme. Alti e belli, sembra un appuntamento dei soliti, con Giacomo stranamente puntuale. Ma davvero sono passati vent’anni?
Parcheggi, scendi dalla macchina, pochi passi e “ Saluto prima lui, a te ti vedo sempre.”
“ Sei sempre uguale, è incredibile!”
Fabrizio lo dice a te e tu lo ripeti a lui. Sarà vero? Tu l’hai detto sincera, speri che la schiettezza non l’abbia abbandonato nella compassata formalità di una nuova età.
Un saluto urlato vi fa voltare: è arrivata Silvia ed il quartetto è ormai ricomposto.
“ Parcheggia che t’investono!!!!!”
Ci raggiunge ridendo e anche lei salta il povero Giacomo per salutare subito l’amico ritrovato.
Le frasi corrono veloci, le battute si sovrappongono, fa un freddo cane ed il fumo delle sigarette si addensa nell’aria. I nasi rossi, le mani in tasca e l’abituale fiume di parole. Insomma, gli adolescenti di sempre. In una accorta botta di saggezza decidete che forse è meglio entrare; lo spirito sarà pure lo stesso ma l’età, ahimè, impone assennatezza.
La cena scivola via che è un piacere e per ridere la pizza si fredda.
Li osservi uno ad uno: sono davvero ed incredibilmente gli stessi d’ allora e sembra quasi un miracolo genetico. I volti solo un velo più maturi ma nulla di più. I corpi magri, gli occhi brillanti e la parlantina veloce e fluida.
Quarantatre anni per uno e nonostante lo strotolarsi della vita fra voi tutto sembra immutato. Giacomo è la solita ondata di racconti esilaranti e non riuscite quasi a respirare per le battute che sbocciano tra le labbra, in un felice alternarsi di tempi e pause. Non vi eravate scelti per caso.
L’alchimia, infatti, si è ricreata istantanea e li guardi, felice di ritrovarli tutti e tre vicini a te.
Non c’è niente da fare la teoria degli amici storici conferma la sua tesi: vi eravate scelti per affinità e non per banali motivi sociali e si vede, si capisce dall’immediata confidenza, dall’intimità che vi permette qualunque battuta. Non potreste permettervelo con nessun altro e questo ti fa sentire a casa, comoda e calda. Non c’è bisogno di fingere, tu li conosci e loro conoscono te, che senso di pace…
Ti soffermi su di lui, l’amico ritrovato, il suo umorismo molto "british", ora lo sai, ti è proprio mancato. Glie lo dirai, con calma, domani, in una conversazione a due al telefono o su quel diavolo di face che vi ha fatto ritrovare.

4 commenti:

marina ha detto...

belli i rincontri!
io ne sto meditando uno...
marina

M.Cristina ha detto...

Sarei curiosa di sapere con chi...

Anonimo ha detto...

Per quanto se ne dica, faccialibro, usato con parsimonia.. regala anche momenti come questo! Sto cercando di fare una cosa simile anch'io, ma un po' più in grande!!! Dalla maturità son passati oltre 16 anni... e molti amici non li vedo e sento da quel giorno... son proprio curioso di rivederne le facce provate dal tempo... ;-)

M.Cristina ha detto...

Ciao donnigio, gli incontri a distanza di tanti anni sono sempre un momento temibile ( vedi il film " Compagni di scuola") e più allarghi il cerchio degli amici da rivedere è più i rischi aumentano. E' pur vero che nel tuo caso, visto la giovane età, i pericoli dovrebbero essere limitati, però...
in ogni caso tienimi aggiornata.
baci