Un pò di me e la mia intervista con Maurizio Costanzo e più in giù in nuovi post

giovedì 6 novembre 2008

Un momento perfetto






Sta arrivando la notte a Santa Monica. La terza strada è un bagliore di vetrine ed alberi addobbati di piccole luci.
Il vento fresco dell’oceano m’imperla gli occhi di lacrime impreviste.
E’ agosto ma sembra Natale. Camminando mi avvolgo nella sciarpa.
La via si sta svuotando. I negozi tra poco chiuderanno ed un mondo diverso si impossesserà di panchine e ripari.
Fuori dai locali i tavoli sono deserti e le tovaglie sembrano voler fuggire nel vento. Di tanto in tanto una porta si apre affidando, alla fredda brezza, gli ultimi clienti che risoluti si affrettano vicini.
Un carrettino solitario vibra nel flessuoso gioco delle sue mille candele, irradiando l'idea di un tiepido calore.
Stancamente, gli artisti di strada ripongono nelle custodie i loro strumenti, lasciando spazio ai tristi homelles che arrivano carichi di fagotti per affrontare la lunga notte.
Nell’operoso silenzio di questo scambio un uomo inizia a cantare; rapita mi fermo a guardare.
Un giovane uomo di colore è seduto su uno sgabello e nella melodia del canto poetizza con la luna, affinché sia buona ed accompagni il sonno di questa povera gente.
Un gilè sbottonato, un Borsalino sulla testa ed amplificata la sua voce morbidamente roca che imita alla perfezione la quella di Ray Charle, diffondendosi per tutta la via come un’onda calda.
Non riesco a muovermi, c’è qualcosa di magico in lui, in questa strada, nella vita sconosciuta di questa strana notte americana. Un’atmosfera sospesa tra sogno e realtà.
Hollywood è proprio alle mie spalle e questa è l’America.



Ho scritto questo post il giorno in cui tutto il mondo attendeva l’esito del voto americano.
Perché mi sia venuto in mente di raccontare proprio questo ricordo io non saprei dirlo, o forse sì.
“Le libere associazioni” le definiva Freud e sono certa che per uno psicologo ci sarebbe da divertirsi.
Mi capita spesso di scrivere e rendermi poi conto di cosa si celava dietro ad uno specifico pensiero.
Un giovane uomo di colore, una notte fredda tra i viali di una strada di ricchi, gli artisti, gli homeless, una canzone di un tempo lontano e due occhi europei, italiani, che guardano.
All’epoca la malinconica bellezza di quella scena mi era sembrata la scenografia di un film.
Oggi, con Obama Presidente degli Stati Uniti quella scena sconfina oltre l’emozione di un ricordo e si trasforma in altro.

8 commenti:

giorgio ha detto...

In un primo momento il giovane uomo di colore che canta malinconicamente l'ho identificato con Obama, giovane, energico, ma alle prese con una situazione mondiale desolante e un duro lavoro da fare. Poi, forse per compensare la tristezza di questa immagine, ho pensato che era Berlusconi da giovane, truccatosi da nero, che andava in giro a strimpellare per guadagnare i primi soldi del suo futuro impero. Forse devo farmi vedere da uno bravo...

M.Cristina ha detto...

Ciao Giorgio il tuo commento è carinissimo e la tua fantasia mi sembra sintomo di sanezza mentale. Realismo ed ironia, meglio di così.

Anonimo ha detto...

Ciaooooooooo...
..ti vorrei invitare ad un reading, sabato prossimo, al Bibli. Se puoi, mi farebbe piacere ;-)

Poesie di Cinzia Santo
Composizioni al Piano
di Frédéric Fasel


Sabato 15 novembre 2008
alle 18.00

Bibli
Via dei Fienaroli, 28
I-00153 Trastevere, Roma
www.bibli.it

Entrata libera

Mat ha detto...

si trasforma in speranza cara m.c.
io non credo sia il salvatore dell'umanità, ma ha idee e propositi (secondo il suo programma) che fanno ben sperare in futuro migliore, più equo per tutti, più giusto, più pulito.
spero ci riesca.
e in ogni caso già il cambiamento rispetto al governo bush è un ottimo senale di ripresa...
un abbraccio :)

marina ha detto...

bellissimo il tuo ricordo
viene voglia di cantare anche noi
marina

M.Cristina ha detto...

Donnigio! credo che ci sarò. Se non ci sono inciampi ci vediamo da Bibli sabato. Grazie per l'invito.

Mat sono in sintonia con il tuo pensiero e con le tue speranze. Quello che per me è già molto importante è veder confermato ciò in cui credo fermamente: tutto può succedere.

Marina sono contenta che ti sia piaciuto, io, ogni volta che ci penso provo la stessa magia.

Clelia ha detto...

Strana america Partia del ku kux clan e terra di sogni per migliaia di immigrati. America democratica con in vigore in alcuni stati la pena di morte. Con Oboma oggi l'america ha un nuovo volto, una nuova storia da scrivere.


un bacione

Clelia

M.Cristina ha detto...

E' vero Clelia è un terra di enormi contraddizioni, ma di grande fascino.