Un pò di me e la mia intervista con Maurizio Costanzo e più in giù in nuovi post

lunedì 30 giugno 2008

Due giorni, solo due giorni.

Ci sono viaggi che hanno un’importanza speciale nella nostra vita ed io ne ho appena compiuto uno.
E’ durato due giorni ed in realtà, se raccontassi dove sono stata e l’apparente nulla dei suoi evidenti fatti, nessuno si azzarderebbe a definirlo significativo; eppure lo è stato, e molto. E l’ho capito subito, appena salita in macchina ed immessa sull’autostrada.
Ero sola in questa due giorni in terra d’Abruzzo. I miei due uomini sono via, in vacanza, soli soletti a vivere uno splendido viaggio on the rode padre-figlio, ed io, ho deciso di dedicarmi un fine settimana tutto per me.
Valigetta, saluti e baci, due di là ed io di qua.: si parte!
Il sole è già alto ma la mattina è ancora giovane. Musica e la campagna che via via cancella alle mie spalle il grigio rombo della città: resto io e la natura: splendida!
La sensazione è subito particolare. La solitudine una compagna piacevole con cui inizio a dialogare.
La strada si arrampica verso vette sempre più alte e la mia mente si adegua. Penso a me, a questo piccolo momento dedicato e mi sento a mio agio. Ma è un agio particolare e mi sorprende: è un equilibrio nel quale mi vedo e mi riconosco grande e consapevole: centrata. Potrebbe bastare ma, all’uscita di una lunga galleria, una musica ben nota passa sul mio stereo: una rivelazione quasi mi travolge e rischia di sfuggirmi nella confusione emotiva che sto provando. Ma posso riavvolgere il nastro, anche se, in realtà, è un cd che farò girare su un’unica canzone, sempre la stessa. Una volta, due volte, più volte. La sensazione è troppo forte, troppo bella per non starci dentro all’infinito. Il paesaggio è mutato, le vette tornano colline, i campi di grano riprendo spazio, il sole è divenuto accecante. Afferrò uno sguardo, quello che mi mancava nel nuovo libro che sto scrivendo. Lo inseguo, ci sprofondo dentro, mi lascio trascinare dalle sensazioni: è lui, esattamente lui. Inizio a sbrigliare la fantasia, visualizzo il corpo di un uomo, il volto, i gesti che compirà. Il racconto è al suo punto di svolta; ora so ciò che accadrà. Potrebbe essere solo "inspirazione" ma c’è molto di più: ci sono io ed il senso di questa illuminazione. Afferro scorci di natura, di colori, la fantasia vola ed io mi definisco. Non è un caso che sia accaduto lungo questa strada, ritornando in questi luoghi. C’è molto del mio passato tra questo cielo e questo mare che inizia a mostrarsi, ma, è la prima volta che torno qui è non mi ripenso bambina. Anzi quasi uno sforzo spostare indietro i ricordi. Questa per me, oggi, è la terra dell’adesso e del futuro. E non riesco a pensarla che così, con questa musica struggente, con le sensazioni di una donna che rubando sostanza ad una terrà antica sta scrivendo già, dentro di se, una nuova storia.

10 commenti:

Clelia ha detto...

Avere un'ispirazione è il momento topico di ogni scrittore, la musica scorre e l'immagine della trama ti passa per la mente. Io non sono una scrittrice ma lo immagino così il tuo viaggio: tra profumi e natura all'insegna di una nuova creazione.

Forse mia zia mi comprerà il tuo libro... non vedo l'ora di leggerlo!!!


Buona serata

Clelia

M.Cristina ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Paolo ha detto...

E, finalmente, la diatriba avrà una risposta. Fammi sapere. Baci

M.Cristina ha detto...

Ciao Clelia, è vero la musica può essere una fonte d'ispirazione anche se, in questo caso, le sinapsi hanno seguito percorsi molto più complessi ma estremamente affascinanti. Talmente tanto affascinanti che ancora ne subisco gli effetti.

M.Cristina ha detto...

Paolino penso che l'idea ti piacerà: un'idea forse potresti perfino trovarla geniale. Ora vado a scrivere.
Baci

Anonimo ha detto...

Un nuovo libro, un nuovo lavoro... che bello! che bello! che bello!
che meraviglia il viaggio on the road padre-figlio! che bello tu, da "sola" in auto a percorrere le strade, la natura, gli odori, la musica, il tuo equilibrio.
che bello ! che bello! che bello!

paola summer dancer

Unknown ha detto...

Dopotutto penso che la vera ispirazione venga quando siamo a contatto con la nostra parte più profonda, più ancestrale, quella vera. Musica, sole, natura...risvegliano ciò che abbiamo di più importante: le emozioni.

M.Cristina ha detto...

Paola e ebalsemin: il vostro entusiasmo mi da la carica. Visto il periodo colmo di cose non pocco che ringraziarvi.
Abbraccio

marina ha detto...

bella questa fuga sola con te stessa e la tua scrittura
marina

M.Cristina ha detto...

Bella, bellissima!