Che strano,
guardo fuori e la città sembra esplodere sotto la luce vivida del sole.
Sotto le finestre del mio ufficio frotte di turisti attraversano allegre i Fori Romani.
Li guardo passare, i nasi rivolti in su e gli occhi estasiati, quasi increduli di tanta bellezza.
La primavera sta fiorendo ed io oggi sono rintanata nel mio cuore.
Quasi accucciata in esso.
Solo ieri era felicità, ed oggi?
Mi crogiolo in una musica struggente chiedendo comprensione a me stessa.
Il privilegio di concedermi anche questo.
I lunghi tempi dell’anima che non rispettano altro battere se non quello del cuore.
I volti che si affollano nella mente, le parole che corrono smuovendo emozioni.
La delicatezza dei miei passi che, incerti, percorrono strade sconosciute.
La titubanza si fa soffice e chiede calore.
Non ho voglia di uscire, non ho voglia di rumore.
Oggi ho soltanto voglia di me, dei miei pensieri.
Il volo della fantasia che mi spinge verso un sole morbido, nell’azzurro di un cielo che sia, per qualche ora, soltanto mio.
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