La stanza del tè è un luogo fisico ma è anche un luogo mentale. Le persone che si muovono al suo interno escono temporaneamente dal mondo e dal suo affanno per contemplare, durante il rito del tè, il vuoto dove dimenticare la razionalità e raggiungere un approccio totalizzante con le cose e le persone.
Un pò di me e la mia intervista con Maurizio Costanzo e più in giù in nuovi post
domenica 23 settembre 2012
La stazione
C’era un senso di pace, una bella luce.
Attraversavo uno spazio aperto, davanti a me una stazione, oltre la stazione il mare.
In braccio un bambino, accanto una donna.
Il treno stava per arrivare e sarebbero basti due biglietti, il bambino non avrebbe pagato.
Mentre attendevo sulla banchina un giovane si era avvicinato e mi parlava d'amore.
Conoscevo il luogo, la meta e l'uomo, ma non il tempo, quello ancora oggi non saprei definirlo.
Sapevo che era pomeriggio questo sì, e provavo una sensazione di appagante pienezza.
Questo è quanto.
Un qualcosa di molto vicino alla felicità...
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