La stanza del tè è un luogo fisico ma è anche un luogo mentale. Le persone che si muovono al suo interno escono temporaneamente dal mondo e dal suo affanno per contemplare, durante il rito del tè, il vuoto dove dimenticare la razionalità e raggiungere un approccio totalizzante con le cose e le persone.
Un pò di me e la mia intervista con Maurizio Costanzo e più in giù in nuovi post
venerdì 7 ottobre 2011
Non fatemi ridere che sono arrabbiata
E’ morto Steve Jobs e siamo tutti qui a proferire parole di riconoscimento ad un talento indiscusso.
Sento però che in questo inno corale alla genialità qualcosa non torna.
E non torna perché nell’Italia degli ultimi decenni raggiungere il riconoscimento del proprio talento è una fatica mostruosa, un’impresa titanica, un dispendio di energie ciclopiche.
Io percepisco una discreta forma di schizofrenia ipocrita quando ascolto giornalisti, politici, capitani d’industria, ma anche lo sconosciuto del cappuccino accanto, esaltare un uomo che se si fosse presentato davanti a loro da signor nessuno, vestito da hippy con le sue idee fantasiose in molti avrebbero preso per pazzo.
Sarei curiosa di metterla alla prova tutta questa gente. Vorrei vedere oggi, quanta fiducia sarebbero davvero pronti a mettere a disposizione di un sogno strambo, di un'ipotesi che magari non riescono neanche a visualizzare.
Perché ad osannare dopo siamo tutti bravi, ma prima?
Ed allora di cosa mi parlano tutte queste persone?
Dove sono tutti questi proferitori di elogi quando, ognuno nel proprio ruolo, sono chiamati ad aiutare, spronare, favorire le idee?
E di che cosa blaterano questi parrucconi sprofondati in comode ed impolverate poltrone?
Di cosa?
Loro, la classe dirigente di un paese che sta cadendo nel baratro, incapace di avere una visione illuminata e lungimirante, mi vuole far credere di condividere la filosofia del folle visionario affamato?
Ma per piacere, evitiamo di cadere nel patetico!
Se Steve Jobs, in quel tempo, avesse parlato a questi signorotti provinciali di pc portatili, iPod, iPhon come minimo avrebbero chiamato i carabinieri.
In questo paese regredito a delle modalità feudali, le opportunità di essere ascoltati o messi nella condizione di avere delle chance è data solo da tre condizioni: discendenza di familiare, montagne di soldi, o scambi sessuali.
Questo è il paese dei cervelli in fuga perché nessuno se li fila, chi volete prendere in giro?
In Italia, in questo periodo storico, un talento siamo in grado di riconoscerlo solo dopo che è divenuto un successo.
Nel resto del mondo lo percepiscono quando è solo un'intuizione, una bozza, un groviglio apparentemente sconclusionato e fanno in modo, lo mettono nelle condizioni di trasformarsi in un successo.
La differenza è immensa!
Questo è un paese vecchio ed obsoleto perché pensa in modo vecchio, si comporta in modo vecchio, preferisce essere vecchio.
In Italia non c’è spazio, non circola aria, i posti fondamentali sono tutti presidiati. Ho l’atroce dubbio che a questo paese non interessi trovare, scoprire, aiutare uno Steve Jobs, né nessun’altro talento. Questo paese non è interessato a collegare i puntini per vedere il senso di ciò che ha fatto e quindi migliorarsi. Questa nazione non guarda in direzione del futuro od è spinta nel futuro. Questa malmessa nazione è sprofondata in una rattoppata ed impolverata poltrona, con la testa reclinata verso il basso, gli occhi chiusi e la bussola del buon senso e del cuore persa chi sa dove.
Ma il rischio vero è che afflosciato in questa assurda posizione, il nostro paese possa esalare l’ultimo respiro senza che nessuno se ne accorga.
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4 commenti:
Mi inchino di fronte a questo ragionamento che mi fa sentire ... piccolo piccolo. E triste, consapevole di quanto tu abbia ragione.
...ma possiamo farcela a cambiare almeno qualche cosa in questo mondo. Ognuno di noi può, se vuole, immettere bellezza, equità, attenzione, coraggio e qualunque altra meraviglia di cui l'essere umano è dotato. Possiamo, davvero...^_^
N.B,
Sono giorni che provo ad inserire un mio commento nel tuo blog, ma il sistema non me lo permette.
Forse tu hai una panoramica diversa dalla mia che ti fa intravedere la possibilità di cambiamento. Grazie per la tua iniezione di ottimismo, sinceramente in questo momento ne ho proprio bisogno.
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Sono quasi certo che il mio sistema sia controllato, succedono cose strane (accensioni autonome del pc, azioni non richieste e altre piccole sorprese), che mi abbiano bloccato anche i commenti in entrata? Che sia anche questo uno scherzetto dei "vecchi"? E pensare che non ho mai avuto manie di persecuzione! (Scherzo! ... ma non troppo)
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