Un pò di me e la mia intervista con Maurizio Costanzo e più in giù in nuovi post

martedì 2 agosto 2011

Ma lui, chi era?




Ma allora chi era quell'uomo?
Già, chi era?
La nuova risposta rivoluzionava tutto.
Tutto da rileggere.
Tutto da riscrivere.
Brutta storia la presunzione, si disse. Gran brutta storia.
Ma forse l'errore era parte del racconto, dell'insegnamento.
Però le bruciava ed era per quello, per fugare l’infimo dubbio, che avrebbe voluto prendere il telefono e chiedergli: “Ma tu cosa hai imparato?”
Ma se lui, a differenza sua, avesse risposto:“ Nulla”.
Ecco, lei a quel punto cosa avrebbe fatto?
Una risposta di tal genere avrebbe confermato una certezza assai scomoda.
Avrebbe significato che in tutta quella storia lei non era mai stata, come aveva sempre orgogliosamente ritenuto, la sua guida, bensì colei che era stata condotta verso la conoscenza.
I ruoli si sarebbero capovolti e lei si sarebbe ritrovata a testa in giù, con un forte senso di nausea e la quasi certezza di vomitare.
Se quella fosse stata la risposta.
Fermò il pensiero.
Stava cadendo nel medesimo errore.
Quella era una delle mille vite, una delle mille possibili storie.
Solo ciò che aveva scoperto era il punto determinate: chi sceglie di oltrepassare ciò che appare, accede ad illimitate possibilità.
Si può saltare da un punto all’altro, entrare ed uscire da una qualunque ambientazione, trasformarsi in ciò che si vuole, oppure chiedere aiuto ad una persona, un elemento, una situazione. E’ irrilevante il percorso che si sceglie.
Lei aveva deciso di intraprendere un viaggio e lui si era trasformato, di volta in volta, in ciò che a lei serviva.
Chi fosse in realtà?
Non l’avrebbe mai saputo.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Hai materializzato il più bello dei sentimenti. Gli hai dato forma e colore.
Tanto che mi hai lasciato senza parole.
Ma ora ho perso una lacrima di rabbia leggendo il tuo nuovo scritto.
Una lacrima vera.
Ridicola debolezza, direbbe qualcuno.

M.Cristina ha detto...

Perchè rabbia?

Anonimo ha detto...

Perchè vedo qualcosa di sbagliato. Incomprensione, equivoco, debolezza di sentimento sincero.
(Sogno. Apro gli occhi nel cuore della notte con le tue parole che risuonano nella mente e con esse rimango fino al mattino, e il giorno seguente ... Chi era? Presunzione ... tutto da rileggere, tutto da riscrivere ... bruciava, Nulla, lei non era mai stata,orgogliosamente ritenuto, ruoli capovolti, nulla, mille possibili storie, scoperto, illimitate possibilità, entrare e uscire,irrilevante ... mai). Vecchie ferite. Perchè capita di doversi chiedere "chi è" riguardo una persona che si crede di conoscere?

M.Cristina ha detto...

Perchè è la nostra presunzione, il nostro bisogno di definire, catalogare, mettere nei ruoli che ci spinge a costruire immagini di persone: amico, datore di lavoro, amante, nemico, figlio. Ma poi scopriamo che non è così, che ogni persona può essere o divenire molte altra cose e questo ci destabilizza e spesso ci offende o procura dolore. Ma quanto siamo artefici del nostro stesso soffrire? E' la nostra voglia di controllo, di imposizione del personale volere.
E se smettessimo di guardare all'altro con questa unica modalità?
La vita distrugge le nostre certezze arbitrarie. Ma perchè ci sentiamo autorizzati ad averle? Forse solo per sentirci sicuri in questo completamente insicuro scenario che è la vita. Forse.

Anonimo ha detto...

Giusto, se smettessimo. Tutti.
Cosa succederebbe a una persona se, suo malgrado, fosse costretta a esistere in un contesto impregnato da questa presunzione pur essendone disgustata, una persona sincera, che dicesse quello che pensa e come interpreta la realtà, senza filtri, determinata ad agire e essere se stessa in base a quello che lei ritiene più giusto e non drogato dalle correnti di pensiero prevalenti e non, che prenda le persone per le loro potenzialità e debolezze umane, per quello che valgono dietro le apparenze senza aspettarsi da loro nulla in particolare, senza bisogno di definire o dare un nome e un ruolo a qualunque cosa incroci il suo cammino, una persona che scambi “il” con “un” , una persona che sostituisse le parole "presunzione" e "controllo" con "rispetto" e "libertà", … ?
… O forse anche questa sarebbe presunzione?
Chiudi gli occhi. Cerca di immaginarla e dimmi ... cosa vedi?

M.Cristina ha detto...

Vedo la donna che da un pò mi sforzo di essere...tra mille inciampi ed infiniti dubbi. E tu, cosa vedi?

Anonimo ha detto...

Quello che credo di esere sempre stato. Con la consapevolezza che la parola "controllo" può assumere molteplici significati.

M.Cristina ha detto...

controllo...davvero molteplici: parliamone ^_^

Anonimo ha detto...

Mi sto preparando per un viaggio.
Spero che questa proposta sia ancora valida al mio ritorno.

M.Cristina ha detto...

In questo luogo il tempo è non ha fretta. Io metto sul fuoco l'acqua per il tè, tu fai buon viaggio ^_^

Anonimo ha detto...

Un tempo amavo mescolare una piccola manciata di gun powder con un pizzico di una varietà di oolong della quale ora mi sfugge il nome, ma va bene una qualsiasi, l'importante è che non sia troppo forte. Amo le fragranze delicate. Il tuo augurio mi ha portato fortuna. Ben trovata.

M.Cristina ha detto...

Grazie, ben tornato. Ho letto il tuo ultimo post e ciò che hai scritto mi diceva che era stato un buon viaggio.