La stanza del tè è un luogo fisico ma è anche un luogo mentale. Le persone che si muovono al suo interno escono temporaneamente dal mondo e dal suo affanno per contemplare, durante il rito del tè, il vuoto dove dimenticare la razionalità e raggiungere un approccio totalizzante con le cose e le persone.
Un pò di me e la mia intervista con Maurizio Costanzo e più in giù in nuovi post
domenica 13 dicembre 2009
Dare ed avere
Giorni intensi.
Giorni in cui tutto si affolla, mescola, si scontra, lasciandomi senza fiato.
Non sembrano aver un senso logico le emozioni che compongono i miei giorni. Arrivano da punti diversi, si espandono senza controllo ed arrivano ad illuminare tutto. Come piccole lucciole s’intrufolano negli anfratti più segreti di me. Anche loro, quelle staffilate al cuore che chiamo delusione, rabbia o insensata cattiveria. Quelle che preferirei non dover provare, ma che poi non riesco a non prendere tra le mani ed osservare.
Che giorni questi miei giorni!
Ed allora me ne vado a spasso nel mio bosco e cerco di mettere ordine nel caos di questo pasticcio emotivo.
Gocce di pioggia si posano tra i miei capelli, nei caldi fili di lana del cappello, tra le trame del cappotto.
Foglie gialle volano nell’aria e parole inaspettate arrivano ad accarezzarmi. Ogni cosa ha un suo tempo, basta saper aspettare, pazientemente.
Non ho paura di dare e non ho paura di ricevere. Semini di me lungo il cammino e forse qualche cosa nascerà.
E’ questo la vita?
Lasciare tracce di me. Dare e poi sarà…
Sì, credo che sia così. Forse è questo un senso.
Parole dure, al limite della strafottenza, della gratuita arroganza ed un sorriso che ostinato rinasce. Non sarà questo a cambiare il mio senso. I passi nel silenzio saggio ed accogliente del mio bosco, non c’è altro modo di vivere per me.
E stata la natura ad insegnarmelo ed io sono parte di lei.
Conoscere i cicli, le pause e l’improvvise accelerazioni. Penetrare l’anima come fosse terra e poi attendere. Ovunque può nascere un germoglio, anche la dove non lo credevo possibile.
Chi semina vento raccoglie tempesta. Ed io che cosa avrò seminato?
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2 commenti:
Salvatore Caldarola 13 dicembre alle ore 21.07
Le emozioni vanno vissute tutte, sia le positive che le negative, ma attenta la nostra mente, sulle nostre emozioni ci ricama sopra e a volte ci indirizza su vie scabrose.
Pensa alla nostra mente come se fosse un giardino fiorito, ma anche in un giardino fiorito può esserci erba maligna e tutto fa parte della natura anche la gramigna.
Quando la mente ci crea delle tensioni, deve essere la nostra inteligenza ad intervenire e bacchettare la mente. Comunque sono sicuro che tutto quello che provi è sicuramente una fase di ulteriore crescita. Mi piace molto quando ti riferisci all'anima
come terra che va seminata, sicuramente oggi tu stai seminando, i tuoi semi sono
composti dalla energia che è in te e certamente daranno i loro frutti. Ricorda sempre che in noi c'è l'universo e come l'universo siamo infiniti. Non so, se sono riuscito ad
entrare in sintonia col tuo scritto, spero di si..
L'ultima frase: chi semina vento, raccoglie tempesta, mi ha fatto pensare al fatto sucesso oggi a Milano.
Ciao M. Cristina
Grazie Salvo, ogni parola l'ho letta attentamente e ci rifletterò su.
Commento centratissimo.
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