Un pò di me e la mia intervista con Maurizio Costanzo e più in giù in nuovi post

mercoledì 25 febbraio 2009

I consigli di Aristone tra le pagine di Seneca

“ A che cosa giova mostrare ciò che è evidente? A moltissimo, in quanto talvolta ce ne rendiamo ben conto, ma restiamo incerti. L’avvertimento non insegna, però richiama l’attenzione, la risveglia, però dà consistenza alla memoria, non consente che svanisca. Molti oggetti ci stanno avanti agli occhi, eppure passiamo oltre senza degnarli di uno sguardo. Avvertire è un modo d’incoraggiare. Spesso l’animo dissimula l’evidenza; pertanto bisogna costringerlo ad accettare la conoscenza delle cose più note. A questo punto è opportuno riprendere le parole pronunciate da Calvo contro Vatinio: “ Sapete che è stato commesso un broglio e tutti sanno che voi lo sapete.” Sai che gli impegni dell’amicizia devono essere scrupolosamente rispettati, ma non lo fai; sai che si comporta ingiustamente quell’uomo che pretende la massima serietà dalla propria moglie mentre insidia la moglie degli altri; sai che come la tua donna non deve intendersela con un amante, così tu non devi avere nulla a che fare con le concubine; eppure lo fai. Quindi è indispensabile indurti ogni tanto a ricordare questi doveri. È un patrimonio morale che non conviene tenere in riserva , ma sotto mano. Occorre prendere spesso in considerazione ogni principio salutare, ponderarlo spesso da ogni lato in modo che non sia soltanto noto, ma anche a nostra disposizione. Ora aggiungi che anche le verità evidenti diventano di solito più evidenti.”

Tratto da " Seneca lettere morali a Lucillo"

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Come mai questo pensierone?
stavolta chiedo a te il commento...

Giampaolo

M.Cristina ha detto...

Bella domanda!
Questo scritto di Aristone ha richiamato alla mia mente tanti significati, un segnamento sano in cui credo fortemente. Parla degli avvertimenti e della loro utilità, dice che richiamano la nostra mente a ricordare, e mai come in questo fase della nostra società ciò è vero. a volte la nostra mente dissimula ed anche questo, quanto è vero? Tendiamo a dare per scontato, per acquisito ciò che spesso acquisito non è. smettiamo di vedere ciò a cui siamo abituati ed è uno dei più frequenti e grandi errori in cui cadiamo: in amore, nelle convinzioni dietro cui ci trinceriamo credendole le uniche verità. Predichiamo una morale a cui però, personalmente non ci adeguiamo. Gli insegnamenti, l'eperienza che dovrebbe esserci maestra spesso la dimentichiamo e non dovremmo, è il nostro patrimonio e dovrebbe essere il nostro allarme. Ed infine Aristone ci consiglia di soppesare ogni cosa da più punti di vista, per non perderne aspetti che d'istinto trascureremmo. Perchè ho proposto questo scritto mi chiedi? l'ho fatto perchè in queste poche righe c'è molto di quello che ogni giorno cerco di non dimenticare e soprattutto di applicare al mio modo di guardare il mondo e di vivere.
"Protendere al meglio - diceva Seneca _ è già un passo verso la saggezza."
Non pretendo tanto, ma almeno cerco e spero di non perdere le sfumature dell'esistenza. Non troppe, perlomeno.
Grazie di avermi dato la possibilità di spiegare questa scelta.
Un bacio

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu

Anonimo ha detto...

good start