Un pò di me e la mia intervista con Maurizio Costanzo e più in giù in nuovi post

mercoledì 13 febbraio 2008

Amiche mie, attenzione!!!

Penso ormai da molto tempo che la mia generazione, quella dei nati negli anni sessanta, sia una generazione particolare e per alcuni versi un po’ debosciata. Non è tutta colpa nostra ovviamente.
Siamo i figli del boom, ma soprattutto siamo forse la prima generazione che si è ritrovata la “ pappa pronta”. Se torno ai miei anni scolasti non ricordo momenti di grandi battaglie. Negli anni settanta eravamo troppo piccoli e negli ottanta, quando iniziavamo a guardarci intorno eravamo in piena epoca Craxiana, opulenza, bagordi e ministri che andavano in discoteca, proprio come noi: i figli, oltre che del boon, della disco music.
Tutto questo preambolo per dire che né io né i miei coetanei abbiamo dovuto combattere per affermare un diritto. Le grosse conquiste sociali: studio, lavoro, diritto al voto, divorzio ed aborto erano già state conquistati da altri, dai nostri nonni e dai nostri genitori. Sarà per questo che siamo la generazione dei Peter Pan e delle quarantenni di plastica: non sappiamo cosa voglia dire soffrire per un diritto od una aspirazione negata. Per noi era già tutto lì, servito su un piatto d’argento e che fosse costato lacrime e sangue questo, i nostri genitori, magari ce l’hanno pure risparmiato. Così per non renderci la vita amara. E noi eccoci qui, beati fanciulli che stentano a stare dentro la vita reale e per questo la sfuggono, correndo veloci verso una realtà che non esiste ma che è APPARENTEMENTE molto poco impegnativa. Poi, che sia una vita vuota e scema che percorre distese sconfinate di malinconica ed arida solitudine è un altro discorso e l’affronterò in un altro post. Oggi voglio richiamare la vostra attenzione su un diritto importantissimo che la nostra ben amata classe dirigente, per lo più fatta di uomini, affiancata ad una rinvigorita chiesa stanno cercando in tutti i modi, anche quelli più subdoli, di minare: il diritto delle donne di usufruire della LEGGE 194.
La mia stanza del te è un luogo dove i toni sono volutamente pacati, dove, se posso, evito di far entrare la politica e le sue distorsioni, perché ho scelto di fare di questo luogo uno spazio rilassante, ma ci sono delle cose a cui non posso evitare di dare spazio.
Non posso pensare che gli uomini decidano su un problema così intimo, così femminile. Gli uomini che magari a parole difendo la vita e poi scatenano le guerre. NON LASCIAMO che gli uomini parlino, a noi che la GENERIAMO, di vita.

Il mio è un appello a tutte le donne ed a tutti gli uomini. La LEGGE 194 è stata una conquista civile che ha permesso alle donne di evitare le aberrazioni morali e fisiche degli aborti clandestini. E’ stata una conquista civile poiché ha permesso al nostro paese di gestire in modo etico un problema morale e psicologico a cui NESSUNA DONNA si accosta facilmente.
Io ho quarant’anni e non ho combattuto per questo diritto, lo hanno fatto tutte le donne più grandi di me, quelle che magari hanno sentito e vissuto sulla propria pelle cosa vuol dire abortire di nascosto e farlo tra le mani di persone incapaci e pericolose. Io oggi posso usufruire di questo diritto ma questo diritto non è acquisito per sempre e gli ultimi fatti di cronaca ce lo dimostrano.
Allora amiche mie, TENETE SEMPRE PRESENTE che le donne sono una sorta di minoranza etnica che deve SEMPRE tenere allertati i propri sensi ed essere pronta a combattere e rispondere agli attacchi che il mondo continua a sferrargli. Forse molte di noi si sentono chiamate fuori da questo problema ma NON è COSI’, ci sono le nostre figlie, le nostre nipoti che potrebbero vivere gli stessi drammi e credo che questo sia il momento di dimostrare che anche noi, donne degli anni sessanta non siamo così sceme da pensare solo a tette e rughe ma sappiamo comprendere e combattere per gli aspetti ed i diritti veramente importanti della nostra vita e delle vite future. NESSUN DIRITTO E’ MAI ACQUISITO DEFINITIVAMENTE, IN QUALUNQUE MOMENTO PUO’ ESSERE RIMESSO IN DISCUSSIONE, PROPRIO COME STA ACCADENDO IN QUESTO MOMENTO DI GRANDE CONFUSIONE. E si perché nella grande confusione si è distratti e qualcuno ruba, che sia un portafoglio od un diritto poco importa.

Confido in tutte voi.

16 commenti:

Mat ha detto...

posso commentare anche se sono maschietto?

dai, al massimo mi censuri :)))

condivido l'analisi sulla tua generazionale...non per conoscenza diretta...ma per come educano i loro figli...quelli più piccoli di me, che vedo altamente menefreghisti e tendenti a riunirsi in branco per mostrarsi ed "emergere".
chiaro che poi non voglio generalizzare, perchè sicuramente esistono gnitori che riescono a educare i figli in un certo modo piuttosto che in un altro.
e poi perchè io, del 78, i difetti generazionali che hai citato la mia generazione li ha sì...ma al cubo!! quindi ho poco da "criticare"... :)


riguardo la 194 io, come la maggior parte degli italiani, la ritengo una conquista importantissima per le donne, per gli uomini, per tutto il paese...
il problema cmq oltre che etico, morale e sociale è politico.

ma io dico....perchè la chiesa deve intervenire nelle faccende di un altro stato? come si può influenzare in questo modo un'altra nazione? chi sono? io scommetto che se andassero a dirlo in spagna verrebbero presi a sassate tutti quanti.
la chiesa non deve intervenire, non gli deve essere permesso di dire lapropria ideologia in casa nostra, figuriamoci imporla..

lorosono uno stato, con i loro abitanti, con le loro case, con leloro attività commerciali, con i loro terreni, con le leggi, con le loro banche, con i loro sistemi di sicurezza, con il loro esercito, con le loro tv, radio e giornali.

che si tengano qst discussioni nelle loro case...e no...noi ci facciamo influenzare.

come se io andassi da loro a san pietro e dicessi... i preti non devono masturbarsi!!!
o come se andassi in olanda a dire che è sbagliato girare in bicicletta!!
boh!

e comunque la nostra classe politica nn si fa rispettare...anzi, diro di più, molti esponenti colgono l'occasione al volo e appena il papa parla loro sono in prima fila ad applaudire...
e solo per raccattare i voti dei credenti...
appoggiano il papa, ma sn convinti che la 194 sia una strada statale...

M.Cristina ha detto...

A ragione mat, dovrebbe essere così: ognuno a casa propria e sbrigarsi le leggi proprie. Ma non è così e questo per quanto ingiusto ed intollerabile è una realtà con cui dobbiamo fare i conti. D'altronde in Italia succedono, come giustamente ricordi anche tu, delle cose che non potrebbero accadere altrove. E sai cosa penso? Io penso che la colpa non è neanche ed unicamente dei politici, che tra l'altro votiamo noi, nè della chiesa a cui tutto è permesso, ma nostra, di questo popolo, gli italiani che da sempre accetta e sopporta qualunque intrusione, qualunque manipolamento, in nome di una presunta libertà che poi se finisci all'ospedale o senza lavoro e non conosci nessuno te la, come si sul dire, sbatti in faccia. La nostra libertà infatti, almeno in alcuni settori della nostra vita, è un'illusione. E' un'illusione credere che la sanità è uguale per tutti, che le opportunità sono uguali per tutti, non è vero e non è vero anche per colpa di questa nostra rozza abitudine di tirà sempre a campà. Mi dispiace ammettrelo ma il problema dell'Italia è la mentalità ancora provinciale dell'italiano, che basta che trova una scappatoia si sente il più dritto di tutti. Ecco forse è anche questo: l'italiano preferisce sentirsi dritto che garantito da una politica sociale di livello. Tanto finchè si trova la raccomandazione o il modo di svicolare ad una legge, tutto sommato va bene così....
E POI PARLIAMO DEI PAESI DEL SUD AMERICA...TRA UN PO' CI SORPASSERANNO PURE QUELLI.
Ma io confido nella parte buona della mela, quella degli italiani d'ingegno e di buona educazione civica, quelli che hanno fatto e continuano a fare della nostra cultura il miglior uso possibile. Perchè a noi, se vogliamo e quando vogliamo, non ci batte nessuno!!!!

Scusami, alla fine ho fatto un comizio. Grazie per il bel commento.

Mat ha detto...

grazie a te per il bel post.

io forse sono un po duro...ma per risollevare qusto paese bisogna affermare i primi principi della costituzione...che non vengono rispettati...
l'italia è del popolo, bene...che il popolosi riprenda l'italia allora.
ci vuole una rivoluzione..

ma non lanciando bombe.

una rivoluzione prima interiore, per prendere coscienza della situazione, informandosi da fonti attentidibili, cercarsi le notizie e nn pendere dalle labbra di 4 giornalisti pagati da chissà chi...

poi una rivoluzione attiva, far sentire la nostra voce e far pesare il nostro voto.

che al momento nn conta nulla...

non scegliamo noi i ministri..non veniamo mai coinvolti in alcuna decisione...

passivi.

se nn ci si attiva andrà sempre peggio, dal momento che oramai siamo alla stregua di una repubblica delle banane privi di una guida carismatica..

se servisse dare un calcio nel culo (scusa il termine non appropriato alla stanza del tè) che lo si dia..
altrimenti chi ci rimette saremo sempre noi, e solo noi, poveri contribuenti...

M.Cristina ha detto...

Ed allora,forse, è il momento di far sentire la voce, la nostra voce.

marina ha detto...

Ciao Cristina mi permetto di linkare il tuo post perché è SPLENDIDO!
grazie giovane donna combattiva
marina

Bastian Cuntrari ha detto...

Ciao, M. Cristina! Arrivo a te grazie alla segnalazione di Marina. Io ho, purtroppo, più dei tuoi meravigliosi 40 anni, e ho vissuto sia la battaglia per quel diritto, che l'orrore cui eri destinata in assenza di quel diritto. E sono d'accordo con te: non abbassiamo la guardia! Chiudo dicendo, dato che è di moda - e che oltreoceano porta bene - WE CAN!

M.Cristina ha detto...

Ciao Bastian Contrari grazie per il tuo commento e benvenuta. Si è vero " We can" ed è importante sentire le parole di chi questo diritto così come altri sa cosa vuol dire doverselo conquistare e vivere senza averlo garantito. Per favore, non smettete di ricordarcelo.

Anonimo ha detto...

Sono contenta che questo problema venga messo in risalto da te. Anch'io a volte ho la sensazione che noi, più vecchi, continuiamo a parlare, parlare, ma non con molto seguito. Mi sono chiesta tante volte se poi interessava ancora a qualcuno parlare di diriti, diriti delle donne,ma anche dei sogetti più deboli...
Fai bene ad aprire questa discussione, perchè non ci si deve aspettare tutto dai "politici"... Tante leggi sono state impotse dalla gente. per la 194 ci sono state lotte, dibattiti, la nostra presenza continua ovunque... Bisognerebbe che dopo le "manifestazioni" si costituissero gruppi a livello locale che continuassero invece di sciogliersi... Insomma diamoci, insieme, da fare: giovai e vecchi. Giulia

Artemisia ha detto...

Marina ha ragione: e' uno splendido post. Anch'io sono degli anni '60 e ho ereditato le conquiste fatte da quelli prima di me. Anche se devo dire che le uniche manifestazioni a cui ho partecipato furono proprio quelle per la legge sull'aborto (avevo 16 anni) e la prima volta in assoluto che sono andata a votare e' stato proprio per il referendum sull'aborto del 1981.
Quindi un briciolino di merito me lo sento. Pero' sono d'accordo con te, ora siamo tutte adagiate sugli allori e sara' dura scuoterci ma bisogna farlo.
Teniamoci in contatto quindi!
Un caro saluto,

M.Cristina ha detto...

Giulia@ sono perfettamente d'accordo con te. Le conquiste sono del popolo, il quale, quando vuole ed è determinato, è capace di smuovere anche il politico più sonnacchioso. Dipende da noi, come al solito. E condivido anche la tua posizione sulla necessità di tenere delle posizioni stabili sul confronto ed un dialogo continuo tra le persone più grandi ed i giovani, perchè soltanto attraverso le vostre esperienze ed i vostri ricordi è possibile comprendere quanto il cammino sia stato duro e complesso.

Artemisia: sono molto contenta di aver riscontrato in una donna della mia età le stesse sensazioni. La nostra vita per molti aspetti è stata agiata ma ora tocca anche a noi passare dei valori concreti alle giovani genarazioni. Siamo noi ora i genitori e credo che a questi figli così tecnologici e virtuali dobbiamo regalare qualche cosa di più reale. Oggi ascoltando il telegiornale ho spiegato a mio figlio il caso di Napoli e lui era attento e anche un po' scandallizato. Sono dei cuccioli a cui vanno indicati i pericoli, anche quelli della conservazione dei diritti che a loro sembrano scontati ed ovvi. Tocca a noi salvarli da questo universo inverosimile in cui li stiamo gettando senza un minimo di consapevolezza.

Anonimo ha detto...

Senza volere abbiamo scritto di un argomento affine... Non venirmi mai a fare visita il giorno di S: Valentino :D

M.Cristina ha detto...

Ok, ma è difficile ricordarlo non tenendo in considerazione la ricorrenza di questo giorno.

Bastian Cuntrari ha detto...

L'ho fatto, M. Cristina, l'ho raccontato... Perché, come dici giustamente, si deve sapere com'era prima. Ma fa male...

Mat ha detto...

ciao M.Cristina, buon weekend!

M.Cristina ha detto...

Bastian Contrario@ imamagino che non sia facile...

mat@ Ciao, buon fine settimana a te ed a tutti gli altri amici di blog.

M.Cristina ha detto...

Bastian Contrario@ imamagino che non sia facile...

mat@ Ciao, buon fine settimana a te ed a tutti gli altri amici di blog.