Un pò di me e la mia intervista con Maurizio Costanzo e più in giù in nuovi post

domenica 15 maggio 2011

Correnti


Era una questione di correnti!
Un giorno, anzi una mattina – le idee migliori, quelle più potenti arrivavano sempre insieme al sole - le aveva visualizzate. Aveva capito che c’era un infinito movimento di fiumi, scie, strade, flutti che si muoveva costantemente intorno a lei.
Lei viveva, fluttuava , in una marea cosmica dove ogni cosa è possibile; la scoperta era recente, recentissima.
Prima di quella illuminazione era vissuta senza vederle - le correnti, i fiumi, le scie, o quelle meravigliose strade veloci che ti possono condurre dove vuoi con minima fatica - scivolandoci dentro, convinta di arrivare a comprendere solo grazie ad una profondo ragionare.
Ed invece quella mattina insieme al sole, forse grazie al sole, tutte le correnti, le scie, i fiumi, le strade, le onde pur rimanendo immutata evanescenza, si erano materializzate intorno a lei. Un po’ come quando il sole illumina l’aria con un raggio di luce più intenso e magicamente migliaia d’insetti e granelli di polvere diventano visibili: c’erano anche prima, ma era impossibile vederli. Ecco, era successa esattamente la stessa cosa: un raggio di consapevolezza aveva illuminato le sue percezioni ed ora lei sapeva che poteva scivolare in una qualunque di quelle scie viaggiando oltre il normalmente percepito.
Bastava chiudere gli occhi e poi saltare al volo nel fiume colorato del tutto è possibile.
Ed era stato seguendo una di quelle correnti, un vento profumato che l’aveva fatta ondeggiare quando aveva pensato "ovunque” che dopo pochi giorni, lasciandosi trasportare da un’onda piena di musica aveva visto quella danza.
Un’accelerazione violenta del cuore le aveva indicato che quella era una realtà, una realtà che esisteva già in qualche luogo del mare cosmico.
Lei doveva solo continuare a danzare.
Tutto il resto, era solo questione di correnti.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Marea cosmica. Marea … enormi masse d’acqua che si spostano. Cosmo … l’universo nel continuum spaziotemporale composto da infiniti universi paralleli fuori dal nostro spazio-tempo. Mare cosmico, mare ovunque, anche dove non dovrebbe esserci nulla.
Qualcosa di più che infinito. Spero di avere interpretato bene …

Se è riuscita a immaginarlo vuole dire che tutto quello che si è materializzato non è intorno, ma dentro di lei. Lei, che ha dentro qualcosa che va oltre l’infinito. Qualcosa che bisogna avere, prima di volere.
Una emozione vissuta così toglie il fiato …

M.Cristina ha detto...

"Qualcosa che bisogna avere, prima di volere".
Cosa rispondere ad un pensiero così?
So solo dire...è molto bello, davvero!