Un pò di me e la mia intervista con Maurizio Costanzo e più in giù in nuovi post

giovedì 7 gennaio 2010

Cosa seduce una donna



Cosa seduce una donna?
Niente di quello che in genere gli uomini immaginano o sperano, ahimè…
Le donne sono regine nell’ambito dei sentimenti e su questo non è possibile aprire nessun dibattito: è un assioma.
E quando le donne si riuniscono intorno ad un tavolo e bisbocciano tra te e pasticcini nella luce intima di una candela, i discorsi si fanno immediatamente intimi e meravigliosamente interessanti.
Se gli uomini sapessero come vengono vivisezionati, ne sono certa, sentirebbero scorrere un brivido di terrore lungo la schiena. Nulla sfugge, infatti, gli occhi dell’anima con cui le donne guardano gli uomini che le circondano.
Ed allora almeno per alcuni istanti io, per questi uomini, provo una fugace tenerezza. Fugace, ma la provo.
Loro, i nostri eroi, tutti impegnati a dimostrare al mondo il loro inesauribile vigore fisico e le loro strabilianti carriere, cadono in capitomboli rovinosi su tutt’altre dimensioni nella più completa inconsapevolezza. A dire il vero, non ho ben chiaro chi inganni chi, ma di certo un equivoco di base ci deve essere.
In ogni discorso tra donne, in cui si parla di uomini, si giunge sempre alla stessa conclusione: tra le braccia più che un uomo, in genere, abbiamo la sensazione di tenere un essere inconsapevole e vi assicuro, questa è una sensazione predominante e poco piacevole. Leggendo testi qua là la storia conferma quanto appena detto. Le donne passano la maggior parte del loro tempo nella speranza che l’uomo di turno si renda conto che i luoghi dove misuriamo la loro virilità sono quelli dell’anima, del coraggio del saper essere e vivere, più che tra le lenzuola ed il portafoglio.
Noi possiamo non vedere una pancetta floscia, delle calvizie dispettose, o sorvolare sul grigiore di una carriera non brillante, ma vi assicuro, ogni donna in cuor suo sa la reale grandezza dell’uomo che ha di fronte. Che faccia apparentemente finita di niente è un dettaglio che riguarda la nostra atavica capacità di accogliere il mediocre, rimandando bagliore d’infinita bellezza, ma credetemi, ognuna di noi sa. E se sa, nell’intimità del proprio io, è proprio la mancanza di coraggio che non riesce a tollerare. Non è sulle prestazioni sessuali che una donna focalizza il suo interesse, questa è una convinzione tutta maschile. La donna è sedotta dall’audacia con cui lo sente vivere, dalla consapevolezza di cui lo vede fornito, dell’ardore con cui non esita a gettarsi “anima e core” nel suo sentimento per lei. La seduce chi sa ascoltarla, chi si sforza di comprenderla, chi le pone domande, chi si lascia esplorare e non ha paura di esplorare, insieme a lei, i meandri della vita o di quel mondo fantastico che sono per lei i sentimenti.
La seduce l’eleganza dei pensieri, l’allegria del saperla prendere tra le braccia e farla ballare, non l’aridità impaurita di un cuore sfuggente che traballa e si irrigidisce. Se gli uomini sapessero sciogliersi in spontaneità emotive, in un’ironia leggera che le facesse ridere, le donne, ne sono sicura, saprebbero perdonargli molte cose su cui inutilmente si dannano ed affannano. A volte mi viene un sospetto: ma gli uomini invece di raccontarsi balle tra loro, perché non si raccontano amabilmente alle loro donne? Perché non smettono di voler sedurre le loro compagne pensandole piani aziendali su cui provare e riprovare strategie astruse che su di noi non hanno alcun effetto?
E’ l’uomo che vorremo, vero ed umano e questo ci basterebbe.

Sicuro che siamo noi le complicate?

3 commenti:

Clelia ha detto...

Un eccellente spaccato dell'universo femminile. Personalmente credo che essere complicate, voler sviscerare, innalzare il livello della semplice apparenza renda le donne che descrivi come l'essenza vera della femminilità.

franci be2 ha detto...

Sono pienamente d'accordo :)

kerop ha detto...

Le generalizzazioni sull'universo femminile o maschile lasciano come sempre il tempo che trovano, così come questo post, che sebbene lanci degli spunti condivisibili sullo slancio verso la spontaneità e sensibilità nelle relazioni, garantisce verità ( "vi assicuro che", "ogni donna sa..") basandosi su cosa? propria esperienza personale? scambio di idee con le amiche del the? Uomini e donne sono universi eterogenei e per questo simili, tuttavia influenzati da fattori sociali e culturali che influenzano (quelli sì) il modo di intendere e vivere le esperienze di uomo/donna. In quanto fattori sociali e culturali, risultano strettamente legati con la specificità del luogo o area sociale in cui si sviluppano. Tale specificità contrasta evidentemente con la generalizzazione di stereotipi da sbadiglio tra donne-sensibili e uomini-muscoli-e-carriera. Basta allargare la prospettiva oltre al proprio paesino natale, che il tuo discorso comincia a prendere la piega di chiacchiera di paese. Personalmente ritengo che la scintilla tra uomo e donna (o tra uomo e uomo, donna e donna) sia un incontro incredibilmente casuale tra anime più che tra corpi, una chimica tra esseri che in quel momento, contesto, situazione mentale, momento di vita fugace si intersecano e si compensano, rispondendo l'un l'altra/o alle esigenze che la vita propone nella specificità del suo divenire. Non è mia intenzione avere ragione, ma solo portare anche il mio parere, di uomo sensibile, innamorato da sempre di donne molto diverse tra loro e spesso amorevolmente insensibili, che di lavoro fa lo psicologo.