Oggi, affacciandomi alla finestra, ho notato che la vegetazione sotto le mie finestre è divenuta particolarmente rigogliosa e per associazione, mi sono tornate in mente alcune pagine di un romanzo di Virginia Woolf nel quale, la scrittrice, immagina che una pioggia ininterrotta cominci a cadere il primo giorno del XIX secolo.
La sua fantasia è dirompente ed ironica ma ne riporto soltanto pochi pasi certa che anche voi troverete strane comunanze con il nostro tempo.
" Un gran disordine pareva regnare sul clima dell'inghilterra. Piogge cadevano frequenti, ma sempre in acquazzoni incostanti, che ricominciavano non appena finiti. Il sole faceva capolino, ogni tanto, ma era avviluppato in tante nuvole, e l'aria era così satura di umidità, che i suoi raggi erano sbiaditi, ed i violaci, gli arancioni, e certi rossi smorti erano subentrati nel paesaggio, ai colori più sostenuti del XVIII secolo.....
.....All'aperto - altro effetto dell'umidità - l'edera cresceva lussureggiante. Case che finora erano state di nuda pietra apparvero soffocate sotto la verzura. Non c'era giardino, per quanto severo fosse il suo primitivo disegno, il quale non avesse il suo folto d'alberi, la sua foresta vergine in miniatura, il suo labirinto....
.....ma la trasformazione non si limitava a esteriorità. L'umidità invase gli spiriti. In uno sforzo disperato di avvolgere i loro sentimenti in un po' di tepore, gli uomini si diedero a provare un espediente dopo l'altro e fasciarono amorosamente l'amore, la nascita e la morte in un repertorio di belle frasi. Un divario si andò scavando fra i due sessi. Non si tollerò più nessuna conversazione libera. Sotterfugi e ipocrisie vennero ampiamente praticati da ambe le parti."
" da Orlando di Virginia Woolf"
2 commenti:
- "Massì, in fondo da quando Berlusconi è al governo il clima è cambiato..."
- "Già, piove sempre!"
un saluto affettuoso (e piovoso),
ilpiccoloLord
:)
Non avevo pensato all'associazione ma effettivamente....
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