Un pò di me e la mia intervista con Maurizio Costanzo e più in giù in nuovi post

giovedì 17 aprile 2008

Forse l'isola c'è




Tanto tempo fa, in un paese assai diverso ma non lontano, nacque una bambina. I suoi genitori l’amavano molto e per lei fecero del loro meglio, cercando di nutrila oltre che di cibo di tutti gli insegnamenti che, per la loro esperienza, ritenevano vitali.
I consigli dei suoi genitori le parlavano di tanti ideali importanti e bellissimi che lei ascoltava sbarrando gli occhioni e cercando di apprendere il più velocemente possibile.
“Per essere una buona persona dovrai rispettare gli altri, dovrai essere disponibile e generosa, dovrai considerare le persone per il loro valore e non per quello che rappresentano, non dovrai essere egoista e superba ma semplice ed attenta.
Poi dovrai essere onesta, educata, colta, perché la cultura è fondamentale, dovrai capire e, qualora non riuscissi, approfondire, lavorare sodo e correttamente. Mai dovrai essere superficiale ma anzi, conservare sempre un senso critico che ti permetterà di non credere alle fandonie.
Tutto questo ti consentirà di essere apprezzata ed amata. Avrai amici con cui condividere le tue gioie ed i tuoi dispiaceri, perché l’amicizia è sacra ed è imporante rispettarla e curarala come un bel fiore, sempre. L’amicizia sai, è un po’ come l’amore, bisogna crederci ed essere fedeli.
Questo figlia è quello che noi abbiamo sempre ritenuto giusto e quello che ci ha permesso di avere una buona vita. Questo - le disse il padre - è quello che ti lasciamo in eredità, il nostro forziere morale. Lo sai, non siamo ricchi, ma questa è la nostra ricchezza e te la doniamo con tutto il nostro cuore. Mi raccomando, non la sciupare e fanne buon uso.”
Così la bambina crebbe convinta di avere dentro di se una grandissima eredità, che le dava la certezza di avere sempre a disposizione un patrimonio a cui attingere.
Con il passare degli anni, divenuta donna, iniziò a camminare da sola per il mondo e per vivere attinse al suo forziere fatto d’ideali buoni e sensati. Chiunque incontrasse le rivolgeva la sua richiesta: amici, parenti, datori di lavoro, semplici conoscenti o colleghi. E lei diligente pagava con le sue monetine fatte di alti ideali e saggi insegnamenti. Era sempre attenta e generosa, si rivolgeva a chi incontrava con sincerità ed intelligenza, sperando che questo facesse capire ai suoi interlocutori che li rispettava e ne riconosceva il valore. Ma le cose non funzionavano.
Molto spesso queste persone prendevano le sue monete, le guardavano e poi con disprezzo ed una grassa risata glie le ributtavano addosso. Lei non capiva e pensava di non aver fatto abbastanza, di aver mancato in qualche modo ed allora si rimetteva a studiare, cercava di capire e migliorarsi. Ma purtroppo non c’era verso, a molti delle sue monetine, per quanto lei continuasse a lucidarle, sembrava non interessar nulla. Ad onor del vero, ogni tanto incontrava delle persone che le sorridevano e gentilmente la ringraziavano donandole con gioia altre preziose monete. Tuttavia, questo scambio a volte non le bastava per vivere serena. Iniziò allora a farsi altre domande, a cercare altre risposte. Osservò, pensò, studiò, sempre di più, con una voglia crescente di migliorarsi e trovare una soluzione che le permettesse di vivere meglio. Un giorno poi aprì il suo forziere e guardò con attenzione le sue monete e, alla fine capì: i suoi genitori le avevano lasciato un tesoro colmo di monete fuori corso. Avevano valore in un tempo passato. Tristemente chiuse il suo forziere e con le lacrime che iniziavano a riempirle gli occhi per la prima volta si sentì povera.
Pianse e si disperò per giorni poi, una mattina, la voce di una buona fata si fece largo tra le tante lacrime e dolcemente le disse: “ Non sentirti triste, non sei tu ad essere povera ma queste persone. Sono loro che si illudono di essere sazi e ricchi, ma così non è. Osservali bene, togli loro i vestiti e vedrai i loro corpi smunti e grigi. Ora guardati allo specchio, cosa vedi?” “ Vedo me stessa.” “ Ecco, questa è la verità e la risposta che stavi cercando.”

15 commenti:

Unknown ha detto...

Ho appena finito di leggere e... sono rimasto senza parole ma con un qualcosa in me. Grazie

M.Cristina ha detto...

Sai ieri è stata una giornataccia ed avevo bisogno di una favola che rimettesse a posto le cose e l'umore. Spero che come tu mi dici abbia funzionato.

Anonimo ha detto...

bandiamo la giornataccia! anche oggi ci si rialza in piedi...apri il tuo forziere e prendi nuove monete, vai davanti allo specchio e vedi te stessa. Sei bella. Ne sono certa.
paola monetina dancer

M.Cristina ha detto...

Paola@ è quello che mi ha detto la fatina ieri dopo che dei corpi smunti e grigi mi volevano far credere il contrario. Sai com'è, io preferisco le favole alle tristi miserie di alcuni umani. Le favole infatti, ci fanno volare alto e sognare, le meschinità umane tendo ad insudiciare tutto. Spero e combatto perchè il loro triste proposito non attecchisca sulla pelle delle persone pulite. Perchè sono certa che di persone pulite e belle ce ne sono tante. Il punto è che questa società arrogante e stupida ha un potere endemico che si diffonde sui fisici più deboli. I miei racconti cercano di creare un antidoto che sviluppi anticorpi.
E' un modo come un altro per ribaltare un costume bieco che mi fa schifo.
Un abbraccio.

marina ha detto...

Bella fiaba. Ancora di più perché viene da una persona che si batte nelle battaglie di ogni giorno
ti abbraccio marina

M.Cristina ha detto...

Marina@ vorrei scrivere una vera favola per bambini, piena di cose fantastiche. Credo che dentro di me più che una Wendy si agiti da sempre un Peter Pan al femminilie. Prima o poi ci provo.

Anonimo ha detto...

Buongiorno Maria Cristina...

niente.
Era solo per dirti buongiorno!

Paola Sunday Dancer

Unknown ha detto...

Sì M. Cristina ha funzionato eccome. Quando hai tempo passa da me. Hai un piccolo premio da ritirare :-):-).

M.Cristina ha detto...

Paola@ Buana serata Paola...scusami ma arrivo soltanto ora. Tutto il giorno in giro a fare campagna elettorale...sono senza voce e sfinita.
In ogni caso il tuo buon giorno mi ha fatta molto piacere.
Un abbraccio.


Ebalsemin@ Grazie ebalsemin, il tuo premio mi ha fatto veramente piacere, soprattutto per la motivazione che ne dai. Sono così contentra che tu non immagini..Ora però, non so bene come fare per pubblicarlo sul blog. Dovrò aspettare l'aiuto del mio amico Polle o le tue indicazioni.
Ancora grazie

Unknown ha detto...

Il premio lo vedi nel blog veneziaeme.blogspot.com :-):-)

Anonimo ha detto...

Bella davvero... Belli i messaggi, Giulia

M.Cristina ha detto...

ebalsemin@ il premio l'ho visto ma non so come pubblicarlo sul blog.
Dato che ci siamo dimmi, devo nominare altri blog?

Giulia@ felice che ti sia piaciuta.

Mat ha detto...

meraviglioso.

una sola parola per descrivere un racconto e la verità e la lucidità che caratterizza le singole parole..

Buona domenica cara :)

M.Cristina ha detto...

mat@ il tuo commento? Un caldo raggio di sole...grazie

Unknown ha detto...

Sì M. Cristina, devi nominare altri blog a tua scelta ( ogni nome un link ) con delle motivazioni. Non importa se hanno già avuto il premio, ogni uno può essere nominato varie volte. La foto della "E" la devi incollare sul tuo post e blog se vuoi. È una semplice foto, niente codice Xhtml. :) :) :) Se ci sono riuscito io con il solo telefono....ho il pc rotto.