Conversazioni con i grandi spiriti
"Mentono quanti vogliono dare ad intendere che la mole degli impegni è per loro un ostacolo agli studi: simulano le occupazioni e le esagerano e sovraccaricano soprattutto se stessi. Sono libero, Lucilio, sono libero e dovunque mi trovo dispongo pienamente di me stesso. Infatti non mi consegno agli impegni, ma mi do in prestito, e non inseguo pretesti per sperperare il mio tempo. E in qualsiasi luogo abbaia deciso di soggiornare, continuo nelle mie meditazioni ed elaboro nel mio animo qualche verità salutare. Quando pure io mi sia concesso agli amici, non mi sottraggo a me stesso e non mi intrattengo con quelli cui mi ha associato qualche circostanza particolare o una ragione derivante dai miei sociali, ma sto con i migliori. A questi volgo il mio animo, quale che sia stata la loro patria, in qualunque epoca siano vissuti. Mi porto attorno Demetrio, il migliore degli uomini, e lasciando da parte personaggi con abiti di porpora, parlo con lui, seminudo com’è, e lo ammiro. Perché non dovrei ammirarlo? Ho notato che non gli manca nulla. Forse qualcuno può disprezzare tutti, ma nessuno può avere tutto: brevissima è la via che porta alla ricchezza proprio mediante il disprezzo della ricchezza. Del resto, il nostro Demetrio visse non come un uomo che abbia disprezzato tutti i beni, ma come uno che abbia lasciato ad altri il loro possesso".
Tratto da " Lettere di Seneca a Lucilio"
2 commenti:
sembra una estensione del mio comodino...stessi libri
Lucio Anneo ti ringrazia
marina anche
Le chiamavano" Affinità elettive"....
Baci
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