Un pò di me e la mia intervista con Maurizio Costanzo e più in giù in nuovi post

mercoledì 16 luglio 2008

Vedersi a colori

Io amo i colori. Amo guardarli, amo usarli, amo indossarli. Ed indossarli, suscita spesso ,nelle altre donne, una certa curiosità che non riuscivo a comprendere.
Oggi però sono entrata in un negozio ed una signora stava provando un vestito, verde smeraldo. Le stava bene ma lei si guardava perplessa.
“ Non c’è nero?” domandava alla commessa “ è carino ma non so, non sono convinta”.
Mi diverte socializzare con le donne che acquistano vestiti. Sono sempre dubbiose, insicure, anche quando l’abito è carino e le valorizza.
Allora, per non perdere l’abitudine, mi volto, la guardo e con leggerezza ma convinta le dico: “ E’ carino e le sta bene.”
La signora alza gli occhi su di me, poi li sposta di nuovo sullo specchio, si gira un po’ di qua ed un po’ di là ed infine, con voce lievemente sconsolata, quasi fra se e se dice: “ E’ che non mi vedo, cioè, non riesco a vedermi…” e lascia la frase incompiuta.
Non torno a guardarla, volutamente continuo ad osservare i vestiti appesi lungo lo stand ma le rispondo d’istinto: “ Il punto è, se inizia a vedersi…” La commessa ride e ripete la mia frase quasi avessi pronunciato la verità del secolo. La signora in verde, al contrario, non pronuncia parola, si muove solo da una parte all’altra sbirciandosi di tanto in tanto, indecisa tra l’attrazione per un vestito indubbiamente grazioso ed un colore con cui proprio non riesce a “vedersi”. Perché il colore è per molti come un faro puntato, illumina e fa uscire dall’ombra ed io in questi termini non l'avevo mai pensato. Esco dal negozio e ci rifletto su. Una mia collega pochi giorni fa commentando per l’ennesima volta un mio abito affermava quanto segue: “ Tu indossi capi carinissimi, particolari e molto colorati. Mi piacciono, ma io non potrei indossarli.”
“ Perché?” rispondo rassegnata, conscia di dover ascoltare la solita litania sull’argomento.
“ Non so, un vestito come quello che indossi è bello ( per la precisione: banalissimo tubino di lino bianco con disegni color corallo) ma il colore attira lo sguardo e…”
“ E allora- dico un po’ infastidita- qual è il problema se qualcuno ti guarda?”
“ Non potrei, non ce la farei a…” e mima con il corpo e con l’espressione del viso un senso di disagio, di fastidio e le mani si alzano come a fermare l’invadenza di uno sguardo.
Oggi i due episodi si sono messi in fila, insieme ad altri episodi simili, ad altre frasi indagatrici sul perché del mio vestire colorato. Ed allora ho compreso,forse, una parte di verità.
Io sono alta, il mio corpo è tondeggiantemente morbido ed ho una montagna di capelli ricci. La mia presenza quindi si nota, a prescindere da ciò che indosso. Ed infatti, non uso i colori per per apparire ma perché il nero od il grigio dopo un girono mi annoiano e deprimono. Se mi vesto con uno di questi colori, il giorno dopo devo rivitalizzarmi con qualcosa di più brioso. E’ così, e non posso farci nulla. Non giro come Arlecchino ma la mattina, davanti al mio guardaroba, seguo l’umore e mi vesto.
Intorno a me, invece, una sfilza di donne abbigliate con colori smorti ed impersonali. Per rendersi invisibili o perlomeno, poco visibili. E’ questa forse, la risposta che io dovrei dare a tutte queste femmine vestite a lutto. Eppure il nero era una costrizione quand’era un obbligo ed ora, nel paradossale ribaltamento delle mode, è divenuto un “must” da mattina a sera, sempre e comunque. Strani esseri le donne. Spogliate della loro femminilità, indurite da calzoni e stivali, infagottate in abiti incolore. Tristi. Ed io, che uso vestitini e colori sembro un’egocentrica d’altri tempi solo perché seguo la moda personalizzandola. Incredibile!
Non discuto l’amore per colori poco vistosi, ci sono sfumature sobrie che avvolgono i miei sensi per la loro delicata eleganza ma, per quanto mi riguarda, ho bisogno di giorni colorati, anche su di me.
Tempo fa, una nuova collega mi disse una frase molto bella che credo, effettivamente, mi appartenga.
“ Non sono i vestiti, tu hai la testa colorata”.
E’ vero, la mia testa fluttua nei colori ed io non ho paura di essere “vista”. Ma non ho paura, perché “io” mi sono vista. E va bene così.
Di contro- mi chiedo- è questo il motivo di un vestire tanto piatto? La paura di essere viste perché siamo noi a non avere il coraggio di vedere noi stesse?

9 commenti:

Clelia ha detto...

Tra le strade della city le donne vestono quasi esclusivamente di nero. In passato il nero simboleggiava il lutto, oggi sembra significare "professionalità". Anche io amo profondamente i colori, ogni stagione ne scelgo uno nuovo (in estate il binco comunque è sempre presente). Penso che non sia importante che abiti indossi ma come li indossi anche se... da recenti fonti accrediate si è scoperto che indossare colori vivaci e accesi metta di buon umore, mentre il nero rende triste le personi. iNUTILE DIRE CHE CONCORDO INPIENO!

pS. Bel complimento che ghai ricevuto dall tua collega. :)

Clelia

M.Cristina ha detto...

Ciao Clelia, sarà anche per questo che gli occidentali sono tendenzialmente depressi? Un insopportabile cappa di nero ha avvolto anche il loro animo? Forse.
I colori mettono allegria, su questo non c'è dubbio.
Un bacino

marina ha detto...

tu hai i colori dappertutto!
baci, marina

marina ha detto...

e anche il nero è un colore con te!
ari-marina

Anonimo ha detto...

come potrei non essere d'accordo con te io che sono stata ,simpaticamente,presa in giro per anni da te e tuo marito per le mie mises a dir poco stravaganti........ bisogna avere molta personalità per indossare abiti colorati senza cadere nel ridicolo e sembrare una bambina poco cresciuta.largo ai colori dunque e mi permetto di aggiungere una mia proposta,vietiamo alle case automobilistiche di immettere sul mercato macchine grigie o nere .simpaticamente la tua amica arlecchina silvia.

Mat ha detto...

m.c., secondo me troppa gente è molto insicura di sè...non riesce ad apprezzarsi, a valorizzarsi... vede brutto anche quello che è molto bello.
e poi si ripercuote nei rapporti.
stare bene con se stessi è il primo passo per curare i rapporti interpersonali

M.Cristina ha detto...

marina; poi ti stupisci che le pèersone abbiano voglia di di trascorre tempo con te, come farne a meno? Mi fai ridere anche con una semplice frase. Sei troppo forte!!!!


Silvietta: Lo so, con te sfondo una porta aperta e meno male. Tu sei bellissima proprio per come sei, colori compresi. Sil completino mucca però, continuo ada avere delle riserve...tuttavia crescendo hai acquisito una classe non indifferente: colorata ed elegante e pure originale. Un mito!!!!

Mat: In una parola: Concordo.

Anonimo ha detto...

bella "la testa colorata" !!!
credo tu abbia ragione...è il non sapersi vedere che alle volte ci frena. Io indosso spesso l'arancione e il viola e se sono "in pace" con me stessa, anche gli altri mi guardano sereni!Inoltre anche io ho in testa un casco GIGANTE di capelli ricci e basta che li lascio sciolti che vengo notata anche vestita di nero o con un saio addosso!!!!!!!!
paola orange dancer

M.Cristina ha detto...

Paola: e che ci possiamo fare, ricci e colori: mi sembra un connubio magnifico.