L’ennesimo temporale non scoraggia la tua voglia di passeggiare e la macchina ti conduce premurosa nel solito luogo del tuo gironzolare bagnato.
Il Circo Massimo.
Apri il solito ombrello con le stelle ed entri nel circo ghiaioso come fosse la tua vita.
Appena pochi passi ed incroci il cammino di una giovane ragazza.
Gli occhi si sfiorano, proseguono, tornano negli occhi. Qualcosa vi trattiene nei rispettivi visi, per un attimo, mentre i passi si fanno quasi fermi.
Tu la riconosci subito, lei stenta, poi meravigliata intuisce e ti sorride.
La pioggia aumenta il suo frustare, il cielo è plumbeo dietro San Pietro, ma il riverbero di un lattiginoso chiarore nell’iride della ragazza ti indica che dietro di te le nuvole hanno smesso di scaricare la loro rabbia e le restituisci il sorriso.
Siete oltre, anche se le spalle avvertono ancora il peso dei vostri sguardi.
“Chissà perché qui?” ti viene da chiederti “ perché sempre qui, in un giorno di pioggia battente?”
Ti commuovi per l’incertezza del suo sguardo.
Eri tu, vent’anni fa. Passandovi accanto la vita di ieri e di oggi si è trasfusa. Hai sentito la sua attesa amareggiata e dolente. E la forza del tuo presente. I momenti stanno giungendo, finalmente! Ed hai potuto rispondere, radiosa, al suo cuore che non riusciva più a credere.
“ Hai visto? Sta accadendo, uno ad uno i tuoi sogni, quelli senza tempo, quelli che sono ancora in tempo.
Li conosco tutti i tuoi sogni, li ho ripassati nella mente mille e mille volte, per non dimenticare, per essere pronta ed ora, li prendo dalla nostra scansia e respirandoci su li rendo vita, felice di poterteli donare.
Lo so, hai avuta paura, ma oggi ogni lacrima di gioia è sostanza tra le mani, le tue, le miei
Ora so perché qui, quando piove, perché te, e me.
Non c’è nessuno in questa grande arena quando piove: io, il cielo e tanta terra antica davanti a me e la mente che guarda in su inseguendo nuvole e gabbiani mentre le gambe, le nostre, corrono per spiccare un nuovo volo.
Per te, per me.
8 commenti:
Tanta terra antica, dove tanta gente ha sognato, vinto o perso ma non ha mai abbandonato i propri sogni. Il circo massimo è uno dei "templi" storici della nostra Roma. Tu adesso... tu venti anni fà, lo stesso sguardo che si incontra ma nella nuova te c'è molto di più, nuove sfide le vecchie sono state già combattute e vinte. Spero di poter scrivere un post del genere ... quando verrà il momento incontrerò anche io la "vecchia" me, ma il tutto sarà ambientato vicino al Colosseo, in un a notte stellata di primavera.
Clelia
Ciao....passo di qui per un salutino. Intanto, mi fermo un attimo ad ascoltare Battisti... ;-)
Bell'incontro e bel racconto.
Potremmo incontrarci anche noi lì, lo frequento spesso
marina
Clelia@ Ti auguro di poterlo scrivere quando potrai dire alla giovane te che non hai dimenticato i suoi sogni ma avrai fatto di tutto per realizzarli.
Grazie per il bel commento.
donnigio@ contacambio il saluto e vengo a trovarti sul tuo blog.
marina@ anche quando piove? Non so se ti è mai capitato ma con la pioggia, assume un'atmosfera magica.
ho sentito anche l'odore dell'erba bagnata...
paola rain dancer
Paola@ si c'era anche quello... ho capito la prossima volta che piove tutti gli amici di blog romani sono convocati al Circo Massimo per una bella passeggiata. Ma per favore, non spargete la voce, è bellissimo proprio perchè non c'è nessuno.
Questo è un periodo di sorprese...e di casualità nascoste tra le pieghe dell'usuale. Basta un piccolo click e puoi trovare il nulla o l'immagine di due vite e due età che scorrono l'una sull'altra. E' un bel racconto e un 'intuizione potente; la pioggia la definisce in modo nitido. Complimenti sinceri: ripasserò.
enzorasi@ ciao, benvenuto nella mia stanza del te e grazie del bel commento. Sono passata sul tuo blog ed ho pensato anche io che ci sono casualità nascoste ma divertenti. Nel mio prossimo libro la protagonista trascorrerà due giorni a Palermo e tu hai appena scritto un post sulla Sicilia e su questa città; curiosa coincidenza.
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