La stanza del tè è un luogo fisico ma è anche un luogo mentale. Le persone che si muovono al suo interno escono temporaneamente dal mondo e dal suo affanno per contemplare, durante il rito del tè, il vuoto dove dimenticare la razionalità e raggiungere un approccio totalizzante con le cose e le persone.
Un pò di me e la mia intervista con Maurizio Costanzo e più in giù in nuovi post
martedì 15 ottobre 2013
Alla mercé degli eventi
Questo è veramente il paese del tutto ed il contrario di tutto. Nel nostro paese ci siamo abituati a non dar valore a ciò che si dice né a ciò che si ascolta. Tutto può essere contraddetto nel tempo di un istante. La parola, l'affermazione di un pensiero, l'espressione di una volontà, tutto diventa una sostanza deformabile per l'opportunismo del momento. E' una modalità comportamentale per certi aspetti comoda, ma che rende un popolo insicuro del valore stesso dei suoi principi. Non c'è direzione, non c'è progetto, non c'è un riconoscimento definito di ciò che è o non è. Navighiamo a vista senza conoscere le rotte. Il timone è nelle mani della casualità.
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