In ogni esistenza si verificano
periodi di iper attività di vita, fasi convulse in cui eventi e situazioni si
succedono e sovrappongono senza darci il tempo di una tregua. Possono esseri periodi
belli o brutti, oppure mescolati di accadimenti
sia belli che brutti, ma in ogni
caso prima o poi ci condurranno in un luogo chiamato “sosta ed attesa” in cui
saremo obbligati a fermarci, per un tempo imprecisato, nel quale avremo la
possibilità di recuperare le forze lasciando che tutto il vissuto possa essere elaborato e
compreso.
Le scelte importanti, i
cambiamenti profondi, i progetti che avranno una valenza significativa nella
nostra vita non si sviluppano in modo superficiale, anche se a volte così
potrebbe apparire. In realtà il processo di un cambiamento è lento ed intimo e
prevede sempre la dualità tra l’impetuosità della vita ed i suoi tempi di
attesa.
Come esseri umani tendenzialmente
non siamo portati ad avere pazienza, lo stereotipato concetto del “vivere” più
che del “capire ciò che stiamo vivendo”
è l'inganno verso cui l’ultra veloce società che ci circonda ci sospinge. Ma è un inganno
appunto, una strada sbagliata che a volte ci costa il risultato tanto
desiderato.
l fato insieme alla vita ci
regala tante opportunità. Mille volte la fortuna sotto forma di ciò che
desideriamo ci passa davanti, ma non dandoci tempo non la decodifichiamo e
quell’opportunità passa. Attendere è però oggettivamente
faticoso. Un sforzo psicologico indiscutibile. L'apparente non agire comporta
un controllo ed una volontà ferrea, necessità di consapevolezza e lungimiranza.
Saper aspettare è un dono, una declinazione dell'intelligenza, un'intuizione che
racchiude razionalità ed istinto. Saper aspettare è un'arte. E' sapere che si
sta viaggiando adagiati su un mezzo lussuoso e raffinato. Un mezzo che
scivolerà silenzio ma potente tra il rombare confuso e dispersivo di ciò che lo
circonda oltrepassandolo.
Saper attendere ci rende apparentemente
invisibili, ma l'invisibilità se usata volontariamente diventa magia.
Il tempo è il più grande dono
che un essere umano ha disposizione e falsamente si giudica di perderlo se non
si agisce, ma spesso è vero il contrario. Darsi tempo, aspettare, lasciare scorrere sono gli strumenti più saggi con cui inquadrare e definire i nostri desideri nonché i nostri progetti.
Metaforicamente la vita è visualizzata come un cammino, ma nessun cammino, nessun viaggio sono privi di soste, di verifica delle direzione intrapresa, della contemplazione di ciò che stiamo attraversando. L’attesa è un cammino nel cammino. Se il nostro procedere interiore non sarà adeguato al procedere nei nostri giorni difficilmente riusciremo ad arrivare lì dove desideriamo, difficilmente riusciremo a comprendere se quella meta l’abbiamo già raggiunta e magari oltrepassata. Nessun grande traguardo si conquista senza fatica e l’attesa e la conoscenza richiedono impegno, ma quel che troppo frequentemente sottovalutiamo e che sanno sempre come ripagarlo.
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