La stanza del tè è un luogo fisico ma è anche un luogo mentale. Le persone che si muovono al suo interno escono temporaneamente dal mondo e dal suo affanno per contemplare, durante il rito del tè, il vuoto dove dimenticare la razionalità e raggiungere un approccio totalizzante con le cose e le persone.
Un pò di me e la mia intervista con Maurizio Costanzo e più in giù in nuovi post
mercoledì 20 aprile 2011
Scrivere sui tetti
Scrivere sui tetti come una gatta.
Il naso sale ad annusare la luna e poi ridiscende nel bagliore di un foglio.
E' tutto silenzio intorno a me. Solo uno sporadico vociare che sale dai vicoli o da qualche finestra lasciata aperta.
Null'altro.
Ci sono luoghi e momentii che sembrano non esistere negli orizzonti della mia vita, ma poi si materializzano così, improvvisamente, quando meno me l'aspetto, quando non li cerco. Ed allora chiudo gli occhi, respiro forte e poi li riapro, piano, per paura che la bellezza che sto vivendo ritorni tra la fantasia di una favola che pensavo non potesse essere reale
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2 commenti:
Le fantasie sono tali finché rimangono irreali, come i sogni rimangono tali finché non vengono realizzati, ma entrambi possono essere vissuti. Chi ha la capacità di farlo è una persona speciale e merita la felicità che il viverli regala.
Credo che per far si che le cose accadano bisogna decidere di andargli incontro. Forse le fantasie od i sogni non possono fare tutta la strada da soli, forse non gli va, o semplicemente aspettano di vedere quanto li desideriamo veramente. Chissà...
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