Metti una sera a cena con Polle, Paolo ed i rispettivi amori.
Metti che si parla, spesso straparla e molto si ride.
Metti che in mezzo alle parole che si susseguono, ritornano, sovrappongono come spesso succede tra noi che insieme siamo un mare con molti cavalloni, poi alla fine qualcosa di grande mi si pianti nell’anima.
Metti che ero partita affermando risoluta un concetto e l’acutezza di Bina mi rende visibile un paradosso.
Metti che mi sento spiazzata, disorienta, perplessa.
Metti che a quel punto quel mare di cavalloni converga su di me per rimescolare le confuse idee.
Metti che Polle se n’esca, come solo la sua genialità sa fare, con un esempio semplice semplice ma pieno di potenza e poesia. Ed io, io che in un istante mi ero vista cadere in picchiata, smorzata nei miei sogni, mi ritrovi di nuovo lassù a volteggiare in un cielo ancora più azzurro.
Metti che mi venga di pensare che non è mica vero che “parlare di cose importanti”, dei così detti “massimi sistemi”, debba esser necessariamente una palla, una fatica, un impegno serioso della mente.
Metti che invece, come sempre accade tra di noi, in questa bella serata non si è fatto altro. Eppure tutto è sembrato un gioco, una follia, una risata.
2 commenti:
ogni tanto ripasso per leggere e devo dire che non me ne pento mai.
Ti ringrazio molto per il tuo apprezzamento, sei davvero gentile!!!!! ^_^
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