La stanza del tè è un luogo fisico ma è anche un luogo mentale. Le persone che si muovono al suo interno escono temporaneamente dal mondo e dal suo affanno per contemplare, durante il rito del tè, il vuoto dove dimenticare la razionalità e raggiungere un approccio totalizzante con le cose e le persone.
Un pò di me e la mia intervista con Maurizio Costanzo e più in giù in nuovi post
mercoledì 24 marzo 2010
Il tesoro nascosto
Avevamo riempito il nostro forziere di preziosità.
Con cura, senza quasi rendercene conto, ogni giorno depositavamo in quello scrigno qualcosa di noi.
Poi non so cosa accadde, forse non eravamo preparati a quella ricchezza.
Abbandonammo la nave senza guardarci negli occhi.
Nuotammo scegliendo direzioni opposte, come pesci muti.
Ed il forziere restò lì, in balia del mare.
Solo ed apparentemente inutile.
Le onde si fecero immense e lui scivolo tra la loro schiuma.
Lentamente affondò.
Cadde in un tonfo morbido sollevando sabbia bagnata.
Piccole bolle d’aria si alzarono verso il cielo.
Ed il coperchio si aprì mostrando al mondo sommerso il suo splendore.
Poi rimase lì, abbandonato per un tempo imprecisato. Uno dei tanti tesori nascosti nel blu del mare.
Quel tonfo l’avevo sentito esplodere in fondo al cuore.
Una ricchezza sprecata e dimenticata, così credevo.
Ma mi sbagliavo.
Non si dimentica la bellezza.
La bellezza scivola nell’anima e poi riemerge. E’ leggera.
E torna tesoro usufruibile dei nostri giorni.
Ricchezza inestimabile dei pensieri.
Generosità per chi con noi l’ha creata.
C’è una x in un punto preciso di te.
E sai dov’è.
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3 commenti:
:-)
La bellezza scivola nell’anima e poi riemerge.
.... sei una continua fonte di ispirazione. Avrei potuto scrivere questo mess su fb, averi potuto ma non l'ho fatto perche' adoro la stanza del te!
Baci a voi e grazie.
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