Insegnavamo ai nostri bambini a sedere in silenzio e a gioirne.
Noi insegnavamo loro a utilizzare i sensi, a percepire i diversi odori, a guardare quando all'apparenza non c'era nulla da vedere, ed a ascoltarla con attenzione, quando tutto appariva totalmente tranquillo.
Un bambino che non sa sedere in silenzio, è rimasto indietro nel suo sviluppo.
Un comportamento esagerato, appariscente, noi lo respingevamo come falso e un uomo che parlava senza pause, era considerato maleducato e distratto.
Un discorso non veniva mai iniziato precipitosamente nè condotto frettolosamente. Nessuno poneva affrettatamente una domanda, fosse stata anche molto importante, e nessuno era costretto ad una risposta.
Il vero modo cortese d'iniziare, era un momento di silenziosa riflessione insieme; ed anche durante i discorsi, facevamo attenzione ad ogni pausa, nella quale l'interlocutore rifletteva e pensava.
Per i Dakota il silenzio era eloquente. Nella disgrazia e nel dolore, quando la malattia e la morte, offuscavano la nostra vita, il silenzio era un segno di stima e di rispetto; altrettanto quando ci colpiva l'incantesimo di qualcosa di grande e degno di ammirazione.
Per i Dakota il silenzio aveva una forza ben più grande della parola."
Orso In Piedi
Tratto da "Sai che gli alberi parlano"
3 commenti:
Scopro sempre nuove perle dei Dakota, non ho mai avuto grande passione del "Far West", ma questi nativi erano portatori di una grande saggezza.
Sileno
Sì, un popolo davvero ricco e saggio.
Dopotutto è nel silenzio che il cuore inizia a parlare no?
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