C’è una meravigliosa luna questa sera. La stessa luna che guardavo ieri sera indicandola a mio marito, che guidava e non poteva osservarla. E’ la stessa che, in uno strano gioco di specchi, rifletteva le proprie macchie, quei tratti grigi che sembrano umanizzarla quando la guardiamo da qua giù, su una nuvola che le sostava accanto. Ero ammaliata dalla sua luminosità e da quello strano fenomeno che la sdoppiava in due volti di clown, malinconici, con la bocca atteggiata in una smorfia amara. Un aspetto che in genere non le riconosco. La luna è la luna, e per me è femmina. Eppure mentre attraversavo a piedi il giardino del mio condominio i miei occhi tornavano a lei, e più la guardavo e più cercavo d’interpretare quell’improbabile volto che la mia fantasia le stava dando.
Perché è così triste, mi dicevo, perché?
Per me la luna non è mai triste, tutt’altro, è forte, è magnetica, è saggia, è molte cose ma non è mai triste. L’ho guardata mille e mille volte la luna e lei mi ha sempre sorriso. Ed allora cosa ha questa sera? Cosa c’è che non va?
Una piccola morsa di paura, la sensazione che su quel disco argentato la mia sensibilità stesse proiettando qualche cosa di brutto, che non era ovviamente espressione della luna ma del mio più profondo sentire.
Il disco bianco e lucente era la lavagna su cui i miei pensieri, i miei sentimenti tracciavano l’angoscia e la malinconia che sentivo dentro, che anticipava, per mezzo dell’istinto, l’idea che qualcosa di cupo stesse arrivando.
Ancora dei passi, il desiderio di scacciare via quella sensazione negativa, gli occhi che tornavano su, a guardarla. E subito una sorpresa. La nuvola, quella che era divenuta il suo magico specchio, non c’era più, e lei era di nuovo sola. Libera! Non c’era più nulla intorno a lei. Il cielo di nuovo pulito e lei sola davanti ai miei occhi. Il volto ancora triste è vero, ma almeno non più doppio, non più riflesso ed aggravato in quella nuvola.
Oggi ci siamo incontrate di nuovo. Lei si è mostrata lentamente, sorgendo ad ogni mio passo, da dietro gli alberi ed i palazzi della mia amatissima Roma.
Che luna che c’è questa sera! Ma l’avete vista? Mi viene da dire, anzi urlare a tutti quelli che incontro lungo la mia via. Vorrei fermarli, strattonare la loro indifferenza.
“ Ehi l’avete vista? Ma guardatela com’è bella, maestosa, “paganamente” divina.
Ehi, signori! Ma come fate a continuare nelle vostre becere meschinità mentre lassù, nel cielo, risplende così tanta bellezza? Come è possibile che rimaniate avvinghiati, immelmati nei beceri affarucci, nei miseri, quanto insulsi interessucci del vostro essere “piccoli umani”.
Guardando questa luna, mi sembra assurdo che l’umanità non migliori se stessa solo osservando la perfetta meraviglia che lo circonda. Eppure…
Ma la luna è di nuovo la luna questa sera ed io ho voglia di scriverlo.
“ Avete visto che luna c’è stasera?”
Ma non lo farò, non questa sera. Nella scatola chiamata TV arriva una notizia e vedo scatenarsi il solito triste circo. Non ho voglia di guardarlo, ho soltanto voglia di spengere tutto e lasciare al meraviglioso silenzio della luna il mio saluto ad una giovane donna.
Una donna che ancora una volta ha visto il suo corpo divenire “prigioniero oggetto” di beceri ed estranei interessi personali.
La violenza ha tante facce e forse è questo che mi indicava il volto amaro della luna ieri sera.
Ma anche la libertà ha infiniti aspetti e forse, è questo che nel suo pulito splendore voleva suggerirmi la luna questa sera.
7 commenti:
Ieri, con 17 anni 3 settimane e 4 giorni di ritardo si è compiuta la volontà di Dio! Su una vita che si spegne dovrebbe calare il sipario e dovremmo avere la sensibilità e la saggezza di rimanere, come te, in silenzio... ma qui, in questo paese bellissimo e martoriato allo stesso tempo, sciapi politicanti si avventano su un corpo immobile da tempo per strappare un voto.
Attenta a chi indichi la luna, ricorda che lo sciocco guarderà solamente il tuo dito! "E ogni volta lo sciocco
che di vite ne ha una
guarda il dito e non guarda la luna"
Il Dito e la Luna - Angelo Branduardi
Grazie Polle per aver associato il mio post ad una così bella frase.
ed era veramente speciale ieri la luna, sì, l'ho notato anch'io. Pareva voler invitare tutti al silenzio...bel post! Un saluto in punta di piedi :-)
Sì, una luna veramente speciale, un saluto a te Arnicamontana.
Questa notte l'ho sognata, la Luna. In cielo con le nubi che in parte la coprivano... ma grande, grande e bella. Sembrava volesse dire qualcosa ma non ha detto niente. Magnetica...
Forse sa meglio di noi umani qiando è il momento di tacere. E poi, lei vive nel silenzio della notte... ciao Ebalsemin sempre belli i tuoi commenti.
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