Un pò di me e la mia intervista con Maurizio Costanzo e più in giù in nuovi post

martedì 18 marzo 2008

Scrivere l'amore: parliamone

I miei ultimi post parlano di rapporti uomo donna.
Brevi racconti, che accennano a storie quotidiane, eppure evidentemente forti nell’impatto emotivo di chi legge.
Ho tentennato a lungo prima di pubblicarli. Ero, infatti, quasi certa che sarebbero stati letti come qualcosa di riferito alla mia vita, ai miei sentimenti. E così è stato. Oltre i commenti, mi sono arrivate telefonate di vario genere: curiose, maliziose, indagatrici, insomma, di tutto un po’.
Comprendo che per chi mi conosce le domande siano inevitabili. “ Ma a questa che cosa gli sta succedendo?” è più o meno il concetto. E giù a spiegare che non è detto che ogni cosa che scrivo sull’argomento deve essere autoriferito o nascondere necessariamente un misterioso amante. Ma tanto suppongo di non aver convinto nessuno. Ora mi guardano in modo strano e, non oso immaginare, cosa accadrà quando pubblicherò il mio nuovo libro.
D’altronde anche questo dubbio era stato già fonte di varie discussioni con alcuni amici: è giusto censurarsi su alcuni argomenti per non turbare l’altrui pensiero su di noi e sulla nostra vita?
Ci rispondemmo di no. Quando si scrive è indispensabile sentirsi liberi anche se questo ci fa corre alcuni rischi. Tuttavia è anche vero che, specie su determinati argomenti, l’atteggiamento del lettore cambia se a scrivere è un uomo od una donna - non bofonchiate, nella stragrande maggioranza dei casi è così, che vi piaccia o no- e questa percezione inevitabilmente un po’ inibisce.
Per di più, i temi che riguardano l’amore scatenano, forse più di altri, la nostra identificazione o perlomeno la nostra fantasie e quindi, ho notato, l’attenzione è molto alta.
Ma io sono un po’ ribelle e le costrizioni mi irritano ed inoltre ho voglia di scrivere misurandomi con qualunque idea che la mente mi suggerisce. Perciò ho deciso: parlerò di amore, così come mi andrà e pazienza se qualcuno formulerà congetture strane. L’unico a cui debbo qualche attenzione a domanda ha già risposto: “Sei pazza se limiti la tua fantasia. Devi scrivere e fregartene”. E se lo dice lui…
E voi che ne pensate e soprattutto quando scrivete vi censurate?


26 commenti:

Anonimo ha detto...

Quel che è profondo ama la maschera e c'è qualcosa di sconveniente nel mostrare tutte e cinque le dita: almeno così la pensava Nietzsche.
Io mi trovo a mio agio solo nello scrivere cose reali, ma sono circostanze create da me. Decido io cosa far accadere, e decido io come parlerà e reagirà il mio interlocutore. Guardo le persone, mi invento la scena e la faccio accadere, vestendo i panni di un cinico demiurgo.
Per fare questo mi bastano due dita: le altre tre mi guardo bene dal mostrarle. Non si rivelano i segreti del Re (il cuore).

M.Cristina ha detto...

Ok, allora ti giro una domanda che mi frulla in testa da un po': perchè ci vergogniamo così tanto nel mostrare le nostre parti più belle ( il cuore come dici tu, con tutte le sue implicazioni: dolcezza, fragilità, imperfezione, slancio, tenerezza ecc.) e non ci creiamo tanti pudore nel farci percepire stronzi, superficiali, traditori, perfidi e via discorrendo.Non dovrebbe essere tutto il contrario? ma che razza di presupposti muovono il nostro pensiero? Perchè il peggio si può mostrare ed esserne in parte anche orgogliosi? E tutto il resto lo teniamo lì come fosse una prelibatezza per pochi eletti che però incontriamo raramente. Come possiamo volare alto se noi per primi attiviamo tutte ste boiacciate? Qualcuno mi risponderà:" ma sono stato ferito, ho sofferto, mi hanno fatto piangere, la gente è bastarda..." Una litania noiosa ed insopportabile. Inutile urlare la voglia di un mondo migliore senza essere pronti a rischiare il proprio cuore. Diventa un banale e insignificante bla bla bla ed io mi distraggo. E' vero vivendo si rischia e si soffre, e tutti abbiamo paura del dolore, ma che vogliamo fare fingere di vivere?
Spero che nel contempo tu non ti sia appisolato.

Anna ha detto...

Ciao!
Grazie per il passaggio nel mio blog e per gli auguri.
Mi piace leggere d'amore, quindi scorrerò senz'altro i tuoi post precedenti.
Se ti capiterà di seguire il mio blog, vedrai che io non mi pongo censure di sorta.
Mi piacerebbe che nessuno se le ponesse.Io credo che solo scrivendo
quello che sentiamo,anche sull'onda dell'impulso momentaneo,senza celare ad arte questo o quello,si possa palesare noi stessi.Ovviamente gli intenti dei blog sono molteplici.Io vedo il mio spazio come un luogo dove poter interagire non astrattamente. E, per fare ciò, ho bisogno di assegnare delle identità alle persone che ho virtualmente di fronte.
Le tre dita nascoste non fanno per me, ma rispetto chi avverte tale esigenza.
Un caro saluto ed a presto.
Anna

Bastian Cuntrari ha detto...

"Lui" ha ragione: fregatene!
E, no, nel bene o nel male, non ti censurare. Tu, io, noi, siamo (volenti o nolenti) un mix di coraggio, stronzaggine, debolezza, commozione: mi piaci (e mi piaccio) così. Non solo quando sei (sono) Don Chisciotte che parte lancia in resta contro i mulini a vento. Ma anche, e forse di più, quando sei (sono) nostalgica, dubbiosa, triste e fragile. Sei tu. Sono io. Vai avanti, amica mia.

Mat ha detto...

ma quale censura..fai bene tu, come tutti noi, a scrivere quello che ci passa per la testa...che tratti di politica, di attualità , di amore...che ci riguardi personalmente o no.

che ci frega del giudizio altrui?
a me , perssonalmente nulla..

è quello che scrivo. punto. è quello che sono, è quello che sento, è quello che vedo.
;)
Buona giornata

Anonimo ha detto...

Chi dice di essere senza censura è un ipocrita.
Si racconti di cosa fate a letto con la vostra donna e come ve lo ciuccia a perfezione o di come siete incazzati perché non ve lo fa mai. Dite quando avete la figa bagnata e che non sopportate di avercelo così piccolo. Dite che vi siete beccati una malattia venerea con una puttana a ore e che la pagate di più per non usare il preservativo. Dite alla vostra fidanzata che quando guardate le altre donne vi diventa duro e dite al vostro uomo che simulate l'orgasmo perché è un incapace. Dite che siete così banali e scontati da tenere per voi.
Dite che c'è sempre qualcosa che non si dice.
E' per questo che non mi piace la gente.

Anonimo ha detto...

Errata corrige: dite che siete così banali e scontati da non avere niente da tenere per voi.
Troppo facile dire la verità su quel che si esprime. La si dica anche su quel che si tiene per se stessi se se ne ha il coraggio.

Anonimo ha detto...

La domanda M. Cristina è posta male perché parte da un giudizio di valore falsato, ovvero che tutto ciò che è profondo è buono. Si può essere anche profondamente cattivi.
E' scorretto anche dire che ci si mostra cattivi per nascondere il bene. La maggior parte delle persone agisce esattamente al contrario: si mostra buona per nascondere il cattivo. Ad ogni buon modo, anche io che sono un bastardo, faccio passare tale bastardaggine come una reazione giusta ad un mondo sbagliato, e perciò mi spaccio per giustiziere buono. E' una forma di ipocrisia.

Fare il male per il male è proprio solo dei coraggiosi: gli altri si nascondono dietro a qualcosa che vogliono far passare come buono.

Troppo facile valutare una persona per come si presenta normalmente. Il vero Sè, viene fuori nel momento del pericolo. Facile fare i sicuri, i timidi, gli stupidi, gli intelligenti in circostanze normali.
Dentro ad ogni uomo ne vive un altro che viene fuori nei momenti estremi e che è la parte più vera dell'uomo.
C'è il coraggioso, che di fronte alla situazione si fa scudo combattente.
C'è il santo, che si sacrifica.
C'è il cinico, che vive di invidia e calcolo e che si maschera dietro le facili amicizie, pronto a venderti non appena la situazione lo richiede. E' il più diffuso.
C'è il vigliacco, dotato di un coraggio suo proprio: sfida il cuore, il sentimento, il valore e l'intelligenza e si crea nemici laddove aveva amici: ci vuole molto coraggio anche a fare questo.

La maschera non mostra qualcosa di falso, mostra la punta vera di un iceberg. Se tutto si esaurisse in quel che si dice o quel che si mostra l'uomo mi farebbe ancora più schifo.
Ciò che è profondo lo si nasconde o perché è molto fragile o perché è molto brutto. Chi è fragile non si dà in mano a chi ha scelto Barabba e chi è molto brutto non vuole farsi carico della responsabilità della crocifissione. Noi siamo sempre buoni.
Anche tu M. Cristina usi molte maschere: intelligenza, posatezza, pazienza, emotività, ecc. Tutte cose che fanno parte di te, non ne dubito, ma che succede se sei messa di fronte alla morte, all'odio puro, ad uno che ti vuole stuprare, accoltellare? Hai mai provato la sensazione del soffocamento mentre uno ti afferra la gola? Hai mai sentito la tua carne tagliarsi sotto la lama di un coltello? Che succede quando devi dare la tua vita per un'altra persona: chi scegli? E allora vedi che tutti i castelli cadono e rimani tu: nuda, senza paratie, senza niente e viene fuori la parte più vera, perché in quei momenti non hai tempo e non hai modo di mascherarti.
Capito perché metto le persone in circostanze paradossali?

Altro elemento falsato è far risiedere il sentimento nell'emozione. Quest'ultima può esserne parziale manifestazione, ma non è altro che un carico emotivo. Si può piangere per esaurimento nervoso o per reale sentimento. Chi piange non per forza deve essere sensibile nell'anima, ma può semplicemente avere una percezione elevata dei fattori esterni: anche i cani ce l'hanno.
Intensità emotiva e profondità del sentimento sono due cose diverse. La gente parla sempre della prima e manifesta profonda ignoranza per la seconda.

Ad ogni modo sono solo spunti: il discorso è troppo complesso.

Unknown ha detto...

Ciao e grazie per la visita nel mio blog, di certo seguirò con cuore ciò che scrivi dato che è molto affine con il mio pensiero. Censura? Un autore/rice con censura? Affatto. Dopotutto gli scritti che restano impressi nelle menti e nei cuori sono quelli reali, dove si racconta la verità. Infatti se mentre si legge la mente pone un giudizio o una riflessione, nel nostro profondo, nella parte più vera e silenziosa maturano altri giudizi e altre riflessioni. Quindi continua così che vai bene...ah podbmaster un piccolo accenno sul pianto. Se c'è una cosa che ci differenzia proprio dagli animali è il pianto. Sì anche loro hanno emozioni (non tutte) come noi, paura, rabbia, gioia, ecc, ma il pianto no. Solo gli esseri umani possono piangere e sorridere. Quindi non dire "provato scientificamente" se invece è vero il contrario. Punto e basta.

Anonimo ha detto...

Con tutte le stronzate che dico proprio quelle che non ho mai detto mi commentano. Che bello parlare con la gente: un toccasana per la mia stima verso il mondo.

M.Cristina ha detto...

Mamma mia!!! qui si è scatenato un ginepraio ed è necassario rispondere con calma. Quindi poichè ora sono in faccende affaccendata rimando le mie risposte a più tardi. Voi intanto, continuate pure a confrontarvi io vi arriverò appena possibile.

Paolo ha detto...

Domanda per pdbmaster: hai detto solo stronzate? Oppure hai messo in gioco, anche questa volta, solo due dita? Grazie per la risposta, se arriverà.

"Guardandomi allo specchio gli sorridevo. E lui dall'altra parte si sentiva vivo.
Sicuro di non essermi sbagliato si addormentò sognando una dea".
Se mi funziona così so che alla fine di quel giorno sono riuscito ad essere maggioritariamente me stesso, e sto bene.
Baci

marina ha detto...

adesso mi copio tutto, me lo leggo con calma, raccolgo le mie idee e solo dopo commento.
'sto post mi appassiona
baci marina

marina ha detto...

eccomi qui.

PDB intanto cominciamo con il distinguere, quello che si racconta(quando tu fai il demiurgo) e quello che si racconta direttamente di sé.
Mi sembra che M.Cristina parlasse del blog e quindi del secondo caso.
L’esempio del suo libro era solo un esempio, credo.

Io penso che la domanda di Cristina sia giusta. C’è un desiderio di minimizzare le nostre virtù e di sottolineare le nostre mancanze. Ipocrisia? forse semplicemente ci buttiamo avanti per non cadere indietro sotto le critiche altrui.

Su chi dice di essere senza censura la penso come PDB: o è un ipocrita o è un inconsapevole.
Anche quando ho la sensazione di aver scoperto una parte delicata di me, rileggendo mi accorgo che l’ho depurata degli aspetti meno nobili. Penso che valga anche per gli altri, senza arrivare a fighe e cazzi. Cazzi l’ho scritto io perché PDB non lo aveva nominato, ma vi aveva solo alluso. Già.
Quando poi parte per la tangente sul fare del male per il male come caratteristica dei coraggiosi, piscia fuori del vaso secondo me. Il coraggio è indipendente dal male e dal bene. Ce ne vuole per fare entrambi. Ha coraggio lo sceriffo e ha coraggio il bandito. Ognuno sceglie per chi tifare.
Quello che vien fuori nei momenti estremi non è il vero Sé, secondo me è il Sè della specie. Primum sopravvivere poi si vedrà. E l’eroe che si sacrifica fa sopravvivere un altro sé, la sua memoria, il suo nome, la sua fama ecc. In perfetta buona fede. Gli autoinganni esistono.
Francamente mi sembra che la differenza tra emozioni e sentimenti sia chiara a tutti. Non la farei così lunga.

Piccola postilla. Anche gli scrittori che ci hanno descritto gente che fa la cacca, hanno comunque omesso l’interno del corpo, tutta la chimica e la fisica dei nostro organi, il percorso dal bolo alle feci. Censura? semplicemente forse c’è un aspetto della nostra corporalità dato per scontato, lo conosciamo tutti, non ha nulla di interessante. Se le viscere non escono per effetto di un qualche intervento esterno sono noiose.
mi sto divertendo da matti
ciao marina

M.Cristina ha detto...

Anna@
Bastian Contrari@
Mat@
Sono abbastanza d'accordo con voi sulla necessità di ritagliarsi uno spazio in cui interaggire senza porsi censure di compiacimento pubblico. E' anche vero però, che in molti blog questo non accade e anzi, la ricerca spasmodica di acchiappare consensi spinge alcuni ad enfatizzare un pensiero o un'immagine di se che difficilmente, penso, perdura nel quotidiano. Quello che mi sembra strano è proprio questo controsenso: crersi uno spazio virtuale e continuare a mentire come se gli interlocutori ci stessero guardando negli occhi. Evidentemente però le nostre sovrastrutture sono molto più ampie e radicate di quanto vorremo.
E qui si apre una nuova ala del discorso che giro a tutti voi: Che senso ha mentire o bleffare nel blog? Non sembra anche a voi un controsenso?

Anonimo ha detto...

Vedi M. Cristina come ti animo il blog?

@Paolo: per ora nella discussione nessuno mi ha impegnato più di un dito: il medio precisamente ;)
Dovete essere voi a capire quali e quante dita uso. E' lì che sta il gioco.

M.Cristina ha detto...

Pdbmaster@ Caro il mio pdb mi hai scatenato un putiferio...che in fondo è un po' la tua specialità: mettere gli altri di fronte ai propri limiti, alle proprio umane contraddizioni. Ed è questo il punto su cui vorrei soffermarmi. Tu, che mi sembri un attento osservatore, commetti secondo me un piccolo errore: schematizzi gli esseri umani rendendoli scevri dal loro vissuto, giudicandoli per l'azione o la reazione di un momento, non andando oltre a quello che potrebbe celarsi dietro.
Ovviamente non è possibile fare analisi a tutti quelli che ci si parano davanti ma è, secondo me, altrettanto superficile sputare addosso a chiunque senza concedere una seconda possibilità, evitando di concedergli una seconda domanda.
Sto leggendo un libro molto interessante che parla di schemi comportamentali. Ebbene, tenendo presente la sua natura empirica, posso dire che probabilmente in molti casi è così che ci comportiamo: a stimolo esterno corrispondono schemi introiettati in epoche e contesti diversi. Questo non ci discolpa dalle nostre debolezze ma permette una comprensione più ampia. L'intransiggenza di norma non mi piace, indica una rigidità di mente che cerco di scacciare da me.

Per quanto riguarda la mia reattività in situazioni estreme credo che abbia ragione Marina: lì scatta l'istinto di soppravvivenza non il nostro vero io. Io non sono portata a prendere a pugni nessuno, perchè le miei energie vorrei e cerco di applicarle a cose belle e costruttive m è più che ovvio che se qualcuno cerca di farmi del male reagisco e mi difendo. Ma questo vuol dire che in fondo sono violenta? Ed allora se mi sono difesa quella è la vera parte di me mentre quando vado a raccogliere fiori sto mentendo? Noi siamo l'insieme di molti aspetti e non necessariamente l'uno esclude l'altro. Posso essere posata e razionale e poi emotiva e furiosa ma sono sempre io nel bene e nel male, come è giusto che sia. L'intelligenza credo che si esprima anche nell'adattabilità che dimostriamo agli stimoli esterni. Non credi?

Ultimo punto: il pudore o la censura su tematiche molto intime.

Anche qui sono d'accordo con marina: alcuni aspetti di noi sono banali e poco interessanti.

Discorso diverso è l'argomento sesso dove, effettivamente, si scatenano tutte le paure e le fragilità possibili. Ma poi, in fondo di come si fa sesso o se temiamo le dimensioni di un pene piuttosto che i pensieri erotici del nostro compagno ma dimmi, pdb, ma al mondo secondo te che glie ne frega.Ipocrisia. Non lo so, a qualche persona si confida anche questo ma dubito che questa dimensione di dialogo possa cambiare l'essenza di una persona. Esiste la timidezza, il pudore, la vergogna, il senso d'inadeguatezza e chi più ne ha più ne metta. E che vogliamo mettere al muro tutti soltanto per questo. Un po' di tolleranza please...
e grazie.

Paolo ha detto...

@pdbmaster: "e la mente si rifiutò di esplorare oltre. Perfetta sostituta della percezione reale. E contro ogni regola ragionevole ha chiuso il conto con un assegno a vuoto. Lasciandosi così lo spazio per un recupero in extremis e la sua fonte di energia libera di non rispondere"

Hai visto M. Cristna come si anima il blog!!!
Baci

Unknown ha detto...

Sai pdb in questo ti do pienamente ragione, certe cose non le hai mai dette. Ma scritte sì. Se non ti ricordi rileggiti ciò che hai scritto sopra

Giampaolo ha detto...

Una cosa è "autocensurarsi" per pudore. E penso che non sia il caso.

Certo che leggendo alcune cose rimpiango che non esistano veramente i censori...

M.Cristina ha detto...

Ebelsemin@ Ciao vedo che sei entrato subito nel vivo di un'animata discussione e pensare che in genere questo è un luogo calmo e pacato... ma sono contenta del vostro interesse sull'argomento e i toni indicano passione, e questo mi piace.
Allora vedo che anche tu sei d'accordo con la linea sincerità, e credo che tu abbia ragione quando affermi che la non sincerità in uno scritto si avverte. Non è un caso, infatti, che il maggior gradimento di un post è rivolto in genere ai post che sentiamo più vicini a noi e quindi alla realtà.

M.Cristina ha detto...

Marina@ posso virtualmente applaudire? A cosa? Alla sincerità della tua risposta: senza pudori, senza moralismi e come hai dimostrato senza cadere nel tranello di una provocazione che voleva forse scandalizzare e far indietreggiare. Figuriamoci!!!
Le tua analisi mi sembra saggia ed appropriata, la sposo e la sottoscrivo. E' così che ti voglio. Sei grande!

M.Cristina ha detto...

Paolino@ e figuriamoci se ti facevi scappare l'occasione per polemizzare con il muso in su. Qui non ti conoscono ma io so di che cosa sei capace... fra te e pdb siete due bei provocatori, ognuno a modo suo e con il proprio stile. Un bell'incntro al vertice.
Certo che nel secondo intervento sei andata giù un po' duro. Io invece credo che le cose non stiano nemmeno come sembra. Pdb come ha anche affermato non stà mostrando le altre parti di se, e questo è un peccato.

M.Cristina ha detto...

Giamp ben tornato...devo dire che aspettavo un tuo commento ed eccoti qui. Caro il mio signor no, mi piace il tuo pudore ma credo che qui siamo alla fine tutti d'accordo: niente censura ma inevitabilmente qualche censura. Non se ne esce, impossibile mostrare tutto. Io però continuo a scrivere, non so perchè, ma sento una gran voglia di libertà e mi sembra che la mia scrittura sembra giovarne. Voi che dite?

polle ha detto...

Quanto tempo perso... quanta aria fritta! Uno sproloquio vertiginoso che nasconde un unico dito, caso strano, il medio (e questo, v'assicuro, l'avevo immaginato). Arrivo tardi! Arrivo quando il fuoco della provocazione, a parer mio gratuita, si trasforma in un cumulo di ceneri che non serbano nemmeno l'invitante afflato del grasso di maiale. Raccontarsi? Mettere a nudo le parti più nascoste di noi? Non necessariamente lo si fa desrivendo le lunghezza del proprio membro o la propria bravura tra le lenzuola... La prossima volta cerchiamo di guardare oltre, magari invece del dito vedremo la luna!

P.S. @Marina: se Maria Cristina ti applaude io ti dedico una personale standing ovation!

M.Cristina ha detto...

Hai ragione anche tu... cantava Battisti ed il punto è che qui tutti hanno un po' ragione ed io sembro scema e pronta a qualunque affermazione. Ma è proprio così, ognuno ha posto l'accento su un particolare e questo mi sembra importante. Per questo non posso che essere d'accordo anche con te quando suggerisci che invece di gridarci contro potremmo volare un po' più alto.
Il mio saggio e romantico Polle...