Un pò di me e la mia intervista con Maurizio Costanzo e più in giù in nuovi post

lunedì 29 ottobre 2007

Vane speranze

La più grande forma d’adulazione a cui si può ambire è vedere rispettata la propria intelligenza.

Questo è ciò che penso e che cerco di non dimenticare mai.

Tuttavia, è altrettanto vero che gli esseri umani sono portati per loro natura a voler essere compiaciuti ed assecondati , anche se ciò indica e comporta una mancanza di verità nei loro confronti, un venir meno ad un reale e proficuo confronto, nel rispetto appunto, dei reciproci intelletti. Se poi l’interlocutore è un personaggio potente, famoso o comunque in grado di decidere aspetti significativi del nostro vivere, le modalità di relazione aprono il campo a baratri sconfortanti.
Di che cosa parlano allora, effettivamente, i due o più interlocutori quando scattano dinamiche di potere e dipendenza? Non si sa.

In questi casi, infatti, si svolgono a volte tra le persone dialoghi paradossali, inutili, privi di senso e quindi ironicamente irreali che divengono da una parte un monologo e dall’altra un’ossequiosa accondiscendenza. Insomma una tristezza infinita a cui è veramente demoralizzante assistere.

E questo è un bel problema se geneticamente si è incapaci o non si ritiene giusto prendere in giro chi si ha di fronte. Eppure…eppure, questa onestà d’intenti non vive momenti di scontata gloria, anzi, spesso viene denigrata, schiaffeggiata, elusa come se il dire con sincerità il proprio pensiero fosse un affronto od un danneggiamento e non, al contrario, una serio e sano modo di porsi nei riguardi del prossimo nostro.
No, non scherziamo, gli esseri umani,per una strana ed incomprensibile forma di autolesionismo amano, di più, agognano essere presi in giro, anche se non l’ammetteranno mai.
Il perché sfugge alla mia comprensione, eppure tant’è, questo è quello che vedo accadere frequentemente intorno a me e la cosa a preso ad annoiarmi infinitamente, e quindi la rifuggo, ovvero fuggo con tecniche varie da tutti coloro che applicano tale sistema sia nel pretenderlo che nell’assecondarlo. Qualora poi mi sia impossibile sottrarmi, taccio e continuo a pensare ai fatti miei.

Grande conquista il silenzio. Davanzale privilegiato da cui guardare e scoprire il mondo che ci gira intorno e di cui io approfitto appena posso.

Che divertimento notare come, nell’incapacità od impossibilità di esprimere la propria opinione pubblicamente, la gente tenda a distrarsi, addormentandosi, per poi risvegliarsi nel privato, affermando con aria saccente tutto quello che comunque non si ha avuto il coraggio di dichiarare pubblicamente.
La cosa imbarazzante è poi che tutti usciranno da questi momenti con la propria dignità calpestata senza esserne veramente consapevoli, convinti come saranno di aver dato ed ottenuto quello che gioverà loro, la dove invece nessuno avrà affermato veramente il proprio pensiero e nessuno quindi avrà raggiunto una reale conquista.

La storia ha raccontato mille volte questa verità, ma gli esseri umani non riescono ad imparare. Ci sono stati re, regine, imperatori, comandanti che circondati da una corte di ambiziosi lecchini hanno spesso estromesso dal circolo dei propri consiglieri coloro che con onestà e coraggio osavano andare contro le loro idee, suggerendo azioni sagge. E mica sono stati premiati, no, sono stati esiliati, sostituiti, uccisi ecc. ecc.
E pur essendoci indigniati per l'incongruenza e l'ingiustizia di questi comportamenti, noi moderni continuiamo a ripetere gli stessi gesti, applicando provvedimenti diversi ma comunque simili nella sostanza.

Ma come è possibile , mi chiedo, preferire alla pur scomoda e a volte meno facile verità, una falsa e quindi totalmente inutile adulazione o accondiscendenza ? E quale può essere la gratificazione che ne consegue visto che spesso i risultati sono scarsi o catastrofici?

Mistero.

Tuttavia lascio a questi personaggi, potenti si ma anche un po’ tristi, un baralume di salvezza, affermando che in cuor loro conoscono perfettamente il diverso valore dei loro interlocutori, ma è la loro insicurezza ad impedirgli di seguire strade o pensieri coraggiosi.
Insomma poveracci, in fondo in fondo non è colpa loro, è che gli manca la materia prima, qull’intelligenza, forse , di cui io spero sempre, con estrema fiducia, tutti siano almeno parzialmente forniti.
E questa possibilità, devo ammetterlo mi porta a scusarli.

4 commenti:

Paolo ha detto...

Tuttavia questi personaggi m'arimbarzano!!! Meriterebbero una sana ed educativa tortura. Ti ho convinto?

M.Cristina ha detto...

Se non intralciano la tua vita direi che sono anche divertenti...anche se un simpatica tortura...

marina ha detto...

mi piacerebbe sapere da quale circostanza è nato questo post.
sono curiosa

ciaomarina
PS scusa se non passo spesso, ho quasi finito quello che tu sai

M.Cristina ha detto...

Nello specifico mi riservo di soddisfare la tua biricchina curiosità in una conversazione meno pubblica. In generale, invece, posso dirti che questo post nasce dall'osservazione dei comportamenti umani in cui mi imbatto quotidianamente e che, devo ammetterlo, spesso mi lasciano alquanto interdetta.

@ Ti chiamo presto per essere aggiornata ed aggiornarti.