Un pò di me e la mia intervista con Maurizio Costanzo e più in giù in nuovi post

lunedì 1 ottobre 2007

Ma non imparo mai?

E la vita mi ha smentito una volta ancora.
Con un sorriso benevolo, dolcemente, ancora una volta mi ha preso per mano e mi ha condotto di fronte alla realtà, la sua, quella insindacabile ed io, come una bambina che assiste ad una magia, sono rimasta strabiliata, ho sgranato gli occhi, mi sono emozionata ed allora l’ho guardata ed a mia volta le ho sorriso, grata.
Ma poi, un po’ mi sono vergognata ed ho abbassato lo sguardo mortificata; ho commesso nuovamente lo stesso errore, il più stupido di tutti, esattamente quello che ogni mattina mi impegno a non ripetere dopo che Lei, la vita, con infinita pazienza mille e mille volte mi ha dimostrato essere questo un abbaglio pericoloso e pregiudicante.
Sollevando di nuovo il viso ho cercato però di spiegarle che per quanto mi impegni e mi sforzi di liberare la mia testa dai falsi convincimenti, dagli erronei pregiudizi, la natura umana a cui appartengo mi condiziona più di quanto io non pensi o non voglia, creando continui limiti all’ampiezza del mio ragionare, del mio riuscire a spaziare oltre i confini che mi sembra di scorgere e che invece non esistono.
Eppure so di aver appreso la lezione, è chiaro in me il concetto che le cose accadono seguendo percorsi imprevedibili e che le mie umanissime convinzioni, le formulette congetturali che cerco di elaborare sono ben poca cosa rispetto a quello che “Lei” può in ogni istante decidere per me.
Lo so, ne sono convinta, ma resta comunque difficile ammettere che la mia conoscenza della realtà sia così limitata
Certo ho fatto dei buoni progressi, l’impegno in tal senso ha prodotto quello che io definisco “ un nuovo modo di percepire il mondo” ma ancora sono lontana dal generare normalmente pensieri liberi da sovrastrutture. Tuttavia le volte in cui riesco a raggiungere questo picco la sensazione è così perfetta e limpida che da lassù, dalla cima, mi sembra assurdo poter tornare indietro ed offuscare di nuovo il mio pensiero.
Ed allora penso, poi guardo la mia amata vita e le chiedo scusa ma poi le spiego che scuso anche me perché forse sarebbe presuntuoso e stupido pensare che a questo punto della storia mi sia tutto chiaro o che io sappia perfettamente come muovermi in mezzo a sto gran casino che è la vita stessa. Io, come tutti, faccio del mio meglio, cerco di essere attenta e pronta ma è complicato e tutti qui nel comune umano cerchiamo di arrabattarci come possiamo, al meglio delle nostre possibilità individuali. E qualche volta intraprendiamo la strada giusta, altre volte ci lasciamo fuorviare da pregiudizi inutili e perdiamo di vista la via, altre volte proprio non sappiamo cosa fare e dove andare ed imbocchiamo una strada, quella che ci sembra d’istinto la migliore, la più sicura e soltanto dopo averla percorsa tutta sapremo se era quella giusta o sbagliata per noi. Ma questo è normale e per quanto si cerchi di essere saggi è impossibile non sbagliare e forse, tutto sommato è giusto così, il rischio rende più intrigante il nostro vivere e noi, così fallaci, molto più simpatici.

9 commenti:

marina ha detto...

rifletto sui percorsi imprevedibili di cui parli. Uno ha portato me a frequentare te e mi ha dato un nuovo coraggio
grazie ti abbraccio
ciaomarina

polle ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
polle ha detto...

Dicono che un uomo giusto riesca a cadere e rialzarsi sette volte... figuriamoci quante volte lo può fare una donna! Ravviva i tuoi capelli, alzati e sorridi squotendoti di dosso la polvere, ti riesco quasi a vedere. Ce la farai!

Giampaolo ha detto...

Non mi ricordo altri casi in cui ho letto di persone che discutevano con la VITA. Di solito impersonifichiamo dei, fato, fortuna, male, la nostra coscienza o il nostro io, superio o subconscio. Forse semplifico troppo oppure rischio di complicare una cosa semplice. Ma non riesco a non vedere la VITA come un lungo e meraviglioso e terribile percorso in cui ci accompagnano gli elementi di cui ho accennato sopra e dove ne incontriamo di altri.
E camminando, parliamo con loro, discutiamo e contrattiamo. e la VITA scorre.

M.Cristina ha detto...

L'imprevedibilità della vita è un concetto molto affascinante ma può mettere paura, non sai mai dovre andrà a parare e questo disorienta ma ci sono volte in cui è impagabile e molto, molto argutamente ironica.

@ Marina: sapessi quanto coraggio mi hai dato tu... e quanti buoni consigli. Impagabile, come il caso che ci ha fato incontrare.

@ Polle: Bhè forse ce la faccio se riesco a riprendere il controllo della mia mente che ancora si aggira confusa ed incredula per la città...

M.Cristina ha detto...

@ Giampaolo: credi che sto esagagerando? Eppure mi piace la tua affermazione:" Non mi ricordo altri casi in cui ho letto di persone che discutevano con la vita.." E bellissimo e magari non lo pensavi come un complimento ma se è vero che sono stata un pò originale - evviva!!!-
E poi si, in fondo la vita è un pò tutto l'insieme che hai descritto più l'imponderabile che è fattore a se e che io immagino come una figura che ci cammina a lato ma ad una certa distanza, senza darci troppo confidenza, a volte si rivolge a noi ridendo, altre volte il suo ghigno è più sadico e pericoloso, insomma, non sai mai cosa aspettarti ma come dice un mio amico: " nella vita ci vuole sempre un filo di follia." Forse è proprio così e questò la figura astratta a cui mi riferivo.

Unknown ha detto...

Si,
è questa la figura che mi hai dato; mi è piaciuta
Ciao

Anonimo ha detto...

Ciao Silvietta, ben arrivata tra noi amici di blog. Sono contenta che la metafora ti sia piaciuta, a volte è moolto difficile descrivere i pensieri. A presto

Anonimo ha detto...

Interesting to know.