Un pò di me e la mia intervista con Maurizio Costanzo e più in giù in nuovi post

martedì 16 novembre 2010

Una bella capriola


Se vedi che la vita non va.
Se la mattina ti alzi e non sei felice.
Se molto di quello che vivi ti sembra procedere come un treno che avanza su binari che non arrivano mai a meta…
Che ne dici di provare con una bella capriola?
Scuoti la testa? Pensi che è una scemata?
E se così non fosse?
Io ti sto spronando a non startene lì, con i piedi inchiodati.
Immobile!
Smettila di camminare sempre sullo stesso solco, non sei mica un disco rotto! O si?
Ma dai non ci credo, hai solo bisogno di un po’ di fantasia.
Prova a rimescolare sangue ed idee.
Siediti, fai un bel respiro, datti una spinta, butta indietro le gambe e… rotola!
Rotolaaa!
Rotola all’indietro, di lato, ritrovati in una posizione inusuale, non ha importanza.
L’importante è provare a vedere come tutto cambia, si capovolge, modifica i riferimenti.
Ecco, secondo me è questo ciò di cui hai bisogno!
Forse ti girerà un po’ la testa ma un pizzico di sconvolgimento è quello che ci vuole.
E poi ammettilo, le capriole mettono allegria, fanno tornare bambini.
Ed ogni tanto sentirsi fanciulli è un elisir potente in grado di distendere le rughe, anche quelle dell’anima.
E poi come non ammettere che uscire dall’usuale ti fa provare un brivido energetico?
Se invece ti preoccupi di non essere più abbastanza agile, non mollare quest’idea.
Siediti comunque, chiudi gli occhi ed usa la mente.
Oplà!
Le capriole a cui mi riferisco servono più alla nostra mente che al nostro fisico.
La vita è fatta di frequenti sbalzi di realtà, percorsi accidentati, equilibri difficili e se non conserviamo dentro di noi una buona dose di elasticità rischiamo di farci male, male davvero.
Avere carattere o idee non vuol dire essere rigidi come pali, vuol dire essere capaci e pronti a rimettere in gioco ciò che del nostro carattere e delle nostre idee non ci ha portato fortuna.
Insomma la storia d’inizio post, quella dei binari che non arrivano mai a meta.
Ma non hai voglia di provare a vedere un altro binario dove ti porterà?
Se la risposta è sì, dammi retta, prova con una bella capriola.

venerdì 12 novembre 2010

Essenza


Uomo
Esplora il cosmo
Razionalizza i tuoi progetti
Insegui la realtà
Cavalca i tuoi sogni
Definisci ciò che provi
Ma non imprigionare ogni cosa
Non imprigionare me
Lasciami libera di essere
Di essere ciò che tu non sei
E’ per questo che mi ami
Perché non sono te

martedì 9 novembre 2010

Un vitale fluire



Una giornata grigia. Una piazza. Un’adolescente che guarda le nuvole ad una fermata dell’autobus.
Un profumo. Desideri e sogni che si mescolano. Il cuore che batte un ritmo impaziente.
Circolarità del tempo.
Tempo lineare.

Non ci sono molte porte chiuse dietro di me. Non ci sono sbarre.
Nella mia vita il passato ed il presente sono una susseguirsi di stanze che si guardano.
Ogni elemento ha modo di circolare, ogni possibilità ha possibilità di verificarsi.
Cerco di lasciare libere le sensazioni, di espandere il mio sguardo. Non amo la drasticità, il conclusivo, l’inappellabile.
Tutto può scorre e tornare.
L’acqua con il suo modellarsi e trasformarsi, m’insegna la filosofia. La natura mi dimostra che la flessuosità è segno di giovinezza, la rigidità di vecchiaia.
Devo usare le mie percezioni per comprendere ciò che vivo. Ampliare il pensiero per capire il senso del tempo, l’apparente casualità, le indicazioni del fato. Tutto dipende dalla mia mente, da quanto l'acutezza delle mie riflessioni perforerà la nebbia dei pregiudizi, dei limiti concettuali, delle verità inconfutabili.
La ciclicità appartiene alla vita in un fluire costante.
Così come i momenti sospesi, le attese cristallizzate. Ma può bastare l’alito di un respiro ed il movimento riprende. Non tutto si svolge in un solo tempo, non tutto procede in modo rettilineo.
Una farfalla vive un giorno, una tartaruga può arrivare a cento anni.
Una storia si conclude in saluto, un’altra sembrerà non finire mai.
Ci sono pianeti lenti e pianeti veloci.

Un autobus arriva, si ferma, l’adolescente distoglie lo sguardo dalle nuvole, è quello che stava aspettando, sale, quell’attesa è finita.

mercoledì 3 novembre 2010

Quello che ritorna

Un vestito mai indossato
Qualcosa che non accade
Un profumo che ritorna
L’immagine di una nave che taglia il mare scivolando verso ovest
Parole sbagliate
Gesti sbagliati
Momenti sbagliati
La vita è fatta di mille fotogrammi ed infinite sensazioni
A volte sembra che l’essenziale sia sfuggito alla nostra presa
Ma poi il tempo si contrae e quello che sembrava lontano è di nuovo lì
Basta allungare una mano annusare guardare tacere...oppure dire
Cosa vuol dire tempo?
Cosa vuol dire ormai?