Un pò di me e la mia intervista con Maurizio Costanzo e più in giù in nuovi post

mercoledì 24 marzo 2010

Il tesoro nascosto




Avevamo riempito il nostro forziere di preziosità.
Con cura, senza quasi rendercene conto, ogni giorno depositavamo in quello scrigno qualcosa di noi.
Poi non so cosa accadde, forse non eravamo preparati a quella ricchezza.
Abbandonammo la nave senza guardarci negli occhi.
Nuotammo scegliendo direzioni opposte, come pesci muti.
Ed il forziere restò lì, in balia del mare.
Solo ed apparentemente inutile.
Le onde si fecero immense e lui scivolo tra la loro schiuma.
Lentamente affondò.
Cadde in un tonfo morbido sollevando sabbia bagnata.
Piccole bolle d’aria si alzarono verso il cielo.
Ed il coperchio si aprì mostrando al mondo sommerso il suo splendore.
Poi rimase lì, abbandonato per un tempo imprecisato. Uno dei tanti tesori nascosti nel blu del mare.

Quel tonfo l’avevo sentito esplodere in fondo al cuore.
Una ricchezza sprecata e dimenticata, così credevo.
Ma mi sbagliavo.
Non si dimentica la bellezza.
La bellezza scivola nell’anima e poi riemerge. E’ leggera.
E torna tesoro usufruibile dei nostri giorni.
Ricchezza inestimabile dei pensieri.
Generosità per chi con noi l’ha creata.
C’è una x in un punto preciso di te.
E sai dov’è.

mercoledì 17 marzo 2010

La verità oltre i fatti


"A forza di cercare questa verità nei fatti mi sono reso conto che i fatti me la nascondevano a volte. E che c’era un livello di verità al di là dei fatti. C’era una cosa più vera di tutti i fatti. Ed è così che ho cambiato la mia prospettiva ed allora, non è che sono diventato matto, cerco sempre quella verità. La cerco d’altre parti, non so se la trovo, ma soltanto il cercarla in maniera diversa da come ho fatto prima, mi da una grande soddisfazione. Allora capisco che quelle persone che fanno sempre le stesse cose di trent’anni fa, pensino che sono diventato matto, ma credimi non sono diventato matto. Ho preso un’altra strada, voglio vedere cosa c’è sui sentieri, ho lasciato l’autostrada, non m’interessano più gli autogrill e camminare a duecento all’ora. Voglio andare più piano e su altre strade che forse conducono altrove o forse conducono da nessuna parte, ma almeno ho provato".
Di Tiziano Terzani

mercoledì 10 marzo 2010

Emozioni

Il tuo corpo contro la luce del sole
E’ il primo ricordo che ho di te
La dolcezza con cui continui a guardarmi quello di un attimo fa
Due adolescenti che si scrutano
Il rumore del mare
Che strana storia la nostra storia cristallizzata in un tempo acerbo
Le tue parole urlate, i miei occhi fissi a sfidarti
Spavaldi ed impauriti dal brivido che correva sulla pelle ad ogni nostro sfiorarci
Due ragazzini…
E’ passata una vita, non è trascorso un attimo
Gli sguardi sono diventati complici e le parole sanno accogliere
Sei tu, sono io, sempre uguali
Ma se mi guardi non so più sfidarti
Abbasso gli occhi, poi torno da te
Ora ho solo voglia di sorriderti

Foto di Mauro Cantoro




lunedì 8 marzo 2010

La democrazia non è morta, ma ha gravi problemi respiratori


Non credo che la democrazia sia morta, ma penso che abbia gravi difficoltà respiratorie.Aver permesso ad una parte del popolo di votare è democrazia, ma non lo è il modo con cui questo atto dovuto è stato compiuto e dichiarato. Non lo è, quando invece di ammettere un errore madornale legate ad un becero modo di compilare le liste, si afferma che sono stati altri a sbagliare, ad impedire, a non permettere. I rappresentati di questo governo sembrano bambini dispotici ed irresponsabili gestiti da una manciata di genitori arroganti e padronali. Voglio un paese piegato ai loro comodi, vogliono poter scorazzare nel nostro vivere senza piegarsi mai, a loro volta, al rispetto di una regola o di quella morale di cui troppo spesso si riempiono la bocca. Ho l’impressione che ci guardino dall’alto dei loro palazzi pensando come diceva il Marchese del Grillo “ E che ce volete fa, io so io e voi non siete un cazzo!”Credo che questo governo stia mostrando ogni giorno di più i propri limiti e difetti, in un miscuglio fatto di pochissima democrazia e molta, troppa volontà prevaricatrice ed illiberale. Credo che anche chi per passione ed ideale politico l’abbia sempre votato, non può, se dotato di un minimo senso critico ed istinto di sopravvivenza, non ammettere che chi lo rappresenta se ne frega di tutti e di tutto, anche di lui/lei. Ora non si tratta più di essere da una parte o dall’altra, di un colore o dell’altro. In questi ultimi mesi il popolo italiano sta assistendo ad uno scempio che riguarda tutti. Le ingiustizie sociali sono sempre pericolose e nessuno può essere tanto scemo da sentirsi al riparo. Oggi a me e domani a te. E la mia preoccupazione più grande non è tanto legata ad un decreto che ha cercato di mettere una toppa ad una falla creatasi per un’ incapacità ormai conclamata e palese anche ai muri.Quello che più mi spaventa è che tutto questo sta avvenendo mentre, con una atto veramente anti democratico, questo governo ed i suoi deputati scelti e votati dal nostro popolo, quelli a cui tutti noi paghiamo stipendi e privilegi eccezionali, ha deciso in modo del tutto arbitrario e concettualmente violento di spegnere delle importanti trasmissioni informative. La Rai è un servizio pubblico ed i cittadini sono chiamati a pagare un canone, ma non sono liberi di scegliere cosa vedere, a noi non è concesso il libero arbitrio. Noi, il povero popolo siamo ritenuti, ed a volte forse giustamente, una massa d’idioti incapaci di comprendere ed interpretare ciò che ci viene detto. Questa è la stima e la considerazione con cui veniamo trattati, questo è il pensiero di fondo che muove evidentemente il loro gestirci, ops…scusate il lapsus, governarci.Tutto quello che sta accadendo in questo paese non ha quindi una vera ed adeguata cassa di risonanza, non ha voci controcampo che urlano un diverso punto di vista. No, in un momento così delicato hanno deciso che le voci che possono raccontarci la storia che stiamo vivendo debbano essere quel bisbigli vuoti che ci arrivano dai telegiornali. Ecco io sono più spaventata da quello che stanno disfacendo ed imbavagliando, dal modo con cui tutto questo sta avvenendo, dalla prepotenza di un pensiero che mi riporta a dei racconti lontani, ad un tempo che fortunatamente non ho vissuto, ma che mio padre e mia madre essendone stati testimoni mi hanno tante volte spiegato e descritto. E vi assicuro dicevano che non è era stato per niente un bel vivere e l’Italia per riprendersi ci ha messo decenni.

giovedì 4 marzo 2010

L'attimo sospeso


In poche ore sono inciampata più volte sullo stesso concetto ed io non credo alla casualità.
Una porta girevole, due direzioni opposte, un qualcosa che scivola via.
Due vite che incrociano il loro cammino.
Potrebbe sembrare la scena di un film.
Passi affrettati che rallentano concedendo il tempo di volgere lo sguardo al di là del vetro.
Storie, sogni e destini che si sfiorano. Cosa può esserci di più affascinante?
Succede miliardi di volte, ogni giorno, ma solo in alcuni casi l’attimo si ferma, l’inquadratura si restringe e quella vita entra nella tua vita confondendosi con la tua storia, i tuoi sogni, il tuo destino.
Perché?
Perché quella persona e non un'altra? Perché in quel preciso momento e non in un altro momento?
Esiste un tempo ed ogni cosa ha il suo tempo, una direzione, una finalità.
Cerchiamo i nostri incontri, attiriamo ciò di cui abbiamo bisogno.
Ma ci sono incontri che è difficile sbrogliare, esperienze che restano sospese in un limbo di “non so”.
E ti chiedi quale sia il senso, la finalità che proprio non sai afferrare.
E quella voglia di capire ti spinge oltre, oltre quella porta girevole, oltre la direzione che sembrava definita. Stavi entrando, stavi uscendo, è una metafora, un dettaglio, non lo sai.
Sai che quella porta ti ha concesso una possibilità che non avevi considerato. Un passaggio in una dimensione sconosciuta. Puoi ignorala ma sarebbe come voltare le spalle ad una magia. Impossibile! Ed allora accetti la sfida e cerchi le risposte a domande mai formulate, t’inoltri fino ad orizzonti sconosciuti. Cosa c’è oltre? Capirlo era forse ciò che stavi cercando senza saperlo.